"Tu sei MIA": Il video Shock Contro la Violenza sulle Donne

Perfetta, brava, fedele, bella ma soprattutto MIA. In questo modo molte donne vengono etichettate dal compagno di vita e l'imperfezione diventa senso di colpa, ogni sbaglio un motivo in più per alzare le mani. Una campagna shock contro la violenza sulle donne, oggi più che mai.

Perfetta,
Brava,
Fedele,
Bella,
MIA.

Questi sono gli aggettivi che descrivono una donna, una moglie, fidanzata ideale.

Vestita alla moda, sempre in ordine, dal trucco al parrucco, fisico perfetto e poco carisma.

Perchè un manichino è l’allegoria perfetta del vuoto che si prova quando piccoli difetti, imperfezioni o lamenti vengono etichettati come sbagli.

La colonna sonora di “Nessuno mi può giudicare”, nella fortunata versione di Caterina Caselli, fa da cornice ad un mondo di plastica dalle sterile di emozioni.

Una quotidianità che molte donne vivono, nel terrore di non essere perfette.

Errori banali, che nemmeno dovrebbero essere chiamati tali, per i quali si rischia uno schiaffo, insulti, violenze verbali e non solo.

In questo video per la Onlus “Fare x bene”, la modella Eva Riccobono diventa una bambola, la moglie perfetta, molto simile al film con protagonista Nicole Kidman. (Ve lo ricordate? Eccolo qui sotto)

 

La donna si mostra zitta, vestita con gli abiti eleganti di Prada, Miu Miu, Tods e Dsquared per poi sparire e dar spazio al viso di Valentina Pitzalis che, a ventisette anni, il 17 aprile 2011, è stata cosparsa di cherosene dal marito che le ha dato fuoco, morendo pure tra le fiamme.

Valentina è viva, ma con il corpo sfigurato. Secondo molte persone, troppe ancora, la violenza sulle donne non esiste, peccato che i dati lo confermino ogni anno: 179 sono le donne assassinate, una ogni due giorni, senza contare le quasi 50 quasi morte.

Una donna alla quale viene attribuito l’aggettivo “Mia” e poi fatta a pezzi, come un qualsiasi giocattolo inutile.

L’indegno e il supporto che tutte le donne devono e possono dare su questo tema non è mai abbastanza, e non solo oggi. 

 

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