Maya è una ragazza come tante. Semplice, cordiale e davvero molto divertente ma c’è una cosa che (come sapete) assieme a tante altre, la rende psicolabile, scorbutica e davvero molto antipatica: i saldi o meglio, la guerra all’ultimo capo.

Quale donna non aspetta con ansia questo momento? Purtroppo, però, la realtà dei fatti nei saldi è ben diversa da quella che immaginiamo, proprio ci mostra questo video:

Maya gioca “d’astuzia” non avendo a disposizione un budget molto consistente, preferisce aspettare i super mega sconti per acquistare qualcosina e così potreste incontrarla in questi giorni con tanto di bazooka e bomba a mano tra i denti, che si aggira per il centro della sua città passando con un carro armato sui “cadaveri” delle sue nemiche.

Solitamente entra in un negozio, scannerizza l’intero locale, ne analizza le singole parti e poi guardando furtivamente a destra e sinistra, si dirige verso il punto in cui ci sono le scritte che indicano i prezzi stracciati.
Il problema sorge nell’attimo in cui lei si avvicina ad una maglia che le piace mentre un’altra ragazza la sta osservando.
Resta immobile al suo fianco, tipo il vecchietto con sguardo indagatore che con le mani dietro la schiena osserva i lavori in corso  e non appena l’altra molla la presa... ZAC afferra la gruccetta e scappa come una gazzella verso la cassa.

Una volta si trovò in una situazione molto bizzarra. Aveva adocchiato una borsa shopper ad hoc per la sua migliore amica e nel momento in cui aveva deciso di andarla a prendere, una stupida “donna nemica” la teneva tra le mani compiaciuta.
Cercando di non perdersi d’animo, Maya cercò tra le altre shopper. C’erano di tutti i tipi a pois, con i fiori, persino una con dei simpatici cagnolini ma di quella con la stampa da lei ambita neanche l’ombra.
Prima di dichiarare apertamente la guerra cercò di capire se la donna era effettivamente convinta dell’acquisto e vedendola convinta le si avvicinò con aria vaga e le chiese se fosse sicura di voler acquistare proprio quella specifica borsa facendole notare degli invisibili difetti tra le cuciture.
La sua “nemica” oramai dichiarata, non solo non mollò la sua preda ma la invitò ad allontanarsi in quanto Maya le stava incutendo un forte senso timore misto ad inquietudine e minacciò di chiamare la sicurezza del negozio.
Così Maya sconfitta si allontanò tenendo stretta tra le mani un’altra shopper, segno della sua inesorabile ritirata.
Morale della favola? Arraffa tutto. Mal che vada lo poggi in qualche angolo del negozio con delicata nonchalance .

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