Un tempo si riteneva fosse scortese chiedere l’età di una signora; per fortuna ormai certi retaggi “cavallereschi” sono stati superati, anche perché in casi eccezionali come quello di Judi Dench appare lampante che quella anagrafica non sia che una mera questione di numeri.

Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico dal 5 giugno 1970 e Dama di Commenda dell’Ordine dell’Impero Britannico dal 31 dicembre 1987, l’attrice nata a York nel 1934 vanta, fra i vari record e riconoscimenti, anche quello di essere stata la star più anziana a finire in copertina: è accaduto con il numero di giugno 2020 della storica rivista Vogue, dove Judi ha fatto capire di essere tutt’altro che disposta alla pensione.

Capelli candidi, occhi blu e una vivace blusa a fiori, il look di Judi Dench spicca sulla cover di Vogue e fa capire quanto l’attrice inglese abbia ancora molto da dire – e da dare – al cinema internazionale. Tanto da risentirsi, uscendo per un attimo da quell’aura di grazia ed eleganza che la contraddistingue, quando il redattore del giornale, Giles Hatterseley, le parla di “retirement” (pensionamento).

No, no, no e ancora no, non usare quella parola Giles. Non in questa casa. Non qui. Sciacquati la bocca!

Ha tuonato la Dench, che vanta un curriculum di tutto rispetto, con una serie impressionante di pièce teatrali portate in scena, la maggior parte delle quali di William Shakespeare, e qualcosa come 55 film all’attivo. L’abbiamo vista conquistare un Oscar nei panni di una superba regina Elisabetta I in Shakespeare in Love – e non poteva che essere il film ispirato proprio alla sua più grande passione teatrale a darle il massimo riconoscimento ambito da un attore cinematografico – e poi “comandare” Pierce Brosnan prima, e Daniel Craig poi, come M, il capo dell’MI6, l’agenzia di servizi segreti per cui lavora la spia britannica James Bond.

Versatile, spiritosa, istrionica, Judi non si è tirata indietro neppure quando ha dovuto abbandonare l’ormai iconica capigliatura canuta per passare al viola e al verde nei panni del Capitan Tubero del film Artemis Fowl, andato in onda su Disney+ a giugno per la regia di un altro eccellente “shakespeariano”, Kenneth Branagh.

Rimpianti, nella vita di Judi Dench, non sembrano essercene; neppure quando, a causa di un infortunio, dovette rinunciare al ruolo di Grizabella in Cats, poi andato a Elaine Paige che interpreta al suo posto il brano Memory, diventato poi il suo cavallo di battaglia. Le celebrazioni, per Judi, sono state talmente tante che crediamo non abbia neppure il tempo per guardarsi indietro e dirsi “Questo lo rifarei”.

Invece, la Dama pare avere ancora molta voglia di guardare avanti; con due film usciti in questo difficile 2020 – oltre ad Artemis Fowl anche Sei minuti a mezzanotte, di Andy Goddard – una copertina guadagnata a 86 anni (in un’intervista fatta prima dello scoppio della pandemia), chissà a cos’altro ambirà Judi Dench per il 2021 e gli anni a venire; perché, come abbiamo capito, chi parla di pensione deve sciacquarsi la bocca.

Sfogliate la gallery per ripercorrere la carriera di Judi Dench.

"Sciacquati la bocca": Judi Dench, 86 anni di grazia e lo sguardo rivolto al futuro
Fonte: Vogue
Foto 1 di 8
Ingrandisci