Non buttare via i collant strappati: tutti i metodi geniali per riutilizzarli che pochi conoscono


Un paio di collant strappati può diventare un alleato per la casa: ecco come riutilizzarli in modo utile e creativo.
Quante volte hai indossato dei collant nuovi per le Feste, e sono bastati pochi minuti — un’unghia scheggiata, una sedia ruvida — per rovinarli? E quante volte li hai buttati senza pensarci troppo? Eppure, anche se danneggiati, quei fili sottili possono diventare strumenti utilissimi per la casa, per il bucato, per la cucina o persino per l’allenamento. Non è solo un modo per evitare sprechi, ma un piccolo gesto che può fare bene all’ambiente, riducendo i rifiuti tessili e dando una seconda possibilità a un accessorio fin troppo delicato.
Quando un collant si rompe, la prima reazione è sempre la stessa: gettarlo via. Ma chi ha l’abitudine di allenarsi a casa dovrebbe sapere che un vecchio paio di calze può funzionare come fascia elastica, per esercizi di resistenza, flessibilità e tonificazione. Il tessuto, anche se sottile, è elastico e può offrire una buona tensione se usato correttamente. Più è resistente, più sarà efficace nei movimenti di trazione. Può essere utile anche per lo stretching o per esercizi leggeri da fare sul tappetino.

Non solo sport. I collant possono essere tagliati e trasformati in sacchetti profumati per armadi e cassetti. Basta inserire all’interno lavanda secca, spezie come cannella o chiodi di garofano, o anche sale grosso. Il risultato è un filtro naturale contro l’umidità e un modo per tenere lontane le tarme. Economico, discreto, e profumato.
Se ami le bevande vegetali fatte in casa, puoi usare la calza anche come colino improvvisato per filtrare l’avena tritata, oppure piccoli pezzi di mandorle, noci o semi. Attenzione solo a dove li hai indossati prima: se hanno assorbito profumi, creme o alcolici durante una festa, meglio evitarli per la cucina. Ma se il tessuto è pulito, può diventare un filtro ideale per estratti semplici, tisane o infusi casalinghi.
E poi ci sono i trucchi che nessuno si aspetta: ad esempio, evitare di perdere oggetti aspirati per errore. Basta posizionare la calza sull’apertura dell’aspirapolvere, fissarla con uno spago o un elastico, e passare il tubo sotto al letto o vicino ai tappeti. Gioielli, orecchini e spille caduti vengono così catturati dalla calza senza finire nel sacchetto.
In casa ci sono superfici difficili da pulire, come le tende sottili o i paralumi delicati. In questi casi, infilare la mano dentro un pezzo di collant e usarlo come guanto può aiutare a rimuovere polvere e lanugine con maggiore precisione. Il tessuto trattiene lo sporco senza graffiare e permette di raggiungere gli angoli più complessi. Funziona anche per pulire le stecche delle tapparelle, dove i normali panni tendono a impigliarsi o a non aderire bene.
Un altro uso molto efficace riguarda i peli di animali domestici. Chi vive con cani o gatti sa che mantelli, cappotti e sciarpe diventano spesso prede dei peli. Passare una calza sugli indumenti può aiutare a catturare la peluria in modo rapido, anche senza usare spazzole adesive. È una soluzione d’emergenza utile, soprattutto quando si è di fretta e si deve uscire.
E poi c’è il trucco del limone. Quando vuoi spremere mezzo limone senza far cadere i semi nella ciotola, puoi avvolgere l’agrume in una calza, forandola leggermente. Così otterrai solo succo, senza residui solidi. Un piccolo trucco da usare anche quando cucini o prepari bevande fresche, per evitare la noia di filtrare ogni volta.
Tutti questi usi sono la dimostrazione che anche un oggetto rovinato può avere un futuro, se lo si guarda con occhi diversi. E forse è proprio questo il punto: non tutto quello che si rompe va buttato. A volte, basta tagliarlo e reinventarlo. Ed è proprio lì che comincia l’intelligenza pratica.

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