Galateo, bon-ton, etichetta o come preferite chiamarlo: in un mondo sempre più complesso, sono molte le occasioni in cui sapere come comportarsi può fare la differenza. Sia ben inteso che la questione non riguarda solo aspetti legati all’arte di disporre la tavola o presentare le persone nel modo corretto, ma investe tutte le sfere della vita.
Oggi più che mai, alcune regole di comportamento sono importanti anche per sviluppare la propria professionalità, e usare in maniera efficace i Social Network.

Ma si sa: strumento che usi, usanza che trovi!
Visto che “non si può non comunicare” – come proclama il famosissimo primo assioma della comunicazione – e l’era social ci porta a farlo massicciamente, e con una rapidità ed emotività che lascia poco spazio a strategie e buon senso, in questo post cercheremo di riflettere su alcune regole di “Business Etiquette” per un uso efficace di LinkedIn.

LinkedIn è il social network professionale più importante al mondo, e anche una perfetta arena in cui promuoversi e potenziare il proprio Personal Branding. Di cose da imparare ce ne sono quindi tante: per comunicarsi al meglio, influenzare (potenzialmente) milioni di persone, ma soprattutto per evitare d’incagliarsi in discussioni che rovinino proficue relazioni e la nostra reputazione. Vediamone alcune.

FOTO
Foto sì o foto no? Foto assolutamente sì!
Quanti di noi si sono imbattuti in profili senza immagine? I motivi possono essere i più vari: la persona non ha tempo, non pensa sia importante mostrarsi, si vergogna nel farlo, non lo ritiene necessario perché crede che le sue competenze parlino per sé. Ragioni umanamente comprensibili, ma non consone alle finalità del mezzo che si sta usando. Mettiamola così: quanta fiducia potremmo ispirare se scegliessimo di incontrare per la prima volta una persona nascondendo il nostro volto dietro una maschera? Se decidiamo di essere su un social network professionale dobbiamo metterci la faccia!
Una semplice foto in buona definizione e a colori, in cui si veda il vostro viso sorridente, può andare più che bene. Se volete personalizzare un po’ di più, potete sceglierne una che faccia comprendere di cosa vi occupate. Può essere formale o ironica, ma l’importante è che sia allineata con la vostra professione. Alcuni esempi: se lavorate in una multinazionale, ad una foto di viaggi esotici preferite qualcosa di più professionale; potreste optare per una foto in cui in sfondo si veda il logo dell’azienda. Se invece siete speaker, formatrici, docenti, potete mostrarvi in aula con il pubblico; se siete chef potete giocare esibendo gli ingredienti e gli strumenti del vostro lavoro, se siete delle wedding planner potete lasciar intravedere un abito da sposa dietro di voi, se il vostro mestiere è quello dell’avvocato o del commercialista lo sfondo di un ufficio e dei libri può andare bene.
C’è poi un aspetto tecnico che vi dovrebbe convincere ulteriormente ad inserire una foto: è solo con la sua presenza che il vostro profilo può raggiungere il 100% di completamento, facendovi quindi rintracciare con maggior facilità (aspetto fondamentale, soprattutto se siete in cerca di lavoro)!

CONTATTI
Nella lista nera della mancanza di bon ton su LinkedIn, il primo posto se lo aggiudicano coloro che vi richiedono il contatto senza conoscervi e senza motivare il loro interesse. LinkedIn non è Facebook, e non vale la regola del collezionismo. Esiste un limite, seppure alto, nel numero di contatti che si possono aggiungere, e quindi occorrerebbe imparare a selezionarli attentamente. E’ consigliabile mantenere la propria network entro numeri gestibili e “utili”. Inoltre avere troppi contatti di scarsa qualità potrebbe esporvi alla sgradevole esperienza di una richiesta di raccomandazione da parte di qualcuno che non conoscete professionalmente, e le cui qualità non potete certo descrivere. Ciò non vuol dire che non sia il caso di provare a collegarci con persone che ancora non abbiamo avuto il piacere di conoscere direttamente, e che reputiamo professionalmente interessanti. In tal caso basta avere la correttezza di presentarsi con una brevissima introduzione. Ciò che fa la differenza tra una richiesta di contatto sciatta e un’opportunità, passa attraverso la modalità con cui ci si avvicina alle persone.

AGGIORNAMENTI
Una delle più interessanti novità offerte da LinkedIn è quella di diventare degli influencer, costruendo nel tempo la nostra immagine di esperti di certi argomenti. Come? Postando informazioni e articoli che troviamo interessanti e utili per la Community. Questo tipo di attività porta traffico al vostro profilo e di conseguenza conoscenze, opportunità, collaborazioni. Attenzione a non abusare di tale opzione, ad esempio postando ogni settimana in maniera identica e ossessiva che si è alla ricerca di lavoro. Chi vi conosce ha già chiara la vostra situazione, chi è interessato vi visiterà, una, due, tre volte…poi avrà l’impressione che non siete in grado di trovare metodi più creativi ed efficaci per comunicare i vostri bisogni e al contempo condividere valore con gli altri. Siate inoltre consapevoli che per ogni modifica al vostro profilo parte una segnalazione ai vostri contatti. Se intendete quindi fare un corposo restyling dei vostri dati, andate nelle impostazioni e scegliete di non lanciare updates fino a quando non avrete terminato tutto. Eviterete di importunare gli altri inutilmente.

GRUPPI
Quando si viene accolti in un gruppo, è buona norma ringraziare e partecipare attivamente. Se postate articoli o lanciate discussioni cui gli altri rispondono generosamente, ringraziateli per il loro contributo, e rendetevi altrettanto disponibili. La regola più importante è: non usare i gruppi come “sfogatoio”. Alcuni di essi sono purtroppo divenuti veri ricettacoli di negatività. In arene così aggressive le persone più positive, costruttive e professionali finiscono per non condividere più con piacere, e in molti casi uscire. Una perdita per tutti! Per fortuna sono davvero eccezioni. Ricordate inoltre che nei gruppi aperti quanto scrivete è rintracciabile su google per sempre, ma anche nei gruppi chiusi occorre comunque avere l’accortezza di esprimersi in termini sempre professionali, perché la community di esperti del settore che ci interessa è pur sempre ristretta e finirà per farsi un’idea di noi.

RACCOMANDAZIONI
Non chiedete una “recommendation” a qualcuno che per ruolo debba mantenersi super partes, trovandosi in difficoltà nel poterlo fare e in imbarazzo nel rifiutarsi. In tutti gli altri casi è lecito chiedere, ma lasciando sempre una via d’uscita morbida alla persona. Nel frattempo continuate a tessere elegantemente le fila della vostra network, completando il profilo con le vostre skills che, quelle sì, facilmente riceveranno “endorsement” (ovvero una specie di convalida) da parte dei vostri contatti, portando in modo naturale anche delle eventuali raccomandazioni in futuro.

Ultimissimo consiglio: Mantenete un tocco umano!
Quando possibile, cercate un’occasione “reale” che vi consenta di meglio conoscere i vostri nuovi contatti e rafforzare la relazione con quelli esistenti.

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