Non sempre un bella amicizia deve trasformarsi in un rapporto amoroso, specialmente quando entrambe le parti sono soddisfatte della relazione così com’è. Ma quando uno dei due prova attrazione o sentimenti, mentre l’altro non corrisponde, si rischia di cadere nella friendzone.

Vediamo meglio cos’è la friendzone, le origini del termine, e come capire di essere stati friendzonati.

Friendzone: cosa significa?

Il termine friendzone deriva dall’inglese, e tradotto letteralmente significa “zona amico“. Questa parola è stata inserita anche nel dizionario italiano come neologismo nel 2018, data l’enorme diffusione che ha avuto specialmente nell’ultimo decennio. Il dizionario Treccani definisce la friendzone come una

relazione affettiva asimmetrica, caratterizzata dal fatto che uno dei due soggetti prova attrazione e desiderio, ma viene costretto dall’altro, in modo esplicito o implicito, all’interno di un semplice rapporto d’amicizia.

Questa definizione pone l’attenzione sul fatto che il rapporto di amicizia che scaturisce è “semplice“, quasi inferiore di importanza a quanto sarebbe un rapporto di amore. Questo perché nella maggior parte dei casi di friendzone, la decisione di essere amici è una scusa e un espediente per evitare di dover rifiutare apertamente una persona.

Se una persona non piace, per svariati motivi, non si vuole costruire con lui una relazione affettiva. Alcune tra le coppie che funzionano meglio sono proprio quelle che hanno alla base anche un rapporto di amicizia, oltre che di amore. Mentre in questi casi, rifiutare una relazione amorosa per “non rovinare l’amicizia“, risulta un comportamento forzato, poco rispettoso.

L’amicizia in questo caso non è ritenuta così importante né da voler provare a costruire qualcosa di più intimo, né da avere il rispetto di dire la verità.

La storia del termine friendzone

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Fonte: Web, dalla serie tv Friends

Abbiamo detto che il termine friendzone si è diffuso soprattutto negli ultimi anni, ma l’origine è precedente. Più precisamente, questa parola è stata usata per la prima volta nel 1994 all’interno di una puntata del telefilm Friends. Uno dei capisaldi della televisione mondiale, Friends è stata una delle prime serie tv a mettere in scena temi importanti, fino ad allora mai esplorati in quel modo, e a diffondere messaggi nuovi. Così è stato anche per la friendzone.

La scena in questione è nell’episodio 7 della prima stagione, dal titolo italiano A lume di candela. Uno dei personaggi più amati, Joey, parlando con Ross riguardo alla sua infatuazione per Rachel, che dura dai tempi del liceo, gli dice “Hai aspettato troppo e ora sei nella Friendzone”. Si può comprendere dalla situazione la connotazione negativa e spiacevole che la parola ha assunto, poiché chi ci si ritrova, in questo caso Ross, è ferito.

Negli anni successivi in letteratura e nella musica si è parlato spesso dell’argomento. Canzoni come La regola dell’amico degli 883 ha spiegato ad una generazione intera cosa significa essere nella friendzone. Ma anche diversi film, libri o serie tv hanno messo in scena situazioni simili, che sembrano essere un buon espediente narrativo per mantenere la suspense e l’interesse riguardo a determinati personaggi. Il pubblico solitamente infatti tende a tifare per lo sventurato friendzonato.

Bisogna però fare attenzione: spesso infatti questo termine viene usato negativamente e in maniera misogina quando una donna rifiuta un uomo. Mettendo in evidenza che l’errore della donna è rifiutare le avances di un uomo buono e che la tratta bene, a cui dovrebbe invece concedersi senza storie.

Il comportamento scorretto invece è usare l’amicizia come pretesto per mantenere l’altro come “appeso”, per approfittare dei suoi sentimenti. Infatti la friendzone riguarda oggi persone di qualsiasi sesso e genere, non una prerogativa femminile.

Come capire di essere in friendzone

Le relazioni tra due persone non sono sempre semplici da inquadrare, specialmente dalle parti coinvolte. Spesso ci sono reazioni, comportamenti e atteggiamenti che possono confondere. Capire di trovarsi in una friendzone non sarebbe difficile perché esistono dei segni inequivocabili che devono far desistere subito, in cerca di relazioni più sane e proficue.

Tuttavia non è facile sempre accorgersene e convincersi, quindi vediamo gli 8 segnali per capire di essere in friendzone.

1. Risposte e proposte

Il primo chiaro segnale si vede dalla frequenza con cui la persona che ti piace ti cerca. Solitamente, è sempre la persona friendzonata a cercare l’altra, a proporre di uscire, mentre non accade mai il contrario, a parte quando ha bisogno di un favore. Infatti, tipicamente chi friendzona, cerca l’amico solamente quando gli serve o fa comodo. Si vede anche dal tempo di risposta ai messaggi: se una persona non è interessata, impiega anche giorni a rispondere, e quando lo fa è sempre impegnata.

2. Contatto fisico

Una persona disinteressata, per non dare false speranze, evita il contatto fisico. Non si parla di contatto intimo o sessuale, perché evitare questo non significa friendzonare, ma negare il consenso a un rapporto. E si tratta quindi di tutt’altra cosa. In generale, se una persona non è interessata realmente, cerca di non lasciarsi andare nemmeno alle dimostrazioni di affetto che fa invece con altri amici. E di non trovarsi da sola con quella persona, organizzando uscite in gruppo, o portando con sé un amico fidato ad ogni occasione.

3. Parla di altre persone

Durante gli incontri con l’amic* friendzonat*, la persona disinteressata parla spesso di altre persone che le piacciono o che rispondono ai suoi canoni, con cui vorrebbe uscire. Questo atteggiamento è un chiaro segnale, che non deve essere frainteso con un tentativo di far ingelosire, ma un modo per allontanare l’interesse, per togliere ogni speranza.

4. Propone altre persone

Allo stesso modo, cerca di far uscire l'”amico” con altre persone, in modo che trovi interesse per qualcun altro. Anche questo sistema è molto utilizzato, perché dà l’idea che ci sia un interesse amichevole, che a quella persona stia a cuore la felicità e il benessere dell’altr*. Solo non con lei.

5. Non mette impegno

All’interno del rapporto, la persona che friendzona non mette alcun impegno affinché la relazione proceda in maniera positiva. Non propone attività da fare insieme, non si interessa troppo allo stato d’animo dell’altra persona, della sua vita. Come abbiamo sottolineato, spesso in una dinamica di friendzone non sussiste un’amicizia reale e genuina, ma più una di comodo.

6. “Non voglio rovinare l’amicizia”

Uno dei segnali più plateali è l’esplicazione in una frase della definizione di friendzone. Infatti spesso le persone che non vogliono una relazione, dicono espressioni come “Ti vedo solo come un amico”, “Non voglio rovinare l’amicizia che abbiamo”, “Non sono pronta per una relazione, ora ho bisogno di un amico”.

7. Niente amici

Un ulteriore campanello d’allarme è rappresentato dagli amici. Se una persona ti ha friendzonato, potrebbe evitare in ogni occasione di presentarti ai suoi amici. Come se volesse nasconderti, perché si vergogna o perché non vuole ufficializzare la vostra “amicizia”. Se invece conosci già i suoi amici e vi capita di uscire insieme, perché quella persona non vuole rimanere sola con te, questi potrebbero fare battute scomode. Per far notare che non ci sarà niente tra di voi e loro lo sanno. Sei tu l’unico a non aver ancora compreso la situazione.

8. Atteggiamento

Ciò che contraddistingue una persona che sta friendzonando è la mancanza di atteggiamenti affettuosi e spontanei. Questo perché, anche se alcuni suoi comportamenti possono sembrare incoerenti e ambigui, in realtà non vuole assolutamente che l’altra persona si confonda. Tra di loro ci può essere solo un’amicizia, quindi questa persona tenderà anche a smorzare i complimenti, a rifiutare e schivare ogni tentativo di dichiararsi.

Come uscire dalla friendzone (se è possibile)

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Fonte: Web

Ora che abbiamo compreso meglio cos’è la friendzone e come si verifica, cerchiamo di capire se è possibile uscirne. Sicuramente, decidere di “scappare” dalla situazione è la via più sana per se stessi. A prescindere da come andranno le cose in seguito, una relazione di questo tipo non è mai salutare, poiché fondata su una certa disonestà e poco rispetto.

Come uscire quindi dalla friendzone?

1. Passare oltre

Facile a dirsi, non altrettanto da farsi, la scelta migliore in una situazione di stallo come quella della friendzone è fare le valige e andarsene. Allontanarsi da una relazione tossica è sempre una buona idea, perché purtroppo la friendzone non può dare di più, non si trasformerà mai in qualcos’altro, specialmente se si rimane per sempre con quello status di disequilibrio. Prendere le distanze da una persona che ti ha friendzonato, ti aiuta a vedere in una nuova prospettiva, più oggettiva e chiara. E ti dà la possibilità di andare avanti.

2. Essere oggettivi

L’infatuazione porta a idealizzare una persona, metterla su un piedistallo e convincersi che sia la persona giusta, la migliore che si possa trovare. Facendo un passo indietro, è bene provare a capire se questa persona è realmente così perfetta, o se invece forse non è il match ideale. Nella maggior parte dei casi, se due persone non stanno insieme perché una delle due è stata friendzonata, esiste qualcuno più adatto.

3. Ritrovare se stessi

Chi si trova nella friendzone farebbe di tutto per rendere felice e soddisfare i bisogni dell’altra persona. Anche a costo di perdere se stesso, di dire sempre di sì, di andare contro le proprie idee e convinzioni. È importante invece ritrovare se stessi, la propria personalità e la propria autostima. Non tutte le persone che ci piacciono ricambiano i sentimenti, ma ciò non significa che ci sia qualcosa di sbagliato in noi.

4. Allargare la cerchia di amicizie

Il sistema forse più semplice è cercare di fare nuove conoscenze, incontrare persone nuove che cambiano la prospettiva sulla propria vita. Il comune “chiodo scaccia chiodo“, che non significa solamente trovare un nuovo interesse amoroso per dimenticare chi ha friendzonato, ma avere nuove proposte per uscire, fare esperienze diverse e non dover più cercare ossessivamente quella persona per fare qualcosa.

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