La risposta del soldato a chi gli dice che ha perso la gamba per colpa dei musulmani

La risposta del soldato a chi gli dice che ha perso la gamba per colpa dei musulmani
Lewis Whyld/PA Images
Foto 1 di 11
Ingrandisci

L’11 settembre, le guerre in Afghanistan e in Iraq, e poi ancora gli attentati di Parigi, in Belgio, a Nizza e a Barcellona; il pericolo terrorismo ha ri-acuito, nelle persone, non solo quel sentimento identitario di appartenenza a un popolo, a una nazione, ma, purtroppo, anche quello di intolleranza e pregiudizio verso colui che è stato designato come il nemico su cui riversare odio e rabbia. In questo caso, il mondo musulmano, che per molti si è macchiato del sangue di vittime innocenti e merita condanna e vendetta nel suo complesso, in barba a chi saggiamente ripete che le generalizzazioni sono sempre sbagliate. Improvvisamente nel cuore di tantissime persone si è riaccesa quella fiamma di furia cieca che mira a colpire indistintamente un popolo intero, senza preoccuparsi di analizzare la situazione razionalmente e di accettare con la stessa intelligenza che, nel mondo islamico, in realtà non tutti sono kamikaze pronti “a farci saltare in aria”, non tutti sono fondamentalisti che mirano a “redimere gli infedeli con la conversione o la morte”. Almeno, non più di quanto gli italiani siano tutti mafiosi (noi che di stereotipi dovremmo saperne qualcosa) o i baschi tutti terroristi pronti a far scoppiare la guerra civile in Spagna.

In realtà, è come se il mondo – occidentale – avesse sempre avuto bisogno di un nemico a cui contrapporsi; durante gli anni della Guerra Fredda era l’Unione Sovietica, vero “pallino” per tutti gli action-movie usciti a cavallo degli anni ’80, adesso al centro del mirino c’è l’Islam.

Ma a cercare di far capire che fare di tutta l’erba un fascio è, a prescindere, sempre e comunque un errore è stato proprio un soldato inglese che, in uno di quegli scontri contro il nemico musulmano, è rimasto mutilato.

Chris Herbert, come racconta BoredPanda, che ha parlato della sua storia, ha infatti perso una gamba nel 2007, dopo che una bomba posizionata al bordo della strada è esplosa vicino al suo veicolo dell’esercito britannico a Bassora, in Iraq.
Non è tutto qui: all’età di appena 19 anni, ha anche dovuto affrontare la perdita del suo migliore amico, morto nell’attacco.

Un’esperienza così tragica e traumatica spezzerebbe molti uomini, lasciandoli amareggiati, distrutti e, soprattutto, pieni di odio. Non Chris, che non solo è riuscito a mantenere una visione positiva della vita, ma si è anche esposto verso chi continuava, sui social e nella vita, a ripetergli che fosse colpa dei musulmani se lui si era ritrovato senza una gamba.

Il ragazzo ha deciso di scrivere un post su Facebook per rispondere a chi aveva usato come pretesto quanto accadutogli durante la guerra irachena per fomentare ulteriormente l’odio anti-islamico; la sua straordinaria risposta è nella nostra gallery.