18 Lezioni di Vita che la Disney ci ha Insegnato Quando Eravamo Bambine

Quante volte nella nostra vita, dall'infanzia in poi, abbiamo guardato e riguardato i più bei classici Disney? Sono film intramontabili che hanno accompagnato la nostra crescita e che val sempre la pena vedere... ma vi siete mai rese conto di come questi film, più o meno consapevolmente, abbiano influenzato la nostra vita, lasciandoci morali ed insegnamenti? Ecco qui 18 lezioni di vita che i classici Disney ci hanno dato.

Chi di noi non è cresciuta guardando i classici Disney? Lungometraggi animati come Biancaneve, Cenerentola, fino ai più recenti La Bella e la Bestia o Aladdin, hanno accompagnato l’infanzia di ognuna di noi e, spesso, anche quella dei nostri figli, perché, più passa il tempo, più questi film diventano bellissimi da guardare e riguardare. Veri e propri tesori senza età, insomma.

Ma, anche se da bambine probabilmente non eravamo in grado di comprendere i sottili messaggi e le morali “nascoste” dentro a questi film, guardandoli con una leggera dose di maturità in più sulle spalle e con occhio diverso adesso possiamo imparare a riconoscerli; perché in fondo, a pensarci bene ognuna di queste storie ci ha dato vere e proprie lezioni di vita, lasciandoci fondamentali insegnamenti e talvolta in un certo senso “preparandoci” ad affrontare realtà più o meno positive della vita.

Volete scoprire se siete d’accordo con noi? Ecco alcune delle cose che abbiamo imparato dai film Disney, suggerite anche da un pezzo pubblicato su Bustle:

1. Tutti muoiono, anche i genitori

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Sì, effettivamente molto triste, ma innegabile: purtroppo nessuno di noi è eterno, la morte è parte integrante della vita stessa, e i genitori, seguendo il corso naturale delle cose, se ne andranno prima di noi, e spesso senza preavviso. Mufasa, la madre di Bambi, i genitori di Tarzan, tutti loro ci hanno insegnato che la mortalità è caratteristica intrinseca dell’essere umano. Magari da bambine non afferravamo perfettamente il concetto, ma alzi la mano chi non è rimasta traumatizzata vedendo il film sull’innocente cerbiatto dalla coda bianca!

2. La crudeltà sugli animali è ovunque

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Rimanendo in tema di traumi infantili, come poter dimenticare il piccolo Dumbo strappato dalla proboscide affettuosa di mamma elefante e deriso dagli altri elefanti del circo? Oltre al tema dell’abbandono parentale, della non accettazione della diversità ed un’altra miriade di questioni su cui si potrebbe discutere all’infinito, la Disney mostra in questo film, come in altri, i modi crudeli con cui sono trattati gli animali: in Dumbo, ad esempio, viene ritratta la vita nel circo dal loro punto di vista, costretti a viaggiare continuamente in spazi strettissimi, incatenati e separati dalla propria famiglia. La Carica dei 101 evidenzia la spregiudicatezza di certe persone pronte a tutto pur di avere una pelliccia (come la Crudelia DeMon che rapisce i cuccioli per avere una pelliccia di dalmata), lo stesso Bambi è un appello deciso contro la caccia. Insomma, se non siete diventate animaliste guardando i film Disney non lo diventerete mai più!

3. I soldi non sono tutto, ma averli è meglio

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Guardate Aladdin ad esempio, passato dal vivere di espedienti per strada e al dover arrangiarsi anche con mezzi non proprio “leciti” per andare avanti, allo sposare la figlia del sultano e andare ad abitare con lei nello stratosferico palazzo reale. Una bella differenza, non c’è che dire, tanto che è Aladdin stesso a raccontarci lo stile di vita di un povero, costretto a rubare il pane per mangiare, nella canzone “La mia vera storia”.

Comunque anche Cenerentola è un bell’esempio di come “irretire” un principe sia un’ottima soluzione per smettere di fare la serva a matrigna e sorelle perfide… insomma, i soldi non fanno la felicità, ma servono a comprare il pane!

4. Le donne devono sgobbare più degli uomini per essere apprezzate

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Ahimè, altra triste verità: le donne devono senz’altro sgomitare molto più rispetto ai colleghi maschi per essere prese sul serio al lavoro. E, se questo poteva essere considerato “normale” all’epoca di Mulan, soprattutto considerando che desiderava fare un lavoro prettamente maschile, fa un po’ più pensa notare che, anche ai nostri giorni, le cose non siano cambiate poi tanto. Il punto è che non tutte possiamo travestirci da uomo per essere apprezzate nella nostra professione!

5. Le bugie hanno le gambe corte

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… e il naso lungo! Già perché, se le nostre nonne ci hanno insegnato a dire la verità con questo detto popolare, Pinocchio ci ha convinte ancor più che essere sincere fosse indubbiamente la scelta migliore; il suo proverbiale naso capace di allungarsi in caso di bugia è diventato un vero e proprio monito per i bambini di tutto il mondo. Chi di voi da piccola non si è tastata il naso quando nascondeva qualcosa alla mamma? Molto meglio dire sempre il vero… vi immaginate andare in giro con le gambe corte e il naso chilometrico?

6. Prima o poi bisogna crescere

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Tutte abbiamo sognato almeno una volta che arrivasse l’aitante Peter Pan a rapirci per condurci con sé sull’Isola che non c’è, dove saremo rimaste bambine per sempre. Ma le cose, sfortunatamente, sono un pochino diverse: non esiste un luogo, né un modo, per fermare il tempo e, di conseguenza, l’età che avanza. E in fondo non è neanche giusto, come dimostra Wendy che, alla fine, decide di tornare a casa, accettando l’idea di crescere ma perlomeno con a fianco i propri genitori, che altrimenti non avrebbe visto invecchiare; questo è lo spirito, ragazze! Accettate serenamente di passare da bambine ad adolescenti e poi da adolescenti a donne, godendovi ogni attimo della vostra vita e amando le persone che vi stanno vicine… perché, se passate il tempo ad aspettare un ragazzino in calzamaglia verde, rischiate di ritrovarvi da quindicenni a quarantenni senza aver mai vissuto!

7. Non vi fidate degli sconosciuti

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Altra lezione di vita fondamentale che genitori, nonni, zii, fratelli, si sono sempre prodigati a farci entrare in testa: non accettate le caramelle dagli sconosciuti… e nemmeno le mele, aggiungerebbe Biancaneve! La questione parrebbe elementare, ma è una grande verità: le persone non sono tutte buone, non pensano, agiscono e si comportano come faremmo noi… meglio diffidare, quindi, per non correre pericoli. Questo non significa infilarsi sotto una campana di vetro e non mettersi mai in gioco per paura, ma semplicemente fare estrema attenzione a chi ci circonda, senza concedere troppo di noi stesse fin da subito e fidandoci ciecamente solo di pochi eletti. Nel mondo reale bisogna prestare molta più attenzione, perché non tutti i “cattivi” hanno le sembianze di una strega!

8. La bellezza non è tutto

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Può sembrare un’ovvietà, eppure è una cosa assolutamente vera: siamo tutte d’accordo che l’impatto fisico sia il primo che si ha nei confronti di una persona e la sua importanza non si può negare, ma, se dietro un bel viso o a muscoli d’acciaio si nasconde una persona vuota, sciocca e incapace di formulare un discorso sensato la bellezza non può nulla! Ce lo ha insegnato Belle, che ha rifiutato la proposta di matrimonio del bel (e altrettanto stupido) Gaston per poi innamorarsi… della Bestia. Che, sotto sotto, poi tanto bestia non era.

9. Non ci si può fossilizzare sul passato

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Uno dei più grandi insegnamenti che il babbuino Rafiki da a Simba, e a tutti noi: “il passato può fare male… ma a mio modo di vedere dal passato puoi scappare… oppure imparare qualcosa”. Come a dire, è totalmente inutile piangere sul latte versato, quello che è fatto ormai non si può più cambiare, ma ogni occasione è buona per trarre un insegnamento e cercare di non ripetere più gli stessi sbagli nel futuro. Nessun rimpianto, insomma, quello che conta è il domani!

10. Bisogna imparare ad accettare le diversità

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Mai tema fu più azzeccato rispetto alla situazione attuale di questo; in un momento in cui si parla di differenze di genere, razzismo e discriminazione “Il Gobbo di Notre Dame” ci insegna che diverso non significa necessariamente cattivo o brutto. E forse, questa è una lezione più utile agli adulti che ai piccoli, perché molto più spesso dei grandi i bambini non trovano nulla di sbagliato o di contorto in qualcosa che è differente rispetto a loro, semplicemente lo accettano. Proprio come fa Esmeralda, gitana perciò ben consapevole di cosa sia la discriminazione, con il povero e buon Quasimodo, condannato da un aspetto non proprio prestante a vivere nell’ombra del campanile di Notre Dame. Un ottimo insegnamento sempre valido.

11. C’è sempre qualcosa da imparare, da chiunque

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Chi ha detto che una elegante canina di casa, cresciuta fra coccole e vizi al limite del normale, non possa imparare qualcosa di utile da un randagio che si ingegna come meglio può per sopravvivere? Ad esempio, lui può insegnarle come rimediare un piatto di spaghetti alle polpette quando lei si perde e non trova più la strada di casa… ah, cara Lilly, se non ci fosse stato Biagio chissà a quest’ora dove saresti! Questa è la lezione: non disdegnate mai quello che le altre persone hanno da insegnarvi, perché, anche quando vi sembra di avere e di sapere proprio tutto, ci sarà sempre qualcosa di sconosciuto a cui sarete impreparate!

12. Spesso le grandi conquiste sono state compiute a scapito di altri

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Molte volte dimentichiamo che alcune delle più importanti conquiste della storia dell’umanità sono state fatte sulla pelle di altri popoli, spesso concludendosi con il loro sterminio definitivo; è il caso di Pocahontas che, pur innamorandosi del biondo John Smith, vede completamente distrutto il territorio tanto amato e la propria gente. L’espansione ha un prezzo, pensiamo agli indiani d’America confinati a poco a poco in riserve sempre più ridotte, e l’imperialismo non è stato tutto rose e fiori come hanno spesso voluto farci credere; almeno, non per tutti.

13. Gli addii fanno sempre male

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Anche se tentiamo di rimandarlo il più possibile, prima o poi arriva il momento in cui si devono salutare amici, posti, situazioni… gli addii, lo sappiamo tutte, non sono per niente facili da mandar giù, eppure alcuni sono praticamente inevitabili, come nel caso di Andy, che deve salutare Buzz e Woody, sapendo che il tempo dei giochi è terminato. Quello che possiamo fare è solo conservare un piacevole ricordo di quei tempi a cui abbiamo, per una ragione o per l’altra, detto addio.

14. Impara ad apprezzare le piccole cose

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Spesso quando si ha tanto, addirittura anche troppo rispetto a quello di cui veramente necessiteremmo, perdiamo il senso della misura, e ci sembra che la vita non possa offrirci niente di meno di quello a cui siamo abituati; ma, così facendo, rischiamo solo di perderci nei nostri vizi e non essere perciò in grado di cavarcela se un giorno, malauguratamente, le cose non dovessero andare proprio per il verso giusto. Ne sa qualcosa Duchessa che, abituata al lusso e ai capricci, quando viene abbandonata dal perfido maggiordomo Edgar assieme ai suoi tre cuccioli non riuscirebbe a procurarsi un po’ di latte per sé e per loro se non fosse per Romeo, il gatto di strada. In sua compagnia, invece, tutti e quattro comprenderanno come sia bello vivere all’aria aperta, scroccare un passaggio al furgoncino del lattaio, o suonare il jazz in una catapecchia abbandonata; c’è del bello in tutto, non solo negli agi e nelle ricchezze.

15. L’amicizia può evolvere in mille modi diversi

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Altro discorso “crudo” ma estremamente veritiero: l’amicizia può durare tutta la vita, ma anche prendere direzioni opposte, e a nessuno è dato sapere cosa accadrà e perché; tutto quello che possiamo fare è cercare di coltivarla il più accuratamente possibile, eppure, purtroppo, anche così non avremo mai la certezza che essa possa durare per sempre. Perché le persone possono prendere strade diverse, scelte diverse, e magari perdersi di vista. L’amicizia, se finisce, non deve per forza evolvere in odio come quella di Red e Toby, divisi anche da una natura beffarda che li ha voluti preda e predatore, ma semplicemente esaurirsi, come nel caso di Mowgli e Baloo, una volta che il ragazzo raggiunge il villaggio degli uomini.

16. Cerca di migliorarti, ma non fare patti con il diavolo per cambiarti!

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Cercare di perfezionare ciò che non ci piace di noi stesse, sia caratterialmente che nell’aspetto fisico, può essere sintomo di grande intelligenza, perché una sana autocritica non può che farci mantenere la giusta dose di umiltà e permetterci di lavorare continuamente su di noi. Ma, se estremizzata, può condurre a risultati davvero pessimi; perché se è vero, come si dice, che “ognuno è il peggior giudice di se stesso”, dobbiamo stare attente a non esagerare, e porci un limite; altrimenti, rischiamo di affidarci a chiunque pur di ottenere il risultato che vogliamo, anche ad un prezzo troppo elevato. Ariel, ad esempio, ha rinunciato alla sua bellissima voce e messo a repentaglio la sua stessa vita pur di avere le gambe! Dobbiamo sempre ricordarci che, in fondo, la natura è natura, e se siamo state fatte in un certo modo vuol dire che possiamo andare benissimo così!

17. La curiosità è una cattiva consigliera

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La curiosità è femmina, dicono alcuni; beh, noi non sappiamo esattamente quale sia il suo sesso, ma sappiamo perfettamente che un eccesso di indiscrezione può causare guai! Perché, anche se forse non rischieremmo di scivolare nella tana del Bianconiglio verso un mondo sconosciuto e assurdo, ficcare il naso più in là del consentito non ci farà certo fare una bella figura. E anche se, ironicamente, spesso diciamo che “le donne non spettegolano, ma si scambiano informazioni”, dosare la curiosità non può farci che bene!

18. L’amore tra fratelli (o sorelle) è eterno… gli altri boh!

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Anna crede di essere amata da un principe a cui, in realtà, non importa un fico secco di lei, tanto che si rifiuta persino di salvarla nel momento in cui è in pericolo di vita! Elsa, invece, creduta perfida e gelosa, è la prova vivente di due cose: che il legame instaurato tra due fratelli (o sorelle) è eterno e, nonostante le divergenze caratteriali e i bisticci anche più gravi, quello di tuo fratello o di tua sorella sarà uno dei pochi aiuti su cui potrai senza dubbio alcuno fare affidamento in caso di necessità… e, in secondo luogo, che chi ha detto che la felicità di una donna dipende per forza da un uomo non ha capito proprio un bel niente!

Che dite, vi ritrovate nei nostri 18 punti? Sono tutte cose che anche voi avete imparato, come noi, guardando i classici Disney? Che sia così o no, di una cosa siamo certe: non smetteremo mai comunque di guardarli e riguardarli!

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