Aveva solo 63 anni, ma nonostante ciò la sua carriera fu dinamica e incredibile. Un attore come pochi che è riuscito a farci ridere e farci piangere.
Non si parla per luoghi comuni, Robin era davvero eccezionale e ciò che ha fatto rimarrà nel tempo e sarà di ispirazione per tutte le generazioni a venire.

Era un interprete che possedeva una padronanza profonda della conoscenza del suo mestiere, anche se nella vita privata da sempre lottava contro demoni personali come alcol e tossicodipendenza.

Il grande cinema gli consegnò un Oscar per la magistrale interpretazione come attore non-protagonista nel film “Genio Ribelle”, e chi di noi non se lo ricorda in Mrs Doubtfire, L’attimo fuggente, Jumanji, Peter Pan…

Io personalmente me lo ricordo molto bene nel film di Woody Allen “Harry a Pezzi”. È lui il protagonista dell’acclamata scena del fuori fuoco. Per questo mi piace pensare che in realtà non se ne sia andato davvero, ma noi, senza occhiali, non riusciamo ad entrare nel suo mondo e quindi vederlo.

Una grande perdita oggi per tutti i cinefili, gli amanti delle favole moderne e dei videogiochi.
Per questo, da fan, ma soprattutto amante del suo celebre e indiscutibile talento, ho deciso di raccontarvi dei piccoli aneddoti sulla sua vita, e onorarlo così.

1- “Colui che avrà successo”

I suoi compagni di Liceo l’avevano già capito.
Il suo soprannome era “Colui che avrà successo”. Robin era già in grado di avere l’ultima parola su tutti… facendoli ridere.
Un talento innato che nessuno ti può insegnare.

2- Il Genio di Aladdin

Lo sapevate che nella versione originale il genio di Aladdin fu doppiato proprio dal grande attore?!
Se Robin Williams non avesse fornito la sua voce e la sua arguzia, probabilmente non avremmo avuto lo stesso simpatico, chiacchierone e stralunato Genio.
Ad oggi sappiamo che molte battute, molte mosse del Genio, furono inventate dallo stesso Robin e accolte con grande entusiasmo dal team Disney.
Una capacità di improvvisazione che non necessita di copioni scritti e imparati a memoria.

(foto: Tumblr)
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3- Tossicodipendenza

Robin Williams ha lottato per anni contro l’alcol e le droghe.
I suoi demoni non erano un segreto, ne parlò lui stesso, descrivendone le sensazioni percepite e il senso di vergogna che lo travolgeva ogni volta che l’effetto finiva.
La sua lotta cominciò a partire dagli anni ’80 e dopo 20 anni di sobrietà entrò in rehab sia nel 2006 che nel 2014. La depressione quest’ultima volta lo travolse.

4- L’uomo più divertente

Entertainment Weekly lo ha votato come uomo più divertente, nel 1997.

(foto: Tumblr)
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5- Ciclista

Un ciclista appassionato Robin, che si è allenato con Lance Armstrong, il sette-volte-vincitore del Tour de France.
I due rimasero amici intimi per molto tempo.

6- Problemi infantili

Da bambini Robin era in sovrappeso e solitario e per divertirsi parlava da solo, con voci diverse. Era il suo dolce modo di sentirsi nel mondo.
Da piccolo è stato vittima di bullismo, lo salvò l’umorismo.
Capì infatti di riuscire a farsi rispettare semplicemente facendo ridere gli altri.

(foto: Tumblr)
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7- Cuore forte

Aveva un cuore talmente grande che riuscì a sopravvivere ad un intervento chirurgico a cuore aperto nel 2009.
Un’operazione di tre ore e mezza che servì a sostituire la sua valvola aortica.

8- Patch Adams

Sicuramente uno dei suoi ruoli di maggior successo fu l’interpretazione del dott. Hunter “Patch” Adams nel film del 1998, “Patch Adams”, appunto. Il Dr.Adams è famoso per vestirsi da clown e usare l’umorismo per curare i piccoli pazienti.

(foto: Tumblr)
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9- Barzellette

Robin fu reclutato da Steven Spielberg per raccontare barzellette al cast di “Schindler’s List”.
Un compito importante per l’equilibrio psicologico degli attori impegnati in un film così tragico e duro.
Chi l’ha visto capisce perfettamente.
E inutile sottolinearlo, il suo aiuto è stato fondamentale.

10- Zelda

L’amore di Robin Williams per la Nintendo fu talmente grande che nel 1989 decise di chiamare sua figlia Zelda, come il famosissimo gioco “La Leggenda di Zelda”.
Per questo motivo padre e figlia comparvero nel 2011 nella campagna televisiva per promuovere il nuovo gioco per Nintendo3D “The Legend of Zelda: Ocarina of Time 3D”

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