Quando si parla di sostenibilità, rispetto ambientale e consumo consapevole, non si può non parlare anche di acquisti, o meglio, di come si acquista. Fare la spesa, infatti, è un momento che tutti, più o meno frequentemente, ci troviamo a dover vivere in modo regolare nella nostra vita. E che racchiude in sé tantissimi aspetti legati ai temi appena citati. Per questo è anche da qui che bisogna partire per vivere in modo più sostenibile, imparando cos’è e come si fa una spesa ecologica o eco spesa.

Non si tratta una moda del momento e nemmeno una modalità da attuare a spot, ma un modo di acquistare con consapevolezza e attenzione, sia nel dove, che nel come che, soprattutto nel cosa. Una modalità di acquisto critico e responsabile, volto al proprio benessere e a quello dell’ambiente in cui si vive.

Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta, cosa si intende con il termine eco spesa, quali sono le peculiarità distintive di questo metodo di comprare e come si fa in modo concreto.

Eco spesa: cos’è e le caratteristiche

Per prima cosa è bene specificare che quando si parla di eco spesa non ci si riferisce unicamente all’acquisto di prodotti etichettati come biologici che tanto vanno di moda negli ultimi tempi, ma si parla di qualcosa di molto più ampio e che va al di là della semplice e a volta meccanica azione del comprare. È anche auspicabile, di fatto, modificare il proprio stile di vita e modo di pensare, che deve essere più rispettoso e attento verso l’ambiente, consapevole e critico.

Fare la spesa in modo ecologico e sostenibile, quindi, non è un’azione fine a se stessa, ma è la conseguenza naturale di un modo di vivere e pensare volto all’ambiente o anche solo uno dei passi che si possono iniziare a fare se si vuole compiere del bene a se stessi e a ciò che ci circonda.

Ma come si fa una eco spesa e a cosa è necessario prestare attenzione per fare in modo che il momento dell’acquisto sia davvero più ecologico e attento?

Ovviamente in tantissimi modi diversi ma con alcuni punti chiave imprescindibili che non vanno mai dimenticati e che riguardano il come comprare e il cosa consumare. Tra le caratteristiche che rendono la vostra spesa un’eco spesa (o che almeno la portano su quella strada), per esempio ci sono:

  • la scelta di prodotti sfusi, che non abbiamo imballaggi di plastica o cartone (anche se quest’ultimo è comunque preferibile ai due). Optando, invece, per i prodotti alla spina o gli eco dispenser;
  • l’utilizzo di borse della spesa proprie, di stoffa, rete o di quelle classiche già acquistate in passato che si possono riutilizzare di volta in volta senza doverne compare delle altre;
  • evitare i prodotti usa e getta (esempio bicchieri di plastica, tovaglioli di carta, fazzoletti di carta, ecc.);
  • non lasciarsi incantare dalle date di scadenza, sia in termini di acquisto di cose che non ci servono solo perché nel bancone delle offerte, sia in termini di rinuncia all’acquisto perché un prodotto ha una data di scadenza ravvicinata. Basta consumarlo in breve tempo evitando che venga buttato e perso;
  • prediligere prodotti naturali, sani, non processati e/o confezionati. Che oltre ad avere imballaggi che andrebbero poi smaltiti, sono ricchi di ingredienti dannosi per la salute e arrivano da processi industriali impattanti per l’ambiente.

Come dire, pochi accorgimenti di base che possono fare una grande differenza nel vostro modo di comprare, virando verso un’eco spesa più attenta e rispettosa verso il Pianeta che abitiamo.

Consigli per fare una buona eco spesa

Ma attenzione, perché se queste sono le caratteristiche più ovvie e basilari di un’eco spesa ben fatta, ci sono tutta una serie di altri piccoli ma grandi accorgimenti da seguire per rendere il proprio modo di acquistare e vivere davvero ecologico e sostenibile.

Ecco, quindi, qualche consiglio da attuare e a cui prestare attenzione giorno dopo giorno.

1. Come fare un’eco spesa

La prima cosa da tenere a mente quando si parla di eco spesa è che un prodotto non vale l’altro, soprattutto quando si tratta di frutta e verdura. Queste, oltre ad essere acquistate sfuse, come già detto, devono essere scelte in modo consapevole, optando per prodotti di stagione, biologici e a km zero. Meglio ancora se acquistati direttamente in loco dal produttore, evitando tragitti per la spedizione (inquinanti a loro volta) e aiutando l’economia locale.

2. Attenzione a dove acquistare

Per lo stesso principio anche il dove si fa la propria spesa fa la differenza. Quando ci si approccia all’eco spesa, infatti, si dovrebbe lasciare il concetto di supermercato, preferendo, invece i negozi specializzati (fruttivendolo, macellaio, alimentari biologici) e i mercati, o meglio ancora i gruppi di acquisto (GAS), volti a un consumo responsabile e al rispetto ambientale e dell’uomo.

3. Diminuire il consumo di carne

Cosa c’entra la carne con l’eco spesa? Moltissimo. Gli allevamenti di animali destinati al macello, infatti, sono un’enorme fonte di inquinamento e sfruttamento ambientale (oltre che dell’animale stesso). Questo non significa necessariamente diventare vegetariani o vegani ma di fatto, se l’eco spesa è il vostro obiettivo, è importante diventare più consapevoli dei propri acquisti e di ciò che si mette in tavola. Si dovrebbe quindi limitare il consumo di carne a massimo una o due volta la settimana, preferendo come fonte proteica i legumi e prestando anche molta attenzione alle etichette e a dove vi rifornite.

4. Eco spesa? Attenzione al latte e alle uova

Stesso discorso vale per il latte e i suoi derivati e per le uova. Approcciarsi all’eco spesa, infatti, significa anche sensibilizzarsi verso l’origine degli alimenti che si acquistano. Nel primo caso, per esempio, oltre a limitare il consumo di latticini, è importante informarsi sugli allevamenti da cui arrivano i prodotti, su come vengono trattati e fatti vivere gli animali e su come vengono alimentati.

Per le uova, invece, è importante sceglierle biologiche e che arrivino da galline allevate all’aperto e a terra. Per farlo vi basterà osservare il codice stampato sul guscio dell’uovo. Lo 0 indica se gli allevamenti di origine sono all’aperto e biologici, l’1 si riferisce ad allevamenti all’aperto ma intensivi, il 2 sta per gli allevamenti a terra e il 3 per quelli in gabbia.

5. No ai prodotti confezionati

Quando si parla di eco spesa, un altro accorgimento a cui prestare attenzione è la preparazione dei vari alimenti. Per semplificarla, dovete iniziare a fare da soli. Questo significa che dovreste evitare di acquistare prodotti confezionati (compresa l’insalata in busta o le verdure già cotte), processati, ricchi di conservanti, coloranti e/o sostanze chimiche, dalle classiche merendine fino ai piatti pronti. Insomma, optate per prodotti il più semplice e naturali possibili e divertitevi a preparali in autonomia, regalandovi anche del tempo per farlo (e di fatto modificando il vostro ritmo di vita).

6. Attenzione alle confezioni e alle materie prime

Quando si parla di eco spesa e prodotti confezionati, poi, è bene prestare massima attenzione anche ai vari imballaggi. Non sempre, infatti, è possibile acquistare senza confezione ma tra il prendere la prima che capita a farlo in modo più consapevole passa una grandissima differenza.

Qualche esempio:

  • privilegiate sempre le confezioni ricavate da materiale riciclato o riciclabile;
  • fate attenzione agli ingredienti e non solo per gli alimenti ma anche per i prodotti che siete soliti usare in casa, dai detersivi allo spazzolino.

Tutto può essere acquistato in modo più attento e consapevole al benessere ambientale, avendo sempre cura a non sprecare nulla, a non acquistare più di quanto necessario e a non accumulare e considerando l’impatto che ogni nostra azione ha sul territorio e sulle creature che lo abitano, sia animali che vegetali.

Fare proprio il concetto di eco spesa significa vivere con attenzione e rispetto verso ciò che ci circonda, per il proprio benessere e per quello degli altri.

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