Non è cosa nuova sostenere che il nostro pianeta, piano piano, viene progressivamente distrutto. Ogni giorno si sente parlare di gas, effetto serra, inquinamento, disboscamenti selvaggi: a tal proposito, sono emblematiche le immagini diffuse in tutto il mondo della sistematica sparizione di numerosi ettari al giorno della foresta amazzonica, per far spazio a strade, coltivazioni (legali o meno), civiltà. Ma l’Amazzonia è troppo distante. Quello che abbiamo sotto agli occhi ogni giorno e non vediamo è il rischio che sta correndo una foresta europea, analogamente alla cugina oltreoceano, che si trova precisamente in Romania. Si tratta delle foreste primarie dei Carpazi.

Queste foreste sono rimaste finora intatte a causa della loro inaccessibilità e del basso valore economico del legno proveniente da alberi più antichi. Oggi, però, la situazione economica del Paese le rende più vulnerabili, mentre la crescente domanda di legname e la meccanizzazione le rendono sempre più appetibili. Sussiste per questo un disboscamento selvaggio ad opera di privati, i quali a causa della crisi economica, trovano sostentamento nella foresta e dal suo prezioso legno.

La distruzione delle foreste in Romania è particolarmente preoccupante per la protezione dell’ambiente nell’Unione europea in quanto essa possiede ampie distese di foreste in cui vivono specie che richiedono una protezione rigorosa, quali gli orsi. Le associazioni internazionali come il WWF, sono intervenute rapidamente: è stata lanciata una campagna dal che si prefigge  l’obiettivo di proteggere 250.000 ettari di foreste vergini in Romania: subito dopo il Ministro dell’Ambiente e delle Foreste Laszlo Borbely ha accettato una visita sul campo per verificare il taglio illegale, e ha dichiarato: “Contiamo di finalizzare la legge che assicurerà la protezione di tutte le nostre foreste primarie. Le foreste vergini sono un vero tesoro”. Il ministro ha poi precisato che la Romania otterrà circa 100 milioni di euro dai fondi comunitari per compensare i proprietari di foreste private. La Romania possiede circa l’65% delle foreste vergini presenti in Europa, ed è importante tutelare questo prezioso patrimonio. Ma basterà questo a proteggerle dai soliti “sciacalli”? O ce ne renderemo conto quando sarà troppo tardi?

Non credo si farà mai abbastanza per tutelare l’ambiente, purtroppo ancora vittima di persone troppo ignoranti per capire che la natura sta alla base della nostra sopravvivenza.

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