Parlare di economia domestica suona un po’ strano ai giorni nostri: siamo abituati a fare rate e a gratificarci con oggetti deluxe che non ci possiamo permettere, un po’ meno a parlare di risparmio e di gestione delle finanze.

L’economia domestica è stata per tanti anni materia scolastica, essendo entrata in vigore con la riforma Gentile, ed è sopravvissuta fino al 1966, quando è stata sostituita con l’educazione tecnica. L’economia domestica è molto importante perché ci aiuta a gestire le nostre finanze ma, soprattutto, a fare attenzione a tutte quelle abitudini malsane che ci fanno sprecare denaro. Il modo migliore per risparmiare è non sprecare, quindi evitare di comprare cose che non ci servono.

1. Economia domestica: spendere con coscienza

Il mondo in cui viviamo ci spinge al consumismo: siamo circondati da novità, offerte imperdibili, nuovi modelli che escono a sei mesi di distanza da quelli più vecchi e questo ci porta a voler stare al passo. In realtà però basta poco per rendersi conto che non abbiamo bisogno di tutto quello che ci propinano come necessario. Non ci serve cambiare smartphone ogni sei mesi e una fotocamera ogni anno, non serve cambiare il guardaroba due volte l’anno e nemmeno circondarci di accessori tecnologici che utilizziamo tutt’al più per qualche settimana. Il primo passo, dunque, è pensare con attenzione prima di aprire il portafogli.

2. La spesa

Economia domestica
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Andare a fare la spesa facendosi guidare solo dall’istinto può essere molto pericoloso: quello che accade puntualmente è che compriamo cose che ci ispirano sul momento, e ci dimentichiamo tutto il resto. La vecchia lista della spesa è sempre molto utile, ci si appunta le cose che ci servono e che mancano e ci si può organizzare anche i pasti dell’intera settimana: in questo modo si evita di optare per pasti pronti e junk food che, in proporzione, costano molto di più. Non fatevi ingannare dalle offerte speciali o dai prodotti multi pacco, intanto perché molto spesso a conti fatti il risparmio è irrisorio, se non nullo, e poi perché nella maggior parte dei casi questi prodotti restano in dispensa fino a quando scadono. Controllate sempre la scadenza.

3. Organizzare i pasti

Evitare gli sprechi vuol dire anche organizzarsi in cucina, evitare di lasciare avanzi che soggiornano in frigorifero per poi finire inesorabilmente nella pattumiera. Quando comprate il cibo, ad esempio carne e pesce, surgelatelo a porzioni in modo da evitare gli avanzi. Pesate gli alimenti, soprattutto pasta e riso, e basatevi su delle porzioni a persona (80 – 100 g a testa), così eviterete di buttare il cibo. Questo vale un po’ per tutto e ottimizzerà la gestione dei pasti e della casa.

4. Luce e gas

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L’economia domestica passa inevitabilmente per i consumi quotidiani e per il risparmio energetico: di alcune cose non possiamo certo fare a meno, possiamo però ottimizzare i consumi con un minimo di attenzione. Acquistate sempre elettrodomestici di classe A+++ e utilizzateli negli orari in cui si spende meno, ad esempio la sera o nel weekend, e sempre a pieno carico. Spegnete le luci che non servono e non sprecate acqua inutilmente, soprattutto quella calda.

5. Come tenere in ordine i conti di casa

Per tenere in ordine i conti c’è bisogno di impegno e di attenzione, l’ideale sarebbe utilizzare un quaderno per segnare entrate e uscite, le spese fisse e quelle riservate ai capricci e agli svaghi. Scrivere tutto aiuta a capire quanto si sta spendendo, se stiamo sforando il budget mensile, se qualche spesa è troppo alta e andrebbe ridimensionata, ma anche aumenti in bolletta o consumi più elevati, in questo modo avrete la vostra situazione finanziaria sotto controllo.

Esistono dei sistemi ben collaudati per tenere sotto controllo le spese, come il kakebo (un libro dei conti di casa nato in Giappone ma che sta spopolando anche da noi in Italia), ma ci sono anche altre alternative più semplici come “Il quaderno dei conti di casa” che trovate in libreria. Vanno benissimo anche un semplice file excel o un quaderno in cui scrivere le vostre spese catalogandole per tipologia, segnando entrate e uscite mensili, spese mediche, cene fuori e quello che preferite.

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