Perché, secondo TeenVogue, i giovani si stanno vestendo come i loro nonni

Secondo Teen Vogue, il concetto di moda consisterebbe nel rivolgere il proprio sguardo al “dietro le quinte” del settore, nel riflettere sulle motivazioni che spingono ad indossare un capo, così come nel trarre ispirazione da quanto già presente all’interno dell’armadio.

Questo inverno 2022 segna l’avvento di un approccio del tutto nuovo verso l’abbigliamento: sopraggiunge infatti l’era del “grandmillennial“, in cui i giovani sfoggiano look dall’allure decisamente vintage, dove a essere protagoniste sono le giacche trapuntate riciclate, i gioielli di perle, i pullover oversize, così come i top lavorati all’uncinetto, le vecchie sottovesti e gli abiti oversize, tutti capi che, in un certo senso, evocano l’aspetto nostalgico dei tempi passati.

Come sottolinea la rivista TeenVogue, questo nuovo “trend ispirato ai nonni” ha in realtà preso il via nel 2019 come movimento di interior design, quando i giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni hanno iniziato a sviluppare un’affinità per elementi e dettagli che agli occhi di molti potrebbero apparire “soffocanti” o “obsoleti”, quali stampe dal sapore retrò, volant, e biancheria ricamata.

Tuttavia, la sostanziale differenza che intercorre con il movimento hipster è il gusto per ciò che è antiquato, tutt’altro che ironico.  Grandmillennial è dunque chi apprezza il passato e ne fa un vero e proprio stile di vita: non è certo un caso infatti che tale trend viaggi di pari passo con il crescente interesse da parte dei millennial verso attività manuali quali il quilting, l’upcycling, l’uncinetto e il lavoro a maglia.

Lo scorso ottobre, Business Insider ha pubblicato un interessante articolo in cui è stato ampiamente sottolineato il crescente interesse da parte dei giovanissimi per tutto ciò che concerne le case di campagna inglesi e il “neo-preppy“, con chiari riferimenti al cottagecore.

Tale interesse non sarebbe altro che una reazione massimalista alle tendenze minimaliste e neutre che saturano i feed di Instagram dei millennial, lo stesso che contribuisce a enfatizzare il desiderio di percepire quella sensazione di calore accogliente e familiare che si prova quando si è a casa della propria nonna. A questo va ad aggiungersi altresì il crescente interesse da parte dei giovani per l’abbigliamento vintage considerato come un modo più eco-consapevole di fare shopping, riallacciandosi al movimento “ugly fashion“, dominante da alcuni anni a questa parte.

E così, mentre i millennial traggono ispirazione dallo stile che ha caratterizzato i propri nonni, sono innumerevoli gli stilisti, emergenti e non che attingono dalla storia dei cari anziani per creare nuovi modelli, capi e accessori ricercati e dal sapore retrò, sempre all’insegna del riciclo. Dai maxi pull ai vestiti oversize fatti di pizzo o lavorati a uncinetto, dalla maglia patchwork ai ricami, senza trascurare la massiccia e intramontabile presenza dei gioielli e delle perle abbinate a maglioni pesanti e cappotti oversize, tutti abiti da avere nel guardaroba: lo stile grandmillennial sta rapidamente emergendo ovunque. Tuttavia, per riprodurre fedelmente un’atmosfera che richiami la nonna, idealmente è necessario sovrapporre tutti questi elementi in un look vintage coeso e ben matchato.

Da dove scaturisce dunque l’interesse da parte dei giovani e giovanissimi rivolto a un passato nostalgico ma al contempo accomodante? In un mondo ormai iperconnesso e frenetico dove è normale sentirsi spesso sovrastimolati, romanticizzare i tempi passati, quando le cose erano più semplici per così dire, permette di assaporare la sensazione di una maggiore sicurezza, familiarità e stabilità.

Le cose che appaiono tradizionalmente calde, dolci, celebrative e colorate aprono inevitabilmente le porte ai concetti di artigianato e domesticità: mentre la nostalgia ovviamente gioca un ruolo determinante in questa tendenza, il “grandmillenialismo” porta con sé un senso di lentezza, intenzionalità e gioia nel vestirsi, tutte sensazioni che si rivelano intrinsecamente catartiche e confortanti se rapportate alle attuali circostanze socio politiche.

L’aspetto della nostalgia è qualcosa di particolarmente emotivo, specie se combinato all’idea del “viaggio nella vita di un capo di abbigliamento” così come di chi lo indossava e di com’era allora la sua vita. Proprio in questo modo, l’estetica del Grandmillennial riflette il nostro desiderio innato per la moda che racconta una storia o in grado di trasportare in altri luoghi, ad esempio casa della propria nonna.

Dare nuova vita a un capo di abbigliamento già indossato in passato è qualcosa di sentimentale e confortante: vestirsi come i propri nonni non è dunque un semplice trend, bensì una sorta di strumento utile per abbandonarsi ai sentimentalismi, assaporando il tenero gusto del passato.

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