Chi sono i "guardiani della verità" scelti da Time come persone dell'anno

Chi sono i "guardiani della verità" scelti da Time come persone dell'anno
tim
Foto 1 di 5
Ingrandisci

C’è anche Jamal Khashoggi fra i giornalisti incoronati dal Time come “persone dell’anno”; il reporter saudita ucciso nel consolato di Instabul a ottobre è così la prima persona morta a finire sulla copertina della prestigiosa rivista, e il motivo è presto detto, come spiegato dallo stesso gruppo editoriale: “È anche la prima volta che l’influenza di una persona cresce in modo così considerevole dopo la sua morte”.

Il Time ha usato l’espressione “i Guardiani” per definire questi giornalisti e perché la scelta di considerarli “persone dell’anno”: sono tutti reporter che hanno messo a repentaglio le proprie vite per inseguire la verità, fino, come nel caso di Khashoggi, a perderla.

Studiando le scelte per il 2018 ci è apparso chiaramente che la manipolazione e l’abuso della verità sono stati il comune denominatore di tante delle più grandi storie dell’anno.

Ha spiegato il direttore della rivista, Edward Felsenthal.

I “Guardiani della verità” hanno così battuto Donald Trump, in gara per la seconda volta dopo il 2016, e il procuratore speciale Robert Mueller, arrivato terzo e pronosticato comunque come prossimo vincitore a giudizio di Felsenthal: “Quest’anno era troppo presto, ma per come stanno andando le cose potrebbe toccare a Mueller la copertina della Persona dell’Anno 2019”. Mueller, dopo essere stato a capo dell’FBI dal 2001 al 2013, sta attualmente indagando sul Russiagate, pubblicando il documento di imputazione contro 13 russi e tre organizzazioni che hanno avuto un ruolo nell’affare.

Vi raccontiamo chi sono le “persone dell’anno” secondo il Time in gallery.