Calva per alopecia, le chiedono di togliersi la parrucca: le lacrime e la forza di Jeana

Calva per alopecia, le chiedono di togliersi la parrucca: le lacrime e la forza di Jeana
Fonte: American's Next Top Model
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L’alopecia è una malattia autoimmune che fa cadere i capelli a chi ne è colpito. Ne è affetta Jeana Turner, una concorrente di America’s Next Top Model, cui è stato chiesto di togliere la parrucca. È accaduto nel corso di una puntata del reality show statunitense dedicata al makeover – cioè al cambiamento di stile o di look – che solitamente si concretizza in qualche spuntatina ai capelli, un nuovo trucco, forse un nuovo set di abiti. Funziona così: gli autori chiedono, tu, modella, esegui. E di solito ci sono un sacco di lamentele, soprattutto per le spuntatine di un paio di centimetri. Ma stavolta è accaduto qualcosa di veramente nuovo, come riporta Cosmopolitan.

A Jeana è stata quindi tolta la parrucca, per le esigenze della puntata – la parrucca per lei rappresenta quasi la coperta azzurra di Linus – mentre la modella piangeva. Ma non pensiate sia qualcosa di cui la ragazza si sia pentita: è stato certamente un processo doloroso, come è sempre uscire dalla propria comfort zone. Tuttavia è accaduto anche qualcosa di diverso. È accaduto cioè che Jeane ha deciso di mostrarsi per com’è, con la sua calvizie provocata dall’alopecia quando aveva 10 anni.

You thought you knew me before. Watch me bare it all this Tuesday at 8/7c on @vh1. @antmvh1 #antm #TyOvers

Un post condiviso da J e a n a T u r n e r (@jeanaturner) in data:

Nel corso del programma Jeana avrebbe detto: “Doing this is really scary, but I want to show people that it’s okay to be bald and that bald is beautiful… Losing your hair is beautiful”.
Letteralmente:

Fare questo fa davvero paura – ha spiegato – ma voglio mostrare alla gente che va bene essere calva, calva è bello. Perdere i capelli è bello.

Un’affermazione che può risultare paradossale o provocatoria, ma che detta da una persona che quotidianamente sperimenta su di sé il dolore e le difficoltà di una malattia così palese assumono il significato di un forte messaggio di accettazione e di un concetto di bellezza che può esistere e risplendere, al di fuori dei soliti stereotipi, anche in una condizione di malattia.