"Non sono una brava ragazza": la vita "contro" di Berenice Abbott

"Non sono una brava ragazza": la vita "contro" di Berenice Abbott
Fonte: the Estate of Berenice Abbott / Hank O'Neil
Foto 1 di 12
Ingrandisci

La storia della grande fotografa Berenice Abbott, una delle artiste più influenti di tutto il Novecento, può essere riassunta da un aneddoto. Nel 1935 le venne commissionato un importante progetto artistico, per documentare il nuovo volto di New York, la città in cui aveva scelto di vivere. Fu così che iniziò a scattare nei punti più pericolosi della metropoli, come Bowery, dove vivevano molti senzatetto.

Come ricordato dal sito Paris Review, un responsabile tentò di metterla sull’attenti, dicendole che quella non era una zona per “brave ragazze”. Berenice Abbott, che nella sua vita aveva già avuto a che fare con molti uomini che tentavano di dirle cosa dovesse o non dovesse fare, gli rispose a modo suo. “Non sono una brava ragazza. Sono una fotografa. Vado dappertutto”.

Così era Berenice Abbott: uno spirito libero con una mente meravigliosa. E grazie al suo obiettivo curioso e attento, ha saputo ritratte l’evoluzione di una delle città più importanti al mondo, ma anche personaggi famosi, come James Joyce e Jean Cocteau. Sfogliate la gallery per conoscere la sua storia…

 

  • Storie di Donne