«È davvero un bambino dotato». «Questa bambina è straordinarimente intelligente, è destinata a grandi cose». «Sono i primi della classe, sicuramente avranno successo nel lavoro e nella vita». Quante volte abbiamo sentito frasi come queste riferite a bambini piccoli o piccolissimi, da cui ci si aspetta che siano in grado di performare e ottenere sempre il massimo dei risultati? Troppo spesso.

Scuola e famiglia riversano sui bambini aspettative a volte troppo grandi, che li schiacciano sotto il peso della pressione e rischiano di sfociare in quello che viene definito “gifted kids burnout”.

Gifted kid burnout: cosa significa?

Secondo la definizione corrente, per gifted kid burnout si intende «l’esaurimento cronico che deriva da una discrepanza tra l’individuo e il suo ambiente educativo». Per dirla più semplicemente, si fa riferimento a quello che accade quando uno studente non riesce più ad affrontare le pressioni costanti che la scuola, la famiglia e il contesto educativo nel suo insieme mettono su di lui fin dalla più tenera età. Una pressione che potrebbe costringerlo ad affrontare problemi con legati alla propria salute mentale e al proprio benessere.

Come spiega più chiaramente Urban Dictionary, si parla di “gifted kid burnout”

quando i bambini che una volta erano considerati i ragazzi “dotati” o “intelligenti” in classe crescendo ottengono prestazioni inferiori a livello accademico e (probabilmente) sociale.

Un esempio è quello del bambino «a cui piaceva davvero fare i compiti e a 9 anni prendeva tutte A», ma che arrivato al liceo non va bene a scuola e prova una delusione schiacciante per la perdita dell’approvazione che insegnanti e genitori gli riservavano un tempo.

Si tratta di ragazzi che «spesso hanno problemi a socializzare, hanno una salute mentale precaria e ricorrono a alcol/droga/altre forme di evasione». Non si tratta di studenti sotto la media, anzi, di solito sono persone molto intelligenti, ma che hanno problemi di andamento scolastico.

Secondo il Davidson Institute per ragazzi dotati, ci son alcuni segni che possono indicare che bambino o un ragazzo sta vivendo un burnout:

  • Lo studente si sente cinico nei confronti del lavoro, degli insegnanti, dei compagni di classe, dei genitori e dell’intera esperienza scolastica
  • Lo studente si sta disimpegnando rispetto agli argomenti e agli interessi preferiti
  • Lo studente prova ogni giorno un senso di terrore quando va a scuola, nei club o in altre attività
  • Lo studente sperimenta ansia o attacchi di panico più frequenti
  • Lo studente ha un cambiamento nel sonno e nelle abitudini alimentari
  • Lo studente si sente sopraffatto o impotente di fronte a piccole battute d’arresto
  • Lo studente ha più mal di testa, problemi digestivi o altri disturbi fisici
  • Lo studente si sta allontanando da amici e familiari
  • Lo studente è demotivato al punto da non essere in grado di completare le attività, i compiti o gli obblighi sociali
  • Lo studente prova un senso di futilità, disperazione o pessimismo nei confronti del proprio futuro

Le cause del gifted kid burnout

Secondo uno studio del 2019 condotto dal Journal for the Education of the Gifted, «gli adolescenti altamente intelligenti tendono ad essere perfezionisti rispetto ai loro coetanei». Quando gli studenti vengono etichettati come “dotati” in giovane età, sviluppano questi ideali perfezionisti e, se non soddisfano queste aspettative, si percepiscono come un fallimento.

Questi ideali perfezionisti sono abitudini molto pericolose da avere crescendo, perché possono evolvere in più diversi problemi di salute mentale. La ricerca del perfezionismo, infatti, può portare a depressione, ansia, disturbi alimentari e autolesionismo. Alla fine, può anche portare a smettere di provare ad avere successo.

La pressione costante di dover essere all’altezza delle aspettative che le scuole – e di conseguenza le famiglie – ripongono sugli studenti ha un impatto negativo. Improvvisamente, gli studenti vengono iscritti a test, concorsi e attività facoltative per tenere alto l’onore e dimostrare il valore della scuola e i gruppi di amici sono determinati in base all’andamento scolastico. Per gli studenti dotati essere migliori dei loro coetanei diventa un vero e proprio bisogno, perché viene loro insegnato che il loro valore è definito dalla loro intelligenza.

Come evitare il rischio di burnout nei “primi della classe”

Come evitare, quindi, il gifted kid burnout? Uno studio del 2017 pubblicato sul Journal of Youth and Adolescence offre alcuni spunti interessanti, che mostrano come a fare la differenza possa essere – prevedibilmente – il livello di attenzione che i genitori pongono sul raggiungimento dei risultati e del “successo”.

I ricercatori hanno intervistato più di 500 studenti delle scuole medie di una scuola di alto livello e hanno chiesto loro di classificare i valori a cui i loro genitori avevano dato la priorità. Tre valori erano incentrati sui risultati (frequentare un buon college, eccellere accademicamente, avere una carriera di successo) e tre sui tratti caratteriali (essere rispettosi, disponibili e gentili con gli altri). I ricercatori hanno anche raccolto dati sulle critiche percepite dai genitori, sui sintomi di salute mentale, sui comportamenti che infrangono le regole e sulla media dei voti.

Gli adolescenti che credevano che entrambi i loro genitori apprezzassero i tratti caratteriali tanto quanto o più dei risultati, hanno mostrato risultati migliori a scuola, una maggiore salute mentale e un comportamento meno contrario alle regole rispetto ai coetanei che credevano che i loro genitori fossero principalmente orientati al successo, hanno scoperto i ricercatori. Coloro che se la sono cavata peggio hanno riferito che le loro madri attribuivano un valore più alto ai risultati che al carattere ed erano anche più critiche.

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