Perché dovresti pensarci due volte prima di fare un piercing al trago
Farsi il piercing al trago richiede un'attenta valutazione. Ecco alcuni aspetti da tenere in considerazione!

Farsi il piercing al trago richiede un'attenta valutazione. Ecco alcuni aspetti da tenere in considerazione!
Il piercing al trago è il piercing fatto sulla piccola sporgenza cartilaginea presente nel padiglione auricolare che serve per proteggere il condotto uditivo dagli agenti esterni. È molto di moda farsi il piercing in questa zona dell’orecchio: scegliendo un piccolo gioiello si potrà ottenere un bellissimo effetto, sia con i capelli corti che con i capelli lunghi. La zona poi è poco invasiva e si presta bene per sostituire con facilità l’orecchino ogni volta che si vuole.
Il piercing al trago è unisex: amato da uomini e donne si presta bene per orecchini di tutte le forme che donano un punto luce al look.
Se avete deciso di farvi il piercing al trago, ecco alcuni fattori da tenere in considerazione.
La prima importante cosa da fare è scegliere un professionista valido: questo vale per qualunque zona del corpo in cui vogliate farvi un piercing. È fondamentale che il foro venga fatto a mano: il trago è una zona cartilaginea e l’uso della pistola avrebbe un impatto troppo violento.
Per il resto vi possiamo dire che il piercing al trago è tra i più sicuri: anche se c’è la cartilagine, non presenta più rischi di un foro al lobo dell’orecchio.
Come ogni altro piercing anche questo può essere soggetto a infezione: è fondamentale affidarsi a mani esperte di professionisti che usano strumenti perfettamente sterilizzati e poi dopo il foro si deve stare attenti ad alcune regole base di pulizia.
Non toccarsi la parte con le mani sporche: si possono raccogliere germi o batteri da ogni superficie e anche solo sfiorando l’orecchio in maniera meccanica si potrebbero trasmettere all’interno del piercing. Quindi è bene lavarsi le mani spesso e soprattutto prima di dedicarsi alla pulizia del trago: è buona norma disinfettare il piercing almeno due volte al giorno. Dopo aver disinfettato lavarsi con un sapone neutro e asciugare perfettamente la zona per evitare eventuali infezioni.
Nel caso in cui doveste notare il vostro piercing al trago gonfio e se in aggiunta doveste avere qualche linea di febbre, fatevi controllare dal vostro medico per accertarvi che non ci sia un’infezione in corso.
Questa è una domanda a cui non si può rispondere in modo assoluto, dato che il dolore del piercing al trago dipende dalla soglia del dolore personale: chi ce l’ha bassa percepirà un forte dolore, chi invece ce l’ha alta ne sentirà poco. Secondo una classifica generale, i piercing più dolorosi sono quelli fatti sui genitali e i bridge, ossia quelli attraverso il naso e i due occhi. Seguono poi quelli sui capezzoli, all’ombelico e alle sopracciglia.
Limitandoci alle orecchie, pare che il trago sia, in media, abbastanza doloroso (come per la cartilagine superiore dell’orecchio).
Qualunque sia la tipologia di gioiello che avete scelto per il trago, i materiali da preferire soprattutto per le prime settimane sarebbero l’oro e l’argento: sono anallergici (a meno che non ci sia una personale intolleranza a questi metalli) e sono abbastanza sicuri contro le infezioni.
Da evitare orecchini che contengono nickel perché potrebbe creare delle reazioni allergiche.
Il piercing al trago è spesso protagonista di tante leggende: pare che sia responsabile di fortissimi mal di testa, danni all’udito, cecità e che addirittura possa provocare paralisi facciali. Prima di dar credito a quello che sentite o leggete su Internet chiedete sempre a un professionista che vi saprà dare indicazioni precise e certe.
Questa è l’unico inconveniente che può esserci nel caso in cui il piercing non venga fatto nel modo giusto: il trago potrebbe cambiare forma, ma si tratta solo di un problema estetico che non comporta alcun danno all’orecchio.
Blogger, amante del fitness e degli animali, ho due gatti che vivono con me. Mi piace tutto quello che può essere "gestito" in modo naturale.
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