Il mediterraneo si sposta in Germania. L’Europa è in crisi e l’Italia in modo particolare. Agli italiani pare proprio che non resti altro che imparare il tedesco. Per trovare un buon impiego infatti molti laureati si trasferiscono in Germania e la maggior parte di essi sono medici e infermieri che abbandonano l’idea di lavorare in un ospedale italiano per tentare la carriera in quelli tedeschi. 

Un boom di immigrazione così forte non si vedeva dal 1995. Lo scorso anno gli ingressi nella repubblica federale hanno raggiunto infatti un milione e 8 mila persone, con un aumento del 13%, a fronte di poco più di 710 mila cittadini tedeschi che sono partiti alla volta della Norvegia e del Nord America in cerca di maggiori retribuzioni. 

Il motivo di questa migrazione pesante pare essere molto semplice secondo Massimo Cozza, segretario nazionale della Fp Cgil medici: “L’unica offerta di lavoro nel servizio sanitario nazionale è sotto forma di precariato: impieghi mal retribuiti, vere e proprie forme di sfruttamento. E non si dica che di medici ce ne sono troppi: l’assistenza nei pronto soccorsi si regge solo sui precari. Una beffa, prima buttiamo all’aria 23 anni di istruzione pubblica e poi cancelliamo 4-5 anni di specializzazione in cui gli studenti vengono anche retribuiti. Questo è il risultato dei tagli inflitti alla sanità.”

touchè.

 

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