
Loredana Bertè, l'artista, la rockstar e il tormento per la morte di Mimì
Loredana Bertè, nonostante una carriera luminosa, porta con sé un peso sul cuore: quello per la morte della sorella Mimì, che le ha lasciato molti rimpianti e sensi di colpa.

Loredana Bertè, nonostante una carriera luminosa, porta con sé un peso sul cuore: quello per la morte della sorella Mimì, che le ha lasciato molti rimpianti e sensi di colpa.
“Provo una sofferenza continua e mi sento in colpa. Se le fossi stata più vicino magari le cose sarebbero potute andare diversamente. Non mi perdono di non aver usato il telefonino che lei mi aveva dato perché restassimo in contatto“.
Loredana Bertè non ha mai nascosto di convivere con un pesantissimo senso di colpa, quello legato alla morte della sorella Mia Martini, Mimì, scomparsa ormai da 25 anni.
Nonostante la carriera luminosissima di Loredana sia andata avanti e lei si sia saputa reinventare, rendendosi artefice di hit di successo come Cosa ti aspetti da me, canzone portata sul palco dell’Ariston dopo sei anni dall’ultima apparizione a Sanremo, o Tequila e San Miguel, prodotto da Takagi & Ketra e scritto da Calcutta e Tommaso Paradiso, non ha ovviamente mai smesso di pensare a Mimì, parlandone in varie occasioni televisive, come nel salotto di Verissimo, nel 2019.
La sogno che vuole una sigaretta – ha raccontato – Per questo ogni anno, per il suo compleanno, metto due sigarette davanti a una foto che ci ritrae insieme e le dico ‘questa è la tua sigaretta per quest’anno!’.
E poi ancora
Con Mimì è morta una parte di me. Quando sono sul palco la sento dentro e do tutto, anche se sono terrorizzata e ho gli attacchi di panico prima di uscire. Non respiro, ma penso a lei e poi esco. Dopo aver finito il concerto però, mi sento una persona migliore, sento di aver dato più di quello che potevo. Penso che Mimì oggi sarebbe orgogliosa di me.
È stata sempre Loredana a rivelarlo, ancora a Verissimo, raccontando un episodio accaduto durante la turbolenta adolescenza di Mimì.
Ho lasciato la scuola l’ultimo anno perché è successa una disgrazia: mia sorella Mimì è stata arrestata per uno spinello che gli avevano messo in tasca. Ha fatto due anni in carcere. Quando è stata liberata, prima del processo, l’abbiamo nascosta in una soffitta per un anno.
Loredana è comunque una donna, e un’artista, che dopo cinquant’anni di carriera il pubblico ama come il primo giorno, compreso quello più giovane, proprio per la sua grande capacità di reinvetarsi sempre. Vi raccontiamo più su di lei in gallery.
Articolo originale pubblicato il 9 Dicembre 2019
Nel corso di Verissimo Loredana si è commossa ricordando la sorella Mimì, ma anche ripercorso l’infanzia difficile trascorsa.
Nella nostra vita non abbiamo mai festeggiato il compleanno, le feste erano bandite, anche il Natale! Per sfuggire alle botte e alle litigate violentissime che c’erano in casa, andavamo al Luna Park: per noi era la cosa più sicura.
La storia di Loredana Bertè inizia il 20 settembre 1950 a Bagnara Calabra. La sua famiglia è composta da quattro sorelle, Leda, Olivia e Domenica, che tutti conosciamo con il nome di Mia Martini. I genitori sono due insegnanti particolarmente severi, tanto che da grande Loredana racconterà i problemi dell’infanzia in un memoriale pubblicato su un periodico. La svolta della sua vita avviene nel 1965, a seguito della separazione dei genitori: Loredana si trasferisce a Roma con la mamma e le sorelle.
È nella Capitale che Loredana si avvicina al mondo dello spettacolo, dapprima come ballerina, poi come corista (anche per il primo disco di sua sorella Mimì) e infine come soubrette. Ma dobbiamo attendere il 1974 per il suo esordio come protagonista della musica italiana. In quell’anno esce Streaking, un disco a forte contenuto sessuale, che viene censurato anche per via delle immagini contenute al suo interno: lì Loredana Bertè è completamente nuda, fotografata da Mauro Balletti che poco tempo prima l’aveva immortalata per Playboy. Il disco dovette essere ristampato con una copertina diversa.
Non fu solo quella la censura cui Loredana e la sua opera sono sottoposte. Anche la canzone che l’anno dopo la portò al successo, Sei bellissima, suscitò numerose critiche, tanto che ne esiste una versione senza il verso
a letto mi diceva sempre non vali che un po’ più di niente.
Nella foto, Loredana con Renato Zero negli anni ’70.
Nel 1976, dopo una relazione con il tennista Adriano Panatta e una simpatia con Red Canzian dei Pooh, Loredana inizia un sodalizio con Mario Lavezzi, sentimentale e musicale di lunga durata.
Nello scatto Lavezzi è a destra, accanto a Loredana. A sinistra c’è l’autore Vince Tempera.
Alla fine degli anni ’70 portò il reggae in Italia a seguito di un viaggio in Giamaica, in cui incontrò e studiò la musica di Bob Marley, ancora sconosciuta nel Belpaese. Fu in quel periodo che nacque E la luna bussò.
Tra i vari scandali che colpirono la sua carriera, costellata di successi, ci fu quello a Sanremo 1986. Loredana si esibì cantando Re, su una coreografia di Franco Miseria che prevedeva un costume col pancione. Dopo un quarto di secolo, Lady Gaga la citerà in una sua performance nel 2011, con lo stesso abito.
È stata sposata due volte, con Roberto Berger, figlio di un magnate, e con Bjorn Borg, tennista. La loro relazione fu oggetto di tantissime pagine di gossip, poiché osteggiata dalla famiglia di lui e complice la possessività dello sportivo che, stando alle dichiarazioni di Loredana, le avrebbe fatto annullare contratti miliardari.
Nel 1989 Borg tentò il suicidio e lei lo salvò: si sposarono poco più di sei mesi più tardi e lo furono dal 1989 al 1992. Nel periodo del suo matrimonio riuscì a riallacciare i rapporti interrotti con la sorella Mia Martini, a seguito di un ricovero per collasso: Mimì fu in Svezia per l’Eurovision, e di riflesso la stampa svedese si interessò moltissimo a quella che tutti vedevano come la cognata di Borg.
Durante la relazione con il tennista, Loredana tentò il suicidio nel 1991. Nel 2007 alcuni pensarono a un presunto secondo tentativo di suicidio che si rivelò un mega fraintendimento. La cantante era rimasta in albergo con una protezione dai rumori, ignara che avrebbe dovuto lasciare la stanza perché non le era stato comunicato. Così la porta venne sfondata e lei, che stava riposando, ovviamente non la prese bene. Naturalmente qualcuno ingigantì la cosa e Loredana divenne oggetto di fake news.
A oggi Loredana Bertè ha inciso 17 album in studio, compreso LiBertè. Oltre a cantare fa anche da coach o da opinionista in vari talent show tra cui Amici di Maria De Filippi. Ha all’attivo numerose iniziative benefiche – sempre a sfondo musicale – e si occupa anche di un progetto di sensibilizzazione contro le violenze di genere e il femminicidio, Amiche in Arena, in cui è affiancata da tantissime colleghe come Paola Turci, Gianna Nannini, Patty Pravo ed Emma Marrone.
Il Rock è uno stile di vita, non un modo di vestirsi.
È una delle sue dichiarazioni.
Loredana ha messo la sua voce graffiante su alcune delle hit degli ultimi anni, da Non ti dico no a Cosa ti aspetti da me.
La canzone giusta non basta a raggiungere 12 milioni di visualizzazioni e un disco di platino – ha però spiegato la cantante in un’intervista al Corriere della Sera nel 2018 – Bisogna agire su se stessi. Io ho perso 12 chili in due anni. A 67 anni ho ritrovato la mia autostima. Credo fermamente in me. Ho accantonato la mia maschera tragica. Prima mi guardavo allo specchio e mi facevo schifo. Adesso mi gridano ‘strafiga’ e io ne sono felice perché mi sento tale. Sono di nuovo una star che accende passioni e desideri. Se volessi potrei rimorchiare dopo ogni serata.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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