La dj Ema Stokholma, speaker radiofonica di Radio 2, conduttrice e da poco anche scrittrice, ha denunciato un brutto episodio di molestie avvenuto proprio durante il sound check alla Mole di Torino, dove avrebbe dovuto suonare in occasione della festa di San Giovanni.

Ema ha riportato quanto le è accaduto in alcune stories pubblicate sul suo account Instagram; proprio mentre era impegnata nelle prove dello show, si è accorta che un telefonino, lasciato vicino alla cassa, era in modalità di registrazione. Dopo averlo preso, la dj si è resa conto che conteneva un filmato, lungo circa dieci minuti, che riprendeva le sue parti intime, filmate da sotto la gonna del vestito che indossava. Ma non solo: su quel telefono, ha raccontato Ema, erano presenti altri video molto simili, anche di una ragazza in jeans che stava salendo le scale della Mole.

Assieme al manager che la accompagnava, Stokholma si è messa a caccia del proprietario del telefonino, poi denunciato presso la polizia municipale. “Io ho provato a parlare con lui – ha spiegato nelle stories – gli ho detto ‘Vieni, andiamo dalle guardie insieme’, ci ho provato”.

Poi il messaggio più forte della dj:

Non dobbiamo esitare un secondo a denunciare questi eventi, ed è anche il motivo per cui ho scritto il mio libro. […] Noi dobbiamo denunciare, metterci la faccia, e voi che vedete queste situazioni dovete tutelare la vittima.

Ema Stokholma si è lamentata poi della scarsa comprensione ricevuta, soprattutto da parte degli uomini, fatta eccezione per il suo manager, che hanno minimizzato l’episodio; forse perché in molti non riescono proprio a liberarsi dell’idea che una donna dovrebbe sentirsi “gratificata” dal fatto di essere considerata attraente dagli uomini, e trovare quindi di buon gusto il fatto che uno sconosciuto ne riprenda le parti intime in maniera arbitraria. Il recente scontro tra lo psichiatra Raffaele Morelli e la scrittrice Michela Murgia sul tema delle donne che devono preoccuparsi se non suscitano il desiderio maschile ne è un esempio lampante.

catcalli

Ema ha fatto riferimento al suo libro, Per il mio bene, edito da HarperCollins il 12 febbraio del 2020, dove, tornando indietro di trent’anni e più, ha spalancato al pubblico del porte del suo passato doloroso, segnato dalle botte ricevute dalla madre.

A quattro anni mia madre mi diede un pugno – ha raccontato, ospite de L’Assedio di Daria Bignardi – Non era la prima volta che succedeva, ma era la prima volta che lo faceva in macchina. Ho capito che non sarei stata al sicuro in nessun posto.

Morwenn Moguerou, questo il vero nome della trentaseienne francese, non ha avuto paura di raccontare quell’infanzia vissuta con il fratello e la madre nel Sud della Francia, abbandonati dal padre italiano con cui quest’ultima aveva avuto una breve relazione, né i tanti episodi di violenza subiti proprio da chi avrebbe dovuto amarla e proteggerla di più.

È stato un fatto di cronaca, ha detto, a far nascere in lei il bisogno di condividere la sua dolorosa esperienza: un bambino massacrato, la sorellina sfigurata dai ripetuti maltrattamenti. La violenza domestica sui bambini, dice, è un fatto tutt’altro che raro, e parlarne è importante, non è qualcosa da nascondere.

La madre di Morwenn la accusava di masturbarsi, di essere una ninfomane, usando parole che la se stessa bambina neppure comprendeva, e faticava quindi a capire il perché di quegli attacchi. Dopo aver tentato la fuga ed essere stata riportata indietro, a 15 anni riesce ad allontanarsi finalmente dalla casa degli orrori, per raggiungere Roma e quel padre che non ha mai visto, con cui rimarrà per pochi giorni, prima di cercare la propria strada in maniera indipendente.

La troverà nel mondo della moda, iniziando a sfilare per maison prestigiose come Valentino, Fendi, Dolce & Gabbana. Il resto è storia recente. Oggi Ema Stokholma si è costruita una carriera, una vita, pur senza dimenticare le sofferenze passate; anzi, proprio da quelle ha tratto la forza per non restare in silenzio, mai, neppure quando gli altri intorno lo fanno.

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Le parole di Ema Stokholma dopo che un uomo l'ha filmata di nascosto sotto la gonna
Fonte: instagram @emastokholma
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