Ogni volta che parliamo di Kardashian, neanche a farlo apposta, l’argomento ruota sempre attorno a scandali, denaro e abiti stratosferici. Le sorelle K, capitanate dalla madre Kris Jenner, sono ormai da tempo un business radicato, che parte proprio dal reality show Keeping Up With the Kardashians (Al passo con i Kardashian, in italiano) basato sulle loro avventure quotidiane, andato in onda per la prima volta nel 2007 e finito nel 2021, con il numero record di venti stagioni che gli hanno fatto conquistare il titolo di reality più longevo di sempre.

Le storie della famiglia interessano così tanto che Kris Kardashian & co. hanno firmato un contratto con Hulu per una nuova serie, sulla scia di quella conclusa nel 2021, dal titolo The Kardashians, rilasciata nell’aprile del 2022.

Che dire, alla gente piace sapere e scoprire cosa stanno combinando questi ultramilionari, tra gli utenti con un maggior numero di follower in Instagram; Kim nel 2015 è stata addirittura inclusa nella lista delle 100 persone più influenti al mondo dal Times. Così magazine e utenti social scavano ogni giorno nel passato e nel futuro delle Kardashian alla ricerca di nuovi scoop/scandali da proporci.

Lo stesso ha fatto TMZ, quando nel 2018 ha annunciato che Kim, Khloé e Kylie stavano per depositare i nomi dei loro figli, con tanto di documenti già pronti. L’idea delle tre sorelle sarebbe quella di utilizzare i nomi per delle future linee, siano esse di vestiti, giocattoli o prodotti di bellezza.

I nomi depositati sono North, Saint e Chicago, figli di Kim Kardashian e Kanye West, True, figlia di Khloé Kardashian e Tristan Thompson, e Stormi, figlia di Kylie Jenner e Travis Scott. Kylie Jenner non ha depositato solo il nome della figlia, ma anche Stormiworld, nome utilizzato per il gigantesco party a tema Stormi organizzato in onore del primo compleanno della piccola.

È chiaro che molti sono rimasti scettici di fronte a questa mossa. Utilizzare i propri figli per “fare business” è comprensibilmente visto male dalla maggior parte delle persone. Dall’altra parte però bisogna comprendere anche lo status e la popolarità della famiglia Kardashian, che potrebbe aver imposto una strategia del genere. Perché, inutile negarlo, se non ci avessero pensato loro a depositare i nomi, forse lo avrebbe fatto qualcun altro, per sfruttare appunto il nome. Per evitare quindi lunghe diatribe legali future e per tutelare anche la propria prole, i Kardashian potrebbero quindi aver deciso di anticipare i tempi.

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