Perché le Donne Chiedono Sempre Scusa? Ecco Come Liberarsi della "Sorry Syndrome"!

Avete mai sentito parlare della "sorry syndrome"? Molto probabilmente no, eppure potreste soffrirne persino voi. Non è altro che l'abitudine di esordire nel discorso con espressioni di scusa, tendenza che sembra appartenere soprattutto alle donne. Volete sapere perché?

Avete mai pensato a quanto spesso chiediate scusa per le più disparate ragioni nell’arco di una sola giornata? Molto probabilmente no, perché espressioni come “scusa“, “mi spiace disturbarti” o “perdonami” sono praticamente all’ordine del giorno nel nostro lessico, vengono usate automaticamente in svariate occasioni, ad esempio sul luogo di lavoro, nelle interazioni con i superiori o con i colleghi, ma a pensarci bene anche al supermercato, mentre facciamo shopping. Insomma, la parola “scusa” (e i rispettivi sinonimi) compare veramente molto spesso nei nostri discorsi.

Certo,  tutte noi pensiamo che esordire con un “mi dispiace” o simili sia una formula di cortesia che esprima al meglio la nostra gentilezza ed educazione… ma se vi dicessimo invece che se abusate della parola “scusa” potreste soffrire della “sorry syndrome“?

Chiedere scusa in maniera esagerata, e anche per le minime cose, potrebbe infatti essere sintomatico di una vera e propria patologia, e, secondo uno studio canadese, le donne sarebbero le più colpite da questa strana sindrome. La ragione? Una soglia di tolleranza di fronte ad una situazione imbarazzante (o presunta tale) molto più bassa rispetto a quella degli uomini. Già, molto spesso soprattutto le donne tendono ad iniziare un dialogo con formule di scusa perché si preoccupano di “disturbare” le persone con cui hanno a che fare, in particolar modo se lavorano e si trovano dunque ad avere a che fare con i colleghi o i capi; tendono ad assumere un atteggiamento dimesso, improntato all’estrema umiltà, per risultare popolare sia fra chi ricopre lo stesso ruolo che con i superiori. Ma secondo la guru americana delle working girls, Mika Brzezinski, questa impostazione è del tutto sbagliata perché

“Cominciare una frase dicendo scusa ti mette immediatamente in una posizione di svantaggio, soprattutto se queste parole sono accompagnate da una postura ingobbita, con le spalle chiuse tipica di chi tenta di proteggersi dalla reazione altrui”

Dato che, storicamente, hanno imparato a sentirsi inferiori rispetto all’altro sesso, le donne faticano spesso ad imporsi, e tendono perciò ad essere più remissive anche quando non è il caso; ma questo, come sottolineato anche dal rapporto Women in Management pubblicato nel 2013 dall’inglese Chartered Management Institute, potrebbe rappresentare anche un freno importante all’avanzamento di carriera. Per Helen Calcraft, una delle autrici dello studio,

“Le donne si sentono obbligate a giustificarsi: perché hanno fatto delle scelte, o semplicemente perché tendono a defilarsi il prima possibile, lasciando trasparire tutta la loro scarsa autostima. Ma in realtà niente di tutto questo le obbliga a chiedere scusa di continuo!”

C’è chi ha cercato di aiutare le donne affette dalla sindrome ed obbligate ad usare spesso il computer per esigenze lavorative addirittura con un programma: la donna in carriera Tami Reiss e la linguista Deborah Tannen, infatti, hanno ideato un plug-in di Google Chrome chiamato appunto “Just not Sorry” che nelle e-mail sottolinea in rosso, come un correttore automatico, tutte le espressioni che contengono appunto formule di scusa, con l’obiettivo di “insegnare” alle donne a scrivere in un modo più diretto abbandonando questa brutta tendenza ad auto-denigrarsi. Il plug-in per il momento purtroppo è disponibile solo in inglese, ma speriamo possa essere allargato presto anche ad altre lingue.

Fonte: Web
Fonte: Web

 

Esiste un modo per liberarsi definitivamente dalla “sorry syndrome”, o perlomeno per provarci? Sì, potete stare tranquille, esiste una vera e propria cura detox  che vi allontanerà dall’ansioso bisogno di chiedere continuamente scusa. Va detto, però, che non c’è una terapia sperimentata ed universalmente valida, ognuna raffina una propria tecnica che risulta, però, essere efficace: Jen Clarke, trentenne di Memphis, ad esempio, ha iniziato a riempire un barattolo versandovi dentro un dollaro ogni volta che si accorge di chiedere scusa quando non è necessario; altre invece hanno sostituito le parole di giustificazione con un sorriso ma, come spiega Mika Brzezinski, tutto deve partire principalmente dal nostro linguaggio del corpo:

“Imparate a stare bene erette mentre parlate con gli altri, e ricordatevi di guardarli sempre dritti negli occhi”

Oltre a questo, un altro ottimo suggerimento è imparare a dire “grazie” al posto di “scusa”: vi farà risultare altrettanto educate e cortesi senza rischiare di apparire timide e dimesse. Chi ha provato a seguire queste semplici regole giura di avere notato già nell’arco di due settimane miglioramenti interessanti.

Secondo noi comunque quello che è realmente importante è riuscire a mantenere in ogni circostanza il giusto equilibrio, quello che ci permetta di trovarci a nostro agio nelle situazioni più disparate, senza mortificarci nel tentativo di prodigarci in scuse eccessive, ma allo stesso tempo senza raggiungere l’estremo opposto, assumendo un atteggiamento arrogante e spocchioso. Insomma, come spesso accade in medio stat virtus, la verità sta nel mezzo.

E voi, invece, pensate di soffrire della “sorry syndrome” e di seguire questi suggerimenti?

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