"La mia giornata di figlia senza più una madre è diversa dalla tua"

Cosa si prova a essere una figlia senza più una madre? Le parole di questa ragazza ci fanno riflettere su quanto sia importante amare le persone che ci sono accanto, finché siamo in tempo. Ed è un messaggio preziosissimo da ricordare sempre.

Molto spesso si ripete che non si capisce mai l’importanza di una persona finché non la si perde. Può sembrare una frase scontata, banale, ma nasconde nella sua semplicità una delle più grandi verità, una lezione di vita che tutti dovremmo portare sempre con noi. Date importanza alle persone che vi sono accanto, amatele e godetele, perché quando non ci saranno più niente potrà aggiustare le cose.

Su tutti, amiamo i nostri genitori, non importa che il nostro rapporto con loro sia conflittuale, a tratti difficile, pieno di incomprensioni e rancori sommersi. Nessuno ce li restituirà mai un volta persi.

È questo il messaggio che Nikki Pennington ha voluto lanciare con un dolcissimo post, pubblicato sulla sua pagina Facebook Grief to Hope with Nikki Pennington, dedicato alla sua mamma che non c’è più.

Leggete le sue parole, che abbiamo riportato integralmente in una traduzione non professionale, e riflettete a fondo su quanto sia importante non dare per scontato nessuno, men che mai i propri genitori.

La mia giornata non assomiglia alla tua, non importa quanto io provi a farlo.

Certi giorni provo a fingere che sia un giorno in cui posso chiamarla, ma sto scegliendo di non farlo. Altri guardo il suo numero solo per vedere la scritta “Chiama mamma” sul display del mio telefono.

Alcuni giorni prendo il dolore per le corna e gli dico che parlare di lei ad alta voce mi fa bene. Dico al dolore che non ho bisogno di sentire la sua voce perché le sue parole sono impresse nel mio cuore.

Eppure per la maggior parte dei giorni, la realtà è che non sto bene e non lo starò mai. Mi sveglio e mi rendo conto di nuovo, ogni mattina, della realtà del mio dolore. La realtà è che è lontana e nessuna supplica o preghiera può riportarla indietro anche per un secondo. Nemmeno per un veloce “ti voglio bene” o per un abbraccio.

Probabilmente vivrò novità interessanti nel corso della giornata, anche qualcosa di semplice come riuscire a uscire da un’odissea nel negozio di alimentari con tutti e tre i bambini da sola. Voglio chiamarla non appena torno a casa per dirglielo.

Forse avrò una brutta giornata e devo solo sentire la sua voce calma che mi dice che, anche quando tutto il mondo sembra essere contro di me,  lei è sempre dalla mia parte, anche quando ho torto.

Posso chiamare ma lei non richiamerà mai.

Avrò un momento nella mia giornata in cui la maternità mi sembrerà così travolgente e penserò che sto fallendo in tutto. Che io non stia facendo tutto bene o che facendo il meglio che posso come mamma, e vorrò chiamarla e piangere al telefono.

Non dovrò dire nulla, perché lei è l’unica che può capire le mie lacrime senza le parole. Saprà tutte le cose giuste da dire. Saprà dirmi che la maternità è disordinata, che nessuno di noi è perfetto e che è la bellezza di essere una mamma: che non esiste un modo perfetto per esserlo.

Lei mi dirà che sono una grande mamma e che lei lo sa perché conosce il mio cuore, perché io sono parte di lei.

Posso chiamare ma non richiamerà mai.

Avrò giornate in cui vorrò solo prendere il telefono e chiamare mia madre e parlare per ore e ore di cose che contano e cose che non contano. Giorni in cui voglio parlare di tutto e niente e in qualche modo buttare giù il telefono con la sensazione che tutti i problemi del mondo siano stati risolti, almeno il mio comunque.

Posso parlarle di tutte queste cose, ma lei non può rispondere.

Avrò momenti, nella mia vita da trentaduenne, e ancora domande che vorrei fare a mia madre e non potrò mai ottenere le sue risposte perché sono stata derubata di quel tempo, derubata delle risposte a quelle domande .

Come figlia senza madre, la mia giornata è molto diversa dalla tua, perché tu puoi prendere il telefono e chiamare tua madre.

La mia giornata inizia e finisce in modo diverso ogni singolo giorno, e così sarà per sempre.

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