Aziende Offrono Giorni di Lutto per la Perdita di un Animale Domestico

Alcune aziende stanno iniziando a concedere giorni di ferie pagati in caso di morte del proprio animale domestico, una tendenza che ci auguriamo si diffonda presto in tutte le aziende del mondo.

Alla fine è successo. Fido ci ha lasciate e noi siamo devastate, continuiamo a piangere, a riguardare le fotografie, a scorrere i file di ricordi e non ce ne facciamo una ragione. Una sensazione che può capire solo chi abbia mai amato un cane o un gatto, ma completamente aliena a chi non abbia mai avuto un animale accanto a sé. E spesso sono proprio queste persone che tentano goffamente di consolarci, anche se in filigrana intravediamo il loro sorrisetto tra il compassionevole e il divertito. Oppure, nella peggiore delle ipotesi, sciorinano l’intera compilation di frasi da non dire mai e poi mai in questa situazione: “Ma dai, era solo un animale“, “Suvvia, prenditi un nuovo cucciolo e tra pochi giorni non ci penserai più” sino a “Ma sei sicura di essere normale? Perché la tua reazione non lo è affatto, forse dovresti farti aiutare”.

In realtà noi che abbiamo amato il nostro pelosetto alla follia sappiamo che un cane “non è solo un cane” così come un gatto “non è solo un gatto”: gli animali sanno darci tanto, tantissimo, e in un modo tutto loro riescono a instaurare profondi legami con noi. Per questo la loro perdita può risultare tanto distruttiva. Un elemento che sta entrando anche – finalmente – nella cultura di alcune aziende, perlopiù statunitensi, che stanno iniziando a considerare la morte di un animale domestico quasi alla stregua del lutto per una persona cara.

A riferire la notizia è CBS Miami che ha spiegato come alcune aziende concedano “giorni di lutto per perdita di animale” o, in altri casi, consentano al dipendente di prendersi alcuni giorni di ferie pagate utili a elaborare il lutto, riprendersi e tornare al lavoro in condizioni migliori.

Chief è stato il miglior cane del mondo – ha raccontato alla CBS Erica Lee che ha perso da poco un cucciolo – Era così dolce, amorevole. Avevo il cuore spezzato…

Fortunatamente, la società in cui Lee è dipendente le ha concesso un giorno di lutto pagato affinché la donna potesse rimanere a casa, soffrire, cercare di iniziare a guarire e spiegare la perdita a suo figlio.

Le aziende statunitensi che forniscono questo benefit sono, tra le altre, la Maxwell Health, la Trupanion e la VM Ware; quest’ultima non ha una politica di lutto formalizzata per la perdita degli animali domestici, ma concede senza problemi orari flessibili nel caso si presenti una circostanza di questo tipo.

Il sito fortune.com riporta inoltre che anche Kimpton, ristorante e hotel con sede a San Francisco, offra ai suoi dipendenti dei benefici legati al possesso di un pelosetto come per esempio l’assicurazione per l’animale domestico, giorni di lutto in caso di perdita e servizi aggiuntivi quali ciotole d’acqua, cucce e giocattoli.

Come abbiamo detto, siamo solo all’inizio e per una manciata di aziende che comprendono quanto possa essere devastante la perdita di un animale domestico, una marea di altre – diciamo pure la stragrande maggioranza – non prendono nemmeno in considerazione l’ipotesi. La Humane Society – la principale organizzazione statunitense attiva nella protezione degli animali – sta dando dal canto suo consigli utili su come affrontare l’eventuale morte del proprio animale domestico, da come allestire una sorta di funerale alla ricerca di gruppi di sostegno post-perdita.

Ci auguriamo che questi primi passi verso la comprensione dell’importanza degli animali domestici nelle nostre vite possa presto prendere piede in tutte le aziende del mondo.

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