Parlare di identità o orientamento sessuale significa aprirsi a nuovi termini e a nuovi concetti. Uno di questo è «agender», che è formato da un termine anglosassone che vuol dire «genere», preceduto dall’a- privativa tipica del greco antico. Gli agender festeggiano la giornata a loro dedicata, l’Agender Pride Day, il 19 maggio, ma per capire meglio di chi stiamo parlando è importante chiarire alcune cose.

Agender è un termine ombrello, una di quelle parole che racchiudono istanze e sfumature di percezione che le persone hanno rispetto al proprio corpo. Il termine ha a che fare con l’autodefinizione e la consapevolezza di sé e solleva questioni politiche e filosofiche. Una di queste questioni è la discriminazione che colpisce gli agender e a volte nasce all’interno degli stessi ambienti queer.

Chi sono gli agender?

Agender
Fonte: Xxy

Gli agender sono quelle persone che non si riconoscono in un solo genere a prescindere dal proprio aspetto fisico. Non si sentono né maschi né femmine, ma al massimo un terzo sesso – simile al «neutral», che è stato riconosciuto dal 2015 per gli studenti dell’Università del Vermont alla loro iscrizione, come riporta la Treccani. Gli agender possono essere chiamati non binari – che è un concetto in cui si riconoscono anche alcuni transgender nel loro percorso di transizione.

In quanto membri della società – spiega il docente dell’Università della Florida Joseph Radice in un’intervista pubblicata su Parte del Discorso – le categorie di genere ci vengono assegnate a seconda dei nostri apparati genitali, alla nascita, per poi essere ridefiniti durante il corso delle esperienze. Per esempio, un uomo cisgender potrebbe considerarsi un «uomo» da piccolo perché non solo l’etichetta di «uomo» gli è stata assegnata, ma anche perché l’accetta così come acquisisce consapevolezza delle aspettative della società. Una persona agender rifiuta le aspettative sociali e i ruoli assegnati alle identità binarie.

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Differenze tra agender e intersex

Spesso si crea confusione tra agender e intersessuali. Gli agender non si riconoscono in un solo sesso – tanto che gli agender anglofoni si riferiscono a loro stessi con i pronomi personali soggetto e complemento «they/them» – mentre chi è intersex presenta delle caratteristiche fisiche, biologiche o cromosomiche che non sono ascrivibili a un solo genere. Gli intersex tuttavia possono riconoscersi in un sesso o nell’altro. Dal punto di vista cromosomico, gli agender possono presentare la classica coppia Xx o Xy, a prescindere da come si identificano; mentre per gli intersex, che spesso vengono raggruppati nei disordini dello sviluppo del sesso (DSD), a livello cromosomico il discorso è più complesso e, come si legge in questo articolo, può essere riassunto così:

Ci sono quattro tipi differenti di ermafroditismi, come segue:

  • 46, ermafroditismo XX
  • 46, ermafroditismo DI X-Y
  • vero ermafroditismo gonadico
  • ermafroditismo complesso

Il concetto di intersessualità è giusto sia approfondito, dato che in passato – e purtroppo in alcuni casi e in alcuni Paesi ancora oggi – chi nasce intersessuale diventa oggetto di una vera e propria violenza già dalla sue venuta al mondo. Genitori e medici, di comune accordo, hanno spesso “scelto” il sesso del nascituro, sottoponendolo così molto piccolo a un’operazione tesa a eliminare uno degli organi genitali – la maggior parte delle volte il pene, per questioni legate alla tecnica chirurgica. L’intersessualità è legata al concetto di «anatomia sessuale atipica» e per chi volesse approfondire, se ne parla nel romanzo Golden Boy e nel film Xxy.

Agender e gender fluid

Nella storia e nella letteratura, a volte questi due concetti si confondono. La differenza sostanziale tra essi è che l’agender non si riconosce in un genere biologico, il gender fluid si riconosce talvolta nel genere maschile, talaltra in quello femminile in diversi periodi della propria vita. In letteratura, storia e agiografia, agender e gender fluid si confondono spesso.

Per fare ulteriore chiarezza sui termini, ricordiamo che “non binario” è un termine ombrello che include moltissime sfumature, di cui le principali sono:

  • Agender: un soggetto che non ha una specifica identità di genere o ha un’identità di genere neutra o indefinita.
  • Bigender: colui che si riconosce in due identità di genere distinte, contemporaneamente o in alternativa.
  • Gender fluid: una persona la cui identità oscilla nel tempo lungo lo spettro di genere. Una persona gender fluid può in qualsiasi momento identificarsi come maschio, femmina, genere neutro o qualsiasi altra identità non binaria.
  • Accanto a questi, che rappresentano le principali sfumature dell’ampio spettro dell’arcobaleno delle identità di genere, c’è anche il termine gender queer che è sostanzialmente un sinonimo di persona con identità non binaria.

Le testimonianze di persone agender

Figurano molte persone agender anche all’interno del mondo dello spettacolo; fra queste, c’è Angel Haze, rapper che desidera vengano usati i pronomi “they” e “them” per parlare della sua persona.

Quando sento le persone usare la parola ‘lei’ a proposito di me mi chiedo, di chi stanno parlando?

Ha detto in un’intervista per BuzzFeed.

Come Haze anche Tyler Ford, primo concorrente transgender in The Glee Project nel 2012, che ha scritto per MTv una lettera rispetto al suo essere agender,

Sentirsi incompresi sembra essere un’esperienza umana comune, ma per persone come me, le cui narrazioni non sono rappresentate così spesso nei media mainstream, è la nostra esistenza quotidiana.

In qualità di agender person, sento costantemente: “He. Voglio dire she. Voglio dire ‘cosa sei’? Perché non puoi essere solo un ragazzo o una ragazza?”. Questi commenti non arrivano esclusivamente dagli estranei; spesso provengono da amici e familiari.

Per la cronaca, preferisco i pronomi ‘they’, ‘them’ e ‘theirs’.

Voglio che le persone siano più consapevoli dell’impatto che le loro parole e comportamenti hanno sugli altri, in particolare sulle persone trans, motivo per cui ho deciso di documentare tutti gli alti e bassi che provo durante la mia vita quotidiana.

E a chiunque possa identificarsi con questo diario: quando ti senti come se fossi solo (come mi capita spesso), sappi che non lo sei. Ci sono un sacco di noi là fuori che si identificano con te, che sono solidali con te e che costruiranno comunità con te. Hai il diritto alla sicurezza, al rispetto e al tuo corpo e alla tua identità. Il modo in cui le altre persone ti trattano non è un riflesso di chi sei, ma di chi sono, e nessuno può definirti se non te stesso. Non hai mai bisogno di essere nient’altro che esattamente quello che sei.

Anche Jiz Lee, perfomer del porno, preferisce vengano usati i pronomi plurali quando ci si riferisce alla sua persona, dichiarandosi agender già dal 2010.

Come persona a cui è stata assegnata una femmina alla nascita, molte cose che la società si aspetta da me come ‘donna’ sembrano innaturali.

Ha dichiarato.

 

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