Carol Potter, così diversa dalla 'mamma di Beverly Hills' che portò in scena

Carol Potter, così diversa dalla 'mamma di Beverly Hills' che portò in scena
Instagram @carolpotter90210
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Le nuove generazioni non la riconosceranno, ma per i nati negli anni ’80 il volto di Carol Potter è associato a un nome e un cognome ben precisi: Cindy Walsh, la “perfect american mom” che dal 1990 al 1995 è arrivata dal 90210 di Beverly Hills in tutti i piccoli schermi del mondo. Ma cosa ha fatto in questi anni la mamma di Brendon e Brenda? E, soprattutto, l’attrice che le ha prestato il volto somiglia al modello borghese – e maschilista – che abbiamo imparato a conoscere nello show? Spoiler: no!

Carol Potter ha interpretato la madre-di-famiglia per eccellenza per cinque anni, – finché i produttori di “Beverly Hills, 90210” hanno eliminato il signore e la signora Walsh dal programma – per poi riapparire nella stagione 1998. La sua carriera, però, va ben oltre quel ruolo, come ricorda lei stessa sulla sua pagina Facebook:

Mi conosci soprattutto come Cindy Walsh in 90210, ma la mia carriera abbraccia 35 anni sul palcoscenico, in TV e al cinema, inclusi molti spot memorabili!

La sua storia, professionale e umana, è molto diversa da quella della mamma d’America che abbiamo imparato a conoscere stagione dopo stagione, modellata sullo stereotipo della stay-at-home-mom borghese totalmente dedita al marito e ai figli. Cosa pensi del personaggio a cui ha dato vita per anni lo ha rivelato più volte la stessa Carol, ad esempio in un’intervista a TDW del 2009:

TDW: Gli spettatori televisivi considerano da tempo Cindy e Jim (Walsh, interpretato da James Eckhouse) “genitori ideali”. Sei d’accordo con questa valutazione?
Potter: È facile essere l’ideale quando qualcuno sta scrivendo la sceneggiatura. […] Devo dire, però, che sono rimasta un po ‘sconvolta quando la settimana dopo che Brandon [Jason Priestley] ha schiantato la sua auto contro un albero quando non era sobrio [ndr. episodio 1.11, B.Y.O.B], è stato mostrato mentre guidava la mia macchina! Non sarebbe successo se avessi avuto qualcosa da dire al riguardo. Mi sarebbe piaciuto mostrare parte del conflitto che potrebbe accadere tra un adolescente e sua madre su una questione del genere.

Ma non è solo il rapporto con i figli ad allontanare Carol dal suo personaggio, ma la natura stessa di Cindy Walsh, che più volte è stata oggetto di scontro tra l’attrice e i produttori.

Ho notato che quando [i Walsh] tenevano discussioni familiari, non partecipavo molto, Jim sarebbe stato il portavoce della famiglia.

Ha detto in un’intervista a Romper, condivisa anche sulla sua pagina Facebook, ritornando su alcuni punti critici della sua partecipazione allo show già affrontati in un articolo sul New York Times del 2008:

Nella prima stagione, avevano tutto questo piano che Cindy avrebbe trovato un lavoro e forse Jim avrebbe perso il lavoro, quindi avevi tutta la tensione della donna capofamiglia e del ragazzo che non guadagnava soldi. E Fox se ne è uscito con: “Non può avere un lavoro. È la madre”. In che secolo stanno vivendo?

La frustrazione di Carol Potter non è ingiustificata: il suo personaggio è sempre confinato in un ruolo di supporto, mai in veste di protagonista. Mentre le vite dei giovani adolescenti corrono e la carriera del marito decolla, Cindy è a casa, in attesa che qualcuno abbia bisogno di lei, del suo ruolo materno che spesso si fa vicario anche nei confronti degli amici dei figli con genitori assenti o scomparsi.

Cindy è la classica casalinga che non ha un lavoro, né interesse a trovarlo, che non viene mai mostrata se non nell’ambito privato della casa, pronta a seguire il marito ovunque decida di spostarsi senza battere ciglio – dal Minnesota a Beverly Hills e ritorno, poi fino ad Hong Kong – senza che nessuno si chieda, nemmeno per un attimo, come affronta un cambiamento così drastico nella sua vita. Un aspetto, questo, che è passato inosservato per la maggior parte degli spettatori, nonostante la sua condizione fosse anche troppo chiara, lampante nelle parole che rivolge a Brenda in un rara conversazione in cui Cindy non mette il suo amorevole sapere materno al servizio di qualcuno, ma parla di sé:

Sai, è stata dura anche per me. Non ho i miei amici qui. Almeno Anna è qualcuno con cui posso parlare.

Chi è Anna? La governante della famiglia Walsh che, come si conviene alle governanti delle famiglie bianche, ricche e borghesi della tv, parla solo spagnolo.
L’insoddisfazione di Carol per il tipo di donna incarnata dal suo personaggio si è fatta sempre più forte, ha raccontato ancora al NYT, fino all’uscita del Walsh dalla serie:

Ad un certo punto, le cose sono andate piuttosto male per il mio personaggio. Non partecipavo nemmeno alle conversazioni su questioni familiari significative. E ho iniziato a lamentarmi con gli scrittori. Qualche tempo dopo, decisero che sarei tornata a scuola, per ottenere una laurea in consulenza. L’effetto è stato creare un altro luogo in cui incontrare i ragazzi. Ovviamente mi dava fastidio come attrice. Ma ancora di più, sentivo la responsabilità di avere così tanti bambini e madri che mi avevano scritto su che modello fossi, e pensavo, cosa diciamo delle famiglie quando la mamma tace? E non solo stiamo interpretando un modello scadente ma, pensavo anche, questo è l’unico posto in cui le donne hanno una voce, come mamme. Non ho rinnovato il mio contratto nella primavera del 1995.

Pochi mesi dopo, Carol Potter ha iniziato a recitare in Sunset Beach, una serie prodotta da Aaron Spelling e mai arrivata in Italia, iscrivendosi contemporaneamente all’Università. Già laureata ad Harvard del 1970 in studi sociali, nel 1997 si è specializzata in Terapia matrimoniale e familiare presso il Phillips Graduate Institute ed è ora un’affermata psicoterapeuta familiare. Proprio il ruolo in cui è tornata a Beverly Hills, in un cameo nel reebot della serie BH90210. Sposata con l’attore Jeffrey Josephson dal 1990, ha un figlio, Christopher, avuto dal primo marito pochi mesi prima della sua morte a causa di un cancro, nel 1988.