Sappiamo bene come il cane sia stato sin dalla notte dei tempi un fedele compagno, amico e spesso anche servitore dell’uomo. Grazie alle sue caratteristiche fisiche e caratteriali è stato impiegato come pastore, per la difesa di cose e persone, per la caccia e molto altro ancora. Ma vi siete mai chieste come si siano evolute negli ultimi 100 anni alcune delle nostre razze preferite? Sempre più compagni di vita e amici fidati, i nostri quattrozampe sono stati selezionati negli allevamenti in base all’aspetto fisico e all’indole, piuttosto che a un compito specifico da compiere. Vediamo insieme alcuni di questi cambiamenti sui nostri amici pelosi.

1. Il Bull Terrier

Fonte: Dogbehaviorscience.wordpress.com
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La razza Bull terrier ha origine in Inghilterra, quando alla fine del XVIII secolo un allevatore scelse di creare un cane imbattibile durante i combattimenti contro altri animali, soprattutto cani, incrociando il bulldog con alcuni terrier. Lo standard del “Bull terrier” dell’epoca parlava di “testa ovale” che veduta di profilo doveva formare “un arco dall’occipite alla punta del naso, con assoluta assenza di salto fronte-nasale”, tuttavia, i campioni del tempo, avevano forme ben lontane da quelle a cui siamo abituati oggi. 100 anni fa questo cane appariva molto più slanciato e il muso più “normale” e “naturale”. Un grande lavoro di selezione (per dirla tutta, contro natura), infatti, ha creato le teste “a pallone da rugby” che vediamo oggi. Il Bull Terrier ora è anche più tozzo e la coda è dritta. Un’estrema tipicizzazione di una razza divenuta unica e inconfondibile ma che comporta diversi problemi di salute a questi animali. Nonostante sia nato come cane da combattimento, è un cane molto buono e mansueto e adatto ai bambini.

2. Il Carlino

Fonte: Dogbehaviorscience.wordpress.com
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L’origine del Carlino viene fatta risalire all’antica Cina. Originariamente questo cane presentava una statura più elevata, rimpicciolita nel tempo a seguito di accurate selezioni. Assomiglia al Bulldog, ma è decisamente  più piccolo e meno massiccio. Dall’aspetto solido e compatto, ben proporzionato e con una testa inconfondibile, piatta e piena di rughe. Grazie alla conformazione del muso risulta essere molto espressivo e simpatico. Calmo, sensibile, molto affettuoso, e anche molto pigro… questo simpatico cagnolino è particolarmente sensibile alle temperature elevate e agli sforzi fisici a causa della sua conformazione brachicefala.

3. Il Bulldog inglese

Fonte: Dogbehaviorscience.wordpress.com
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Il Bulldog inglese è un antico combattente di tori, coraggioso e audace. Un vero molosso dai tratti marcati e molto riconoscibili: zampe corte, possenti e muscolose. Fauci ampie e spaventose. Nel tempo però la sua indole pacifica ha avuto la meglio, diventando un vero tenerone che ama essere amato e coccolato. Un carattere molto paziente e tollerante lo rende adatto alla compagnia sia di bambini che di anziani. Difetti? Il Bulldog  soffre le temperature elevate e l’attività fisica intensa. Nel corso degli anni, dal punto di vista estetico, il Bulldog inglese è diventato più tozzo, le zampe si sono accorciate e il muso appare più schiacciato.

4. Il Boxer

Fonte: Dogbehaviorscience.wordpress.com
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Il Boxer deriva anticamente dai molossi, ma la sua nascita “ufficiale” risale  al 1870 quando un gruppo cinofilo di Monaco di Baviera decise di incrociare il Bullenbeisser con dei Bulldog inglesi. Il frutto di questi incroci venne chiamato Boxer, ovvero pugilatore, per mettere in evidenza la sua indole battagliera.  Sereno e tranquillo nel gioco, ma terribile in caso di emergenza, è stato spesso utilizzato come cane da guardia ma è anche diventato nel tempo uno dei preferiti in presenza di bambini. Questo molosso, infatti, ha un cuore d’oro e in questo organo trova anche il suo punto debole: le cardiopatie sono la patologia più frequente per questa razza. Rispetto al passato, esteticamente, il muso si è notevolmente accorciato.

5. Il Bassotto

Fonte: Dogbehaviorscience.wordpress.com
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Il bassotto è un cacciatore, utilizzato da sempre per seguire gli animali selvatici nel sottobosco intricato, e affrontarli anche nelle tane sotterranee. Ha origine tedesca e una forma buffa che lo ha sempre reso molto gradito agli umani: altezza proporzionalmente inferiore alla lunghezza. La sua conformazione allungata, tuttavia, ha reso il Bassotto molto soggetto a problemi ortopedici, per questo motivo il suo peso deve sempre essere tenuto sotto controllo. Sono molto allegri, vivaci, giocherelloni, intelligentissimi e testardi. Questi piccoletti non si spaventano davanti a niente e nessuno e con persone troppo permissive rischiano di diventare dei veri despoti. Spesso sono anche alquanto rissosi con altri cani, e non sono molto adatti ai bambini in genere. Rispetto agli inizi del ‘900 la morfologia del bassotto appare più allungata e le zampe si sono decisamente accorciate.

6. Il Pastore tedesco

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Fonte: Dogbehaviorscience.wordpress.com

Il primo standard della razza del Pastore tedesco è stato pubblicato nel 1899 anche se le origini di questo cane sono antiche e molte leggende lo fanno risalire alla stirpe del lupo. Il suo grande successo deriva dalla sua attitudine all’addestramento. Equilibrato, disinvolto e intelligente, pur essendo un cane da pastore, per definizione, lo si riesce a trasformare in cane da guardia e anche da difesa. Negli anni la sua conformazione fisica è cambiata, in particolare, la parte posteriore è diventata più bassa, portandolo a soffrire sempre più spesso di displasia dell’anca, uno sviluppo anomalo delle articolazioni che causa dolore e difficoltà motorie.

7. Il San Bernardo

Fonte: Dogbehaviorscience.wordpress.com
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Pare che il San Bernardo sia un lontano discendente dei grossi mastini che le legioni romane lasciavano con le truppe destinate a presidiare i punti strategici sulle grandi vie di comunicazione. La razza che conosciamo oggi risale al dopoguerra, quando il grande cinologo italiano Antonio Morsiani, con il suo Allevamento del Soccorso contribuì in modo determinante alla salvezza ed alla rinascita morfologica e funzionale del San Bernardo in Italia ed in Europa. Differenze rispetto al passato? Il San Bernardo oggi è molto più grande, mentre il suo muso è più corto. Come tutti i molossoidi rimane tutta la vita un cucciolone per il suo padrone, con il quale sviluppa un fortissimo legame. Molto socievole ed equilibrato, presenta comunque una forte personalità. È molto valido anche come cane da guardia. Nonostante l’aspetto “sonnacchioso”, infatti, è un abile avvisatore con fulminea percezione del pericolo e ottima reattività nervosa.

8. Il Basset Hound

Fonte: Dogbehaviorscience.wordpress.com
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Il nome Basset Hound deriva dal francese “Bas” (bassetto), e dall’inglese  “Hound” (segugio). Storicamente questo cane veniva utilizzato per il fiuto eccellente e la bassa statura nella caccia agli animali da tana (volpe, lepre, fagiano). Oggi viene considerato soprattutto un cane da compagnia, data la natura tranquilla, paziente, affettuosa e gioiosa che dimostra con le persone e con i bambini. Non solo, la sua espressione triste lo rende molto abile nell’ottenere sempre ciò che vuole dai suoi umani. Rispetto a 100 anni fa il Basset Hound è decisamente più basso ma, soprattutto, le orecchie sono diventate molto più grandi.

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