Le tre donne che hanno dato la loro vita per salvare i bambini di Newtown, Connecticut

A poco meno di una settimana dalla terribile strage di Newtown il nostro pensiero va non soltanto alle 20 piccole vittime ma anche alle tre donne che con il loro sacrificio hanno salvato alcuni bimbi della scuola Sandy Hook dalla fredda e cieca follia omicida del killer.

Dawn Hochsprung, Victoria Soto, Mary Rose Kristopik.

Questi sono i nomi delle tre donne del corpo insegnanti della Sandy Hook Elementary School di Newtown, Connecticut. Tre donne che hanno sacrificato le loro vite per cercare di salvare alcuni dei loro alunni, dalla follia omicida del killer Adam Lanza.

Venerdì mattina Lanza è uscito di casa armato fino ai denti, ha ucciso la madre Nancy, e poi si è diretto verso la scuola Sandy Hook, lì ha fatto irruzione e ha aperto il fuoco all’impazzata dando inizio alla mattanza. 27 il numero delle vittime, 20 sono bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni. Il ragazzo si è poi tolto la vita.

Purtroppo quella di Newtown è stata solo una delle grandi e terribili stragi che hanno costellato la cronaca nera statunitense degli ultimi decenni. In questi giorni non si fa altro che cercare di risalire ai motivi che potrebbero aver spinto Lanza a colpire, si tenta di tracciare il suo profilo psicologico, individuando il movente della strage in un suo probabile autismo, si è parlato a lungo delle lacrime di un impietrito presidente Obama che in mondovisione e in qualitá di genitore si è professato estremamente addolorato per l’accaduto e ha deciso di impegnarsi affinchè tutto questo non si ripeta mai più.

Di queste tre donne sappiamo ben poco, ma possiamo solo essere riconoscenti e commossi di fronte al sacrificio che hanno compiuto. Una era la preside della scuola, le altre erano due maestre. Una di loro si chiamava Victoria Soto, aveva 27 anni e insegnava appena da 5. Ha fatto scudo ai bambini con il proprio corpo, supplicando invano il killer di risparmiarli ma questo suo gesto tanto eroico quanto spontaneo ed istintivo le è costato la vita. L’hanno ritrovata abbracciata ai suoi bimbi.

Lo stesso ha fatto Maryrose Kristopik, sopravvissuta, la maestra di musica che si è barricata in classe con i bambini, nascondendoli come meglio poteva nel ripostiglio dell’aula e cercando di rassicurarli. Se non fosse stato per lei il numero delle vittime sarebbe raddoppiato.

La preside Hochsprung invece, ha sentito gli spari e le urla e invece di pensare alla propria salvezza ha avuto la prontezza di accendere il megafono per dare l’allarme e consentire un generale “si salvi chi può”. Il killer le ha sparato a bruciapelo uccidendo anche Mary Scherlach, la psicologa della scuola.

Ci si chiede se fosse necessaria una simile tragedia affinchè negli Stati Uniti si cominciasse a parlare di riformare la legge sulla legalizzazione delle armi, legge che ancora permette ai cittadini senza regolare porto d’armi di possedere e conservare in casa liberamente armi da fuoco. Intanto a Newtown si celebrano i primi funerali delle vittime.

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