Oltre a essere l’attrice che tutti noi abbiamo conosciuto soprattutto nel ruolo di Phoebe Halliwell in Streghe, Alyssa Milano è anche colei che ha ideato l’hashtag #MeToo dopo lo scoppio dello scandalo Weinstein (anche se il movimento, a onor del vero, risale a un decennio prima, fondato da Tarana Burke nel 2006 per aiutare tutte le donne – in particolare quelle di colore – a reagire alle violenze e agli stupri di cui, come lei, erano state vittime). Attivista da sempre impegnata contro la violenza di genere, Milano è stata a sua volta vittima di uno stupro in gioventù, mai denunciato, e non a caso, in seguito alla vicenda di Brett Kavanaugh e alla denuncia della psicologia Christine Blasey Ford, ha deciso di dichiarare apertamente il proprio appoggio alla donna, presenziando anche a una delle hearings in cui l’accusatrice del giudice repubblicano è stata ascoltata sui fatti che l’hanno coinvolta nel 1982.

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I am proud to support Dr. Christine Blasey Ford’s brave decision to tell her story. Those who speak painful truth must be supported in every way. #SupportChristineBlaseyFord by helping cover her mounting legal and security costs.

Un post condiviso da Alyssa Milano (@milano_alyssa) in data:

Oggi, a 365 giorni esatti (o quasi) dalla rivoluzione che ha sconvolto Hollywood dopo le dichiarazioni di Asia Argento, Alyssa ha scelto di condividere sul proprio profilo Twitter un video realizzato per la figlia Elizabella, di quattro anni; un messaggio che l’attrice ha registrato nel gennaio 2018, tre mesi dopo la nascita del movimento Me Too, ma che ha voluto rendere pubblico solo ora.

“Un anno fa ho registrato questo per mia figlia – ha scritto Milano – spiegando perché ho condiviso la mia storia di violenza sessuale. Non mi sarei mai aspettata di renderlo pubblico, ma ritengo sia troppo importante condividerlo“.

Nel video, Alyssa si rivolge direttamente ad Elizabella, e descrive i motivi per cui ha sentito fosse necessario richiamare l’attenzione sul problema delle violenze e delle molestie a sfondo sessuale, parlandone pubblicamente e avendo il coraggio di denunciare. Lei compresa.

Quando crescerai e guarderai questo video, voglio che tu sappia che una notte, mentre eravamo a letto, ho guardato il tuo bel viso. E mi sono spaventata. Mi sono spaventata per te. Ho condiviso un tweet chiedendo alle donne di essere solidali fra loro e in molte mi hanno risposto e condiviso. Volevo realizzare questo video per te perché in un certo senso tutto questo è merito tuo. Perché hai dato alla mamma la forza.

Alyssa, che oltre a Elizabella ha anche Milo Thomas, avuto dal marito David Bugliari, ha proseguito dicendo:

Voglio che tu sappia che anche io sto lavorando duramente, molte donne stanno lavorando molto duramente, per far sì che il silenzio non sia la norma per la tua generazione. La mia più grande speranza per te è che non dovrai mai dire ‘anche io’. Ma se lo fai, se tu dovessi mai dire ‘anche io’, voglio che tu sappia che sarai ascoltata“.

In gallery, abbiamo raccolto la storia di Alyssa e i motivi per cui non ha denunciato prima l’aggressione sessuale subita da adolescente.

Alyssa Milano per la figlia: "Per te voglio un mondo dove non dovrai dire 'Me Too'"
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