Parto! Generazione Ridesharing.

Alla scoperta del Ridesharing, una nuova tendenza di viaggio per partire in completa sicurezza, con compagni di viaggio sconosciuti che potrebbero diventare vostri amici, in totale economia in giro per l'Europa. Perché da oggi si può risparmiare sui mezzi di trasporto e vivere un'avventura che ci ricorderemo per sempre.

Siamo ormai prossimi alla bella stagione e con il suo arrivo molti di noi vorrebbero programmare un viaggio, ma con la crisi economica che ci attanaglia la vacanza è una di quelle cose alle quali potremmo rinunciare. È vero infatti che nel nostro attuale contesto economico non c’è molto spazio per pensare di spendere denaro in voli aerei, treni, alberghi o crociere, quindi possibilmente passeremo le meritate ferie a casa o al massimo in un posto vicino. Se da una parte infatti potremmo risparmiare sull’alloggio scegliendo un bed and breakfast o un camping al posto di un albergo, dall’altra parte le spese per arrivare a destinazione potrebbero scoraggiarci alla partenza. Potremmo pensare al caro vecchio autostop è vero, ma non tutti sono disposti a stare ore e ore sul ciglio della strada ad aspettare che qualche anima buona si fermi e gli dia un passaggio e anche quando questo accade, coi tempi che corrono, non è sicuramente un modo sicuro di viaggiare… infondo non si sa mai se la persona che si ferma sia o no un’anima buona!

E se invece ci fosse un modo economico, sicuro e divertente per partire? Qualcuno ha mai sentito parlare del Ridesharing?

Il Ridesharing, dall’inglese auto di gruppo, sta prendendo piede anche nella nostra nazione. Alla base del ridesharing ci sono tre punti fondamentali: economia, fiducia e convenienza. Arriva dunque la generazione Ridesharing, una tendenza sempre più famosa tra i giovani lavoratori e gli universitari per viaggiare in completa sicurezza e compagnia incentivando una modalità di trasporto sostenibile e nello stesso tempo economico.

In cosa consiste? Ebbene il Ridesharing non è altro che un modo innovativo per muoversi in giro per l’Europa con compagni di viaggio sconosciuti, è la versione aggiornata dal mitico autostop, consiste infatti nella condivisione di un unico mezzo per viaggiare in gruppo verso un’unica destinazione.

C’è chi mette a disposizione il proprio veicolo su Internet con la destinazione finale, gli interessati al medesimo punto d’arrivo non devono far altro che contattare il proprietario dell’auto e concordare l’ora e il punto d’incontro, dopo ciò si parte tutti insieme dividendo le spese del viaggio. E’ un ottimo modo non solo per spostarsi in maniera low cost ma anche per trovare nuovi amici.

È sicuro perché, attraverso un motore di ricerca, si può trovare in maniera precisa e semplice il viaggio d’interesse, si possono scegliere i compagni di viaggio, si può decidere come condividere le spese ed entrare direttamente in contatto con le persone scelte prima della partenza.

Questo movimento, detto anche carpool, nasce direttamente dalla basso e permette al consumatore di diventare parte attiva nel mercato, per poter utilizzare al meglio le proprie risorse, gestendo al meglio i propri interessi, così in maniera economica si ha la possibilità di risparmiare e allo stesso tempo di scegliere le persone con cui partire. E’ possibile, infatti, attraverso dei filtri ottenere tutte le informazioni che vogliamo sulle persone in partenza, le destinazioni, i costi, gli orari e i posti disponibili sul veicolo.

Questo modo di viaggiare, inoltre, ci riporta un po’ indietro nel tempo e ci fa assaporare l’idea del viaggio stesso. E’ un soluzione ideale per gli spiriti liberi, per chi viaggia per il piacere di farlo. Il viaggio è infatti un’esperienza di vita e in un’era in cui ci siamo dimenticati cosa significa realmente affrontare un’avventura, il Ridesharing ci offre la possibilità di ricordarcelo.

Il grande Battisti cantava “e di notte con i fari illuminare chiaramente la strada per saper dove andare… gentilmente senza strappi al motore“, perché il viaggio non è solo un momento di relax, è un modo di essere. Viaggiare ci aiuta ad aprire la mente, a vedere orizzonti sempre nuovi, a conoscere culture diverse, a dimenticarci chi siamo diventati per sognare chi volevamo essere. E tante volte non è importante l’arrivo quanto il percorso stesso.

E citando Baudelaire:

” Per il ragazzo, innamorato di mappe e di stampe, l’universo è pari alla sua vasta brama. Come è grande il mondo alla luce della lampada, come, agli occhi del ricordo, meschino!
Un mattino partiamo, il cervello in fiamme, il cuore gonfio di rancore e di voglie amare, e andiamo seguendo il ritmo delle onde, cullando il nostro infinito sul finito dei mari:
gli uni, felici di fuggire una patria infame, gli altri l’orrore delle proprie culle; e alcuni, astrologhi perduti negli occhi d’una donna, Circe tirannica dai profumi fatali.
Per non essere mutati in bestie, s’inebriano di spazio, di luce e di cieli infuocati; il gelo che li morde, i soli che li bruciano cancellano lentamente il segno dei baci.
Ma, veri viaggiatori sono quelli che partono per partire; cuori leggeri, simili a palloncini, non si staccano mai dal loro destino, e senza sapere perché dicono sempre: Andiamo!
I loro desideri hanno forme di nuvole, e come il coscritto il cannone, sognano grandi, cangianti, ignote voluttà, il cui nome lo spirito umano non ha mai conosciuto.”

( Il Viaggio, parte I)

 

 

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!