Alcune bufale sono fatte per restare, e diventano dei veri e propri miti. Tra queste ci sono le bufale sul ciclo mestruale. Ultimamente tutti, velatamente o meno, parlano del ciclo mestruale, dopo millenni di silenzi. Le mestruazioni stanno diventando un vero e proprio hot topic.

L’ultimo esempio arriva dal social network musicale TiKTok dove una diciottenne residente a Toronto, Caroline Majcher, ha caricato un video-scherzo dove si lamentava di come i ragazzi fossero all’oscuro dell’abitudine delle ragazze di mangiare i propri assorbenti in modo da riassorbire il sangue perso durante il ciclo, così da rimane in vita.

La viralità della bufala

Fonte: TikTok Caroline Majcher

Il video di Caroline Majcher in poche ore è diventato virale e molte ragazze hanno iniziato a pubblicare le reazioni dei loro fidanzati e amici mentre visualizzavo il video originale.

Sarebbe potuto finire lì, se non fosse stato per il potere virale dei social. Come sottolinea BuzzFeed News, altre donne su TikTok hanno iniziato a pubblicare le proprie versioni dello stesso video.

Non è ancora chiaro se qualche utente ci abbia creduto o meno, ma è indubbio che molte adolescenti su TikTok abbiano visto un’opportunità per scherzare e convincere altri ragazzi che mangiare tamponi usati era la norma. Questo perché per molti uomini il ciclo mestruale assomiglia ancora a un fenomeno paranormale, di fronte al quale non sanno bene come comportarsi.

Pochi anni fa, l’associazione Plan International UK ha pubblicato i risultati di una ricerca su 1000 ragazze di età compresa tra i 14 e i 21 anni: per almeno metà il ciclo mestruale è causa di imbarazzo. L’associazione raccomandava inoltre che a scuola entrambi i sessi ricevano insegnamenti a riguardo. L’incomprensione porta a confusione e misoginia interiorizzata.

Tutta colpa dei tabù

Fonte: TiKTok @caro.trash – @localnicoteen – @priincesssssss

I tabù legati alle mestruazioni non si contano. In Italia e nel mondo. Sì, nel 2019 c’è ancora chi crede che la donna sia impura quando ha il ciclo. Tradizioni popolari italiane, tramandate di generazione in generazione, invitano a non toccare le piante in quei giorni altrimenti muoiono. O a non fare la salsa di pomodoro per non rovinarne il risultato. C’è anche chi arriva a dire che le donne con il ciclo non dovrebbero toccare i bambini, farsi la doccia, lavarsi i capelli o fare sesso.

Falsi miti che la scienza ha già sbugiardato, ma che fanno parte di noi e che sono duri da cancellare. Leggende che possono sembrare innocue, delle favolette, delle storielle di cui ridere, visto che non hanno alcun fondamento, ma che in alcuni casi possono essere pericolosissime. Per la salute, in primis, ma anche per la sacrosanta parità di genere.

In passato nessuno capiva come la donna potesse sopravvivere a una settimana intera di perdite di sangue così abbondanti e c’era chi collegava questo miracolo a un patto con il Diavolo.
Anche la Bibbia ha aiutato a rincarare la dose, con parole che lette oggi fanno accapponare la pelle:

Se una donna ha un flusso nel suo corpo, e questo è un flusso di sangue, la sua impurità durerà sette giorni; chiunque la tocca sarà impuro fino alla sera. Qualunque cosa su cui si sdraia durante la sua impurità, sarà impura; qualunque cosa su cui si siede, sarà impura. Chiunque tocca il suo letto laverà le sue vesti e si laverà nell’acqua, e sarà impuro fino alla sera. (Levitico 15,19-31)

Situazioni nel mondo

Mestruazioni
Fonte: The Handmaid’s Tale – Serie televisiva

In molti paesini del Nepal le donne vengono isolate e lasciate al freddo durante le mestruazioni. Vengono lasciate anche morire, abbandonate al loro destino. In una regione dell’India le donne con il ciclo non possono entrare nei luoghi di culto. Negando di fatto il diritto a professare la loro fede hindu.

Alcune tribù dell’Uganda vietano alle donne di toccare le mucche o bere il loro latte perché contaminerebbero tutti gli animali. In Bangladesh le pezze che si usano durante il ciclo vanno bruciate per non attirare spiriti cattivi. Avete mai sentito parlare dell’isola giapponese di Okinoshima? È da poco patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco. Come riporta Turismo.it per tradizione sull’isola le donne non possono accedere perché considerate impure dagli shintoisti, proprio a causa del ciclo mestruale.

Questo ci dice che è il momento giusto per parlare di tutto ciò che riguarda le donne e che è soggetto di discriminazione, per innescare una rivoluzione mestruale. Parlare apertamente di mestruazioni renderà le donne libere, prima dalla vergogna e poi da tutte le ingiustizie che ancora impediscono una vera parità di genere.

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