Micromance e Nanoship: la libertà nelle microrelazioni che durano giorni o ore (conmicroro consenso)

Micromance e nanoship si stanno affermando soprattutto tra i membri della Gen Z: si tratta di nuovi tipi di relazione molto particolari. Cosa sapere per comprendere il fenomeno.

L’universo delle relazioni è sempre un enorme mosaico. Esistono tantissimi tipi di rapporti umani e tra essi ci sono infinite sfumature. Tra queste sono sorte micromance e nanoship, tipi di relazioni brevissime oppure a base di minuscoli gesti romantici che tuttavia conservano le stesse regole delle relazioni lunghe: il consenso è fondamentale per qualunque cosa, nel letto e fuori dal letto, così come la responsabilità, emotiva e igienica, e naturalmente la consapevolezza.

Definizione: cosa sono micromance e nanoship

Micromance e nanoship sono due cose differenti. La micromance, come si legge su Today, è una relazione basata sulle piccole cose: micro gesti romantici che caratterizzano la quotidianità. Magari si tratta di lasciare sul comodino del partner o della partner una tazzina di caffè perché si sveglierà dopo di voi, oppure di organizzare una serata cinema in casa con i suoi snack preferiti, o anche sorprendere con un abbraccio al momento giusto. In altre parole, si tratta di piccoli gesti significativi (e romantici) in cui si cerca di non ostentare nulla. L’ideale, almeno per quel 52% delle donne di tutto il mondo che si identificano come romantiche.

Le nanoship sono invece relazioni brevissime (il prefisso nano- viene dal greco e indica un fattore pari a 0,000000001, non infinitesimale ma comunque molto piccolo). Il termine è stato coniato, come riporta Times of India, da Tinder per il suo rapporto annuale “Year in Swipe” nel 2024: secondo questo rapporto, la fascia di utenti di età compresa tra 18 e 34 anni, privilegerebbe rapporti brevissimi, in cui entrambi i partner sanno che finirà entro alcune ore o alcuni giorni, ovvero un periodo in cui godersi tutto il bello dell’altra persona senza grosse tragedie.

Come cambiano le relazioni nella Gen Z

Molti dei cambiamenti sociali, lo stiamo notando di giorno in giorno, sono affidati alla Gen Z, tanto eterogenea da raccogliere adolescenti ma anche giovani uomini e donne che sono già abbondantemente affacciati all’età adulta. Molte delle caratteristiche della Generazione Z non sono una nuova invenzione, compreso il mood nelle relazioni, che è oraziano: “Carpe diem quam minimum credula postero” (cioè cogli l’attimo credendo meno che puoi nel domani). Con questo mood la Gen Z recupera la spontaneità, l’idea degli incontri che prima o poi richiedono una separazione, il ricercare nell’altra persona non perfezione ma collaborazione.

I vantaggi emotivi delle connessioni ultra-brevi

Non bisogna sottovalutare i vantaggi emotivi che le connessioni brevissime comportano:

  • l’idea che una relazione non comporti contrasti, litigi e psicodrammi;
  • la possibilità di conservare per sempre un ricordo bello dell’altra persona;
  • la capacità di lasciar andare, di staccarsi, di capire quanto tutto sia fuggevole;
  • l’attitudine a cogliere il meglio di se stessi e degli altri.

Le differenze con situationship, hookup e frequentazioni classiche

Le frequentazioni classiche sono sicuramente diverse da una nanoship per via della durata. Nella nanoship si sa che la relazione ha una vita breve, mentre la frequentazione più tradizionale è a tempo indeterminato: può durare giorni, anni, o addirittura tutta la vita. Non ci sono prescrizioni relative alla durata nella micromance, che rappresenta un’evoluzione delle relazioni: alla pari, più consapevole e matura, ma anche più libera. Rispetto a situationship e lookup, quello che cambia è la consapevolezza e l’affetto: situationship e lookup sono rispettivamente una relazione non definita sotto il profilo temporale ma anche dell’impegno e l’incontro occasionale (che può comportare oppure no un rapporto sessuale), ma non ci sono necessariamente componenti sentimentali in questo tipo di relazioni, e soprattutto manca in esse la consapevolezza che permea micromance e nanoship.

Dating app e spontaneità: come si cercano queste relazioni

Sono due i modi più diffusi con cui la Gen Z cerca micromance e nanoship. Il primo è rappresentato dalle app di dating, che tra l’altro permettono chiarezza: ogni utente può scrivere cosa cerca nel dettaglio, quando durerà, se ci sarà una componente romantica oppure no e così via, elementi fondamentali per cementare la consapevolezza del rapporto tra le due persone ed evitare illusioni. L’altro modo è quello che si usava un tempo: conoscere una persona dal vivo a un concerto, in discoteca, al bar, in libreria. Sì, sembra un metodo retrò, ma la Gen Z si sta mostrando incline ad abbracciare tutto ciò che è analogico: ci sembra impossibile pensare a un rapporto pre-smartphone, eppure succede, continua a succedere.

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