"Tutte a casa": il film che mostra come è stata la quarantena delle donne

Si intitola Tutte a casa il documentario con lo sguardo femminile ideato da 16 professioniste del mondo dello spettacolo durante il lockdown. Arriverà in tv l'8 marzo, in una data simbolica, non solo per le donne, ma anche perché coincide con l'anno dall'inizio della pandemia in Italia.

Il lockdown per il contenimento del coronavirus è stato vissuto in modo diverso da tante categorie o macrocategorie di persone. Parlando di macrocategorie, come l’hanno vissuto le donne?

È difficile dirlo, perché quando parliamo di donne, anche solo restringendo il campo all’Occidente o alla nostra Italia, ogni individuo è un mondo a sé. Ma c’è chi ha provato a radunare molti, molti sguardi femminili in un film, che si chiama Tutte a casa – Donne, Lavoro, Relazioni ai tempi del Covid-19 che, in occasione dell’8 marzo, e a un anno dall’inizio del lockdown, arriverà in tv, in prima serata, su La7D, alle 21:30. Il trailer è a questo link.

Con la regia di Nina Baratta, Cristina D’Eredità, Eleonora Marino, il film nasce dal collettivo “Tutte a casa” composto da 16 professioniste del mondo dello spettacolo e della comunicazione conosciutesi su una pagina Facebook ai primi di marzo dell’anno da poco passato. Da lì l’idea di lanciare una call in cui hanno chiesto a donne di diverse età e provenienze sociali di inviare video, realizzati con lo smartphone, in cui raccontassero come stavano vivendo la quarantena forzata.

Sono arrivati 8.000 video inviati da circa 500 donne, supportate da una regia a distanza, e per creare una narrazione dall’ampio respiro cinematografico sono state scelte alcune parole chiave: la casa, il corpo, la cura, la crisi, la rinascita, la libertà, che insieme hanno dato vita a un ritratto e a un coro di voci del lockdown da marzo a giugno 2020 in Italia, narrato da un punto di vista alternativo: quello delle donne, appunto, in contrapposizione rispetto alla narrazione mainstreaming, tutta male gaze oriented, della pandemia.

Fra i tanti virologi, politici e scienziati ascoltati durante quei mesi, infatti, pochi si sono preoccupati di ascoltare le donne, che spesso hanno pagato il prezzo più alto della pandemia, in termini economici, ma anche di abusi domestici.

Nel film si recuperano tutti i frammenti di questa realtà nuova a cui giocoforza ci siamo dovuti abituare, e si passa dall’impresa quotidiana della spesa alla donna che, nonostante la quarantena, è riuscita a scappare da un compagno violento.

Il film è stato prodotto dal collettivo Tutte a casa con un crowdfunding su Produzioni dal basso, durata 3 mesi e che ha superato l’obiettivo dei 15.000 euro. Realizzato anche grazie al sostegno di Consiglio Regionale della Puglia Teca del MediterraneoCoop. SocIl Nuovo Fantarca e Sofia Klein film, il docufilm è stato realizzato da Federica AlderighiNina BarattaGiovanna CanèMaria Raffaella De DonatoCristina D’EreditàFlavia De StrasserMaria Antonia FamaRosa FerroElisabetta GalganiElisa Flaminia InnoDésirée MarianiniEleonora MarinoBeatrice MianoViola PiccininniElettra PizziFrancesca Zanni.

Quando abbiamo lanciato la nostra call – hanno raccontato le 16 autrici di Tutte a casa – non ci saremmo mai aspettate una tale partecipazione, abbiamo riscontrato, da parte delle tante donne che hanno aderito al progetto, una gran voglia di raccontare, in maniera intima e non mediata, il loro punto di vista sulla pandemia, tra speranze in un cambiamento, difficoltà, incertezze, stravaganze. Anche per il nostro film siamo passate alla Fase 2 e, dopo aver raccolto tutto questo prezioso materiale, ci apprestiamo a tessere i fili di un racconto unico.

Chi sono esattamente le donne del film? Come detto, rappresentano molteplici esempi di femminilità.

La paziente malata di Covid – scrivono le donne del collettivo sul sito di Tutte a casa – la mamma in smart working e quella in cassa integrazione, il medico che ha curato il virus. La maestra impegnata nella didattica a distanza, la ballerina di pole dance, la donna che si ritrova a fare i conti con un corpo che non riesce più a comandare, le tassiste che attraversano città deserte, le ostetriche sempre al fianco delle donne. Per alcune, la quarantena è stata una rinascita, per altre una prigione, per altre ancora un motivo di riscoperta. Tutte loro, tra estro, creatività e sconforto, hanno saputo agire su se stesse, cercando soluzioni alla costrizione.

Sfogliamo insieme la gallery per vedere alcuni dei volti coinvolti nel documentario.

"Tutte a casa": il film che mostra come è stata la quarantena delle donne
Fonte: Tutte a casa
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