Onironautica: come imparare a controllare i sogni lucidi per scoprire se stessi

L'onironautica, o sogno lucido, è la capacità di prendere coscienza di un sogno mentre si dorme e riuscire a controllarlo. Vediamo meglio di cosa si tratta, e le tecniche di onironautica per imparare a comprendere i sogni lucidi e capire noi stessi.

L’onironautica è la capacità di controllare i propri sogni. Si tratta in altre parole dei sogni lucidi, nei quali il sognatore è consapevole di stare sognando e può controllare le azioni all’interno del sogno. L’onironauta può con
la pratica esplorare e modificare a piacere il proprio sogno. Si fanno sogni lucidi nella fase REM del sonno, che è quella che viene analizzata per studiare meglio il meccanismo, e per le tecniche di induzione all’onironautica.

Il termine “onironautica” è stato coniato dallo psichiatra Frederik van Eeden tra la fine dell’Ottocento e il Novecento nel testo “Uno studio dei sogni“. In questa situazione si acquisisce la capacità di muoversi all’interno di esso. I sogni lucidi vengono studiati fin dall’antichità, dalle tradizioni sciamane alla filosofia greca. Al giorno d’oggi la psicologia li sta ancora studiando, e sono tanti i documenti e i libri che ne parlano da cui imparare le tecniche di onironautica.

Fare sogni lucidi è un modo anche per scoprire noi stessi: il piano della coscienza incontra quello dell’inconscio, e può scoprire cosa succede dentro di noi quando sogniamo. Inoltre in questa fase aumentano le nostre capacità percettive. Secondo LaBerge, scienziato fondatore del Lucidity Institute, l’esperienza dei sogni lucidi può essere d’aiuto nel problem solving, lo sviluppo della creatività e immaginazione, il rafforzamento dell’autostima, la capacità di affrontare paure e inibizioni e, più in generale, il raggiungimento di un senso di liberazione e armonia nella propria vita.

Le tecniche per imparare l’onironautica

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Fonte: Web

Ci sono persone che testimoniano di riuscire a fare sogni lucidi da sempre, in maniera casuale. Esistono delle tecniche per apprendere l’onironautica per chi non ha questa predisposizione naturale al sogno lucido e deve fare pratica per svilupparla.

Il diario notturno

Una delle cose da fare per sperimentare sogni lucidi è cercare di ricordare i propri sogni e scriverli su un diario al risveglio. È importante appena svegli ripercorrere ciò che si è appena visto e vissuto in sogno, poiché i sogni rimangono nella memoria solo per un breve tempo. Dopodiché, su un diario tenuto a portata di mano, si deve trascrivere il sogno. Questo meccanismo, se fatto in modo abituale per un periodo di tempo costante, può aiutare la memoria onirica, che serve per iniziare l’apprendimento dei sogni lucidi.

I test di realtà

È un meccanismo da fare in modo ripetuto da svegli, per abituare il corpo all’azione che dovrà fare poi durante il sogno. Si tratta di fare piccole cose da fare per avere la consapevolezza se si sta dormendo o se si è svegli da ripetere dalle 3 alle 5 volte affinché il test risulti accurato. Il sognatore, pur essendo ancora addormentato, acquisisce coscienza del mondo reale e può quindi interagire con il proprio mondo onirico come se fosse sveglio. Alcune azioni da svolgere come test sono:

  • Specchiarsi: nel sogno lucido è quasi impossibile specchiarsi, poiché gli specchi appaiono sfuocati o sporchi, oppure non riflettono la propria immagine.
  • Saltare: rispetto alla realtà, nei sogni il salto si tramuta spesso in volo, o si rimane sospesi nell’aria.
  • Urlare: durante un sogno lucido la voce non esce mai, e se lo fa non riesce a gridare, ma risulta roca o ovattata.
  • Leggere parole e ora: nei sogni non si riesce a leggere la stessa frase o la stessa ora per due volte consecutive. Nel caso dell’ora, sembra funzionare specialmente con gli orologi digitali, poiché si leggono simboli, e l’attività del cervello è maggiore.
  • Guardarsi le mani: nei sogni le mani non appaiono mai, oppure sono deformate, con 6 dita.
  • Accendere o spegnere la luce: è curioso che nei sogni, se si prova ad accendere o spegnere la luce, non accada niente, la luminosità rimane la stessa, sia che ci si trovi nel buio, che alla luce.
  • Ricordare: uno dei test di realtà è provare a ripercorrere come si è arrivati a una determinata situazione o luogo, senza riuscire a ricordare.
  • Respirare: nei sogni si riesce a respirare perfettamente anche in situazioni impossibili, come sott’acqua.
  • Guardare nuovi spazi: se si prova ad aprire una porta per guardare un’altra stanza, o si sbircia oltre un muro o una finestra, lo spazio appare indistinto senza contorni o contenuti discernibili.

Tecniche di induzione

  • RCT (Reality Control Test) è il nome scientifico del test del controllo sulla realtà da ripetere anche da svegli.
  • CAT (Cycle Adjustment Technique), tecnica di adeguamento del ciclo sviluppata dallo studioso Daniel Love. Consiste nello svegliarsi 90 minuti prima del normale orario di sveglia, finché il ciclo di sonno si regola sulle nuove condizioni. A questo punto si alternano le vecchie e le nuove condizioni di sveglia. Nei giorni con tempo di sveglia normale, lo stato di veglia nell’ultima parte del ciclo di sonno  aumenta, così come la probabilità di fare un sogno lucido.
  • MILD (Mnemonic Induction of Lucid Dreaming) è l’induzione mnemonica del sogno lucido, ossia riconoscere nel sogno delle situazioni inusuali o impossibili da verificarsi nella realtà.
  • WBTB (Wake Back To Bed) significa semplicemente risveglio e riaddormentamento. Si tratta di addormentarsi, svegliarsi circa 5/6 ore dopo, stare svegli un’ora ricordando, trascrivendo o leggendo i sogni fatti, e tornare a dormire, cercando di praticare il MILD.
  • WILD (Wake Initiated Lucid Dreams): bisogna iniziare i sogni da svegli. Per farlo è necessario stendersi e cercare di raggiungere una situazione di rilassatezza e immobilità completa, e concentrare l’attenzione della mente sul sogno. In questi casi si sperimenta soprattutto la paralisi del sonno e l’esperienza di uscire dal proprio corpo, con la consapevolezza nello stesso tempo di essere sdraiati a letto.
  • Induzione tramite stimoli esterni. Esistono mascherine da indossare come occhiali durante il sonno. Nella fase REM questi mandano stimoli tramite led luminosi o suoni. Se il dormiente è in grado di avvertirli e interpretarli correttamente, riesce ad ottenere la lucidità nel sogno.

Esperienze di onironautica

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Fonte: Web

È stato dimostrato secondo alcune ricerche che il fenomeno dei sogni lucidi viene sperimentato almeno una volta nella vita dal 47 all’82% delle persone ed è quindi abbastanza frequente. Grazie alla grande curiosità che l’onironautica suscita sia negli studiosi che nelle persone che li provano, si trovano oggi tanti forum in cui ognuno racconta la propria esperienza.

C’è chi ha sperimentato solamente la sensazione dell’uscita dal proprio corpo: ha sognato di alzarsi, aprire la porta, e percorrere il corridoio, rendendosi conto di stare sognando, perché la stanza appariva con errori rispetto alla realtà. Altri ancora raccontano come, grazie alla pratica di tecniche di onironautica siano riusciti in una sola settimana a vivere sogni lucidi durati solo alcuni minuti. La maggior parte di queste persone ritiene che sperimentare un sogno lucido sia un’esperienza estremamente interessante e affascinante, quasi trascendentale. C’è anche chi invece, forse più abituato all’onironautica, sostiene che i sogni lucidi non siano troppo diversi da quelli normali, e che anzi, viene rovinata la fantasia per colpa della consapevolezza.

I pericoli dell’onironautica

L’onironautica è un’esperienza curiosa e interessante da vivere per gli amanti dei sogni e dei viaggi con la mente. Quando vengono utilizzate tecniche specifiche, l’apprendimento può durare anche per svariati mesi, i sogni lucidi potrebbero avere delle conseguenze per il sognatore.

Le tecniche di onironautica possono manifestare in modo più frequente i falsi risvegli. In questo caso sembra di svegliarsi, ma in realtà si continua a sognare. Questa situazione può provocare angoscia nel sognatore, che viene confuso. Inoltre questo provoca paralisi nel sonno, sensazione di cadere, di uscire dal corpo, tutte sensazioni di particolare paura. La pratica di onironautica nella fase di apprendimento può causare continui risvegli, che provocano sonno diurno costante. Per questo è consigliato iniziare le tecniche in un periodo di vita dove si può dormire comunque diverse ore. Sporadicamente inoltre può capitare di confondere i piani di sogno e realtà e non essere più certi se un certo evento sia capitato davvero o solo sognato.

Dal punto di vista più prettamente psicologico, alcuni temono che l’onironautica provochi un freno alla libera espressione dell’inconscio. Nel sogno lucido possiamo scappare da ciò che non ci piace o che ci fa paura, soffocando il nostro inconscio. In questo modo non emergono parti di noi subconscie fondamentali per la vita quotidiana. I sogni infatti sono importanti perché permettono di far uscire gli aspetti primordiali di noi stessi nell’inconscio, evitando che si manifestino nella vita reale, attutendo anche gli shock e le distorsioni quotidiane. C’è chi smentisce che questo accada, considerando il sogno lucido come un dialogo fra la coscienza e l’inconscio.

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