A Pele da Flor: un Tatuaggio Gratis per Cancellare i Segni della Violenza

Flavia Carvalho è una tatuatrice brasiliana che ha creato il progetto A Pele da Flor. Grazie ai suoi servizi gratuiti, le donne vittime di violenza o che hanno subito mastectomia possono coprire le proprie cicatrici con splendidi tatuaggi.

Le cicatrici non possono mai scomparire. Possono attutirsi, diventare meno evidenti nel tempo, ma non saranno mai invisibili completamente. E ci sono dei segni che possono essere particolarmente dolorosi da guardare: marchi indelebili di malattie passate, violenze subite, sfregi dell’anima quasi più che del corpo.

Conscia di tutto questo, la tatuatrice brasiliana Flavia Carvalho ha creato un progetto chiamato A Pele da Flor per trasformare le cicatrici sul corpo delle donne vittime di violenza, mastectomia o reduci da gravi malattie in splendidi tatuaggi. Intervistata dal Huffington Post, la donna ha spiegato che il disegno è la sua passione da sempre, sebbene in passato abbia studiato anche Scienze Biologiche presso l’Università Federale del Paraná (UFPR):

Inizialmente mi occupavo di illustrazioni scientifiche. I miei colleghi mi hanno spinta a provare a realizzare anche dei tatuaggi. La cosa mi è piaciuta molto, ma ho dovuto fare molta esperienza prima di poter aprire un laboratorio in proprio. Inoltre, è molto raro che una donna possa intraprendere questa professione: basti pensare che alla convention di Curitiba su oltre 150 tatuatori, noi donne eravamo solo 6.

Fonte: Flavia Carvalho

E proprio da questa passione per i tattoo è nata l’idea del progetto A Pele da Flor, un servizio gratuito per le donne che la tatuatrice svolge come volontaria. Chi decide di far coprire la propria cicatrice deve scegliere l’immagine che preferisce, la professionista brasiliana poi pensa a tutto il resto.

Ma com’è nato tutto questo? Un paio di anni fa, una cliente si era rivolta a Flavia sperando di riuscire a coprire una grande e profonda cicatrice sull’addome. Mentre stava lavorando in un nightclub, infatti, la giovane era stata pugnalata da un uomo con un coltello a serramanico e il vistoso segno sulla pancia era il ricordo quotidiano della violenza subita. Racconta Flavia:

Quando la donna ha visto il tatuaggio finito si è commossa. Tutto questo mi ha colpita profondamente: da quel giorno ho deciso di creare A Pele da Flor, offrendo tatuaggi gratuiti a chi ha subito esperienze così toccanti. Un disegno, a volte, può ridare l’autostima, il sorriso, migliorare la vita.

Fonte: Flavia Carvalho

Il progetto ha riscosso un incredibile successo sul web, attirando l’attenzione dei media, degli internauti e anche di alcune associazioni politiche (e non). Il nome del progetto richiama l’espressione portoghese “A flor da pele” (ovvero: “più profonda della pelle”), che indica l’incredibile forza che una persona riesce a dimostrare davanti ad una situazione particolarmente impegnativa. Ma non è tutto, scegliendo proprio questo nome Flavia ha vuoluto associare le donne ai fiori: come loro meritano di essere protette, curate e abbellite.

Fonte Flavia Carvalho
Fonte: Flavia Carvalho

In questi anni, molte donne hanno raggiunto la tatuatrice da tutto il Brasile, volendo condividere con lei le proprie storie, ma anche il proprio dolore e le proprie cicatrici. Ma man mano che il tatuaggio prendeva forma, il pianto tuttavia lascia spazio alla commozione e alla gioia. Racconta, infatti, Flavia:

È meraviglioso vedere come il rapporto che queste donne hanno con il proprio corpo muti grazie al tattoo. Il dolore si tramuta in gioia, tanto che che dopo aver coperto le loro cicatrici spesso molte di loro amano condividere le foto sui social network, usando parole di gioia assoluta.

Fonte: Flavia Carvalho

In rete non sono mancate anche le critiche rivolte alla tatuatrice, ma la donna le ha minimizzate definendole “un granellino di sabbia insignificante”. E lasciandosi i giudizi negativi alle spalle ha deciso di guardare al futuro piena di entusiasmo:

Vorrei poter collaborare attivamente con i distretti di polizia per poter offrire i miei servizi alle donne che si recano a denunciare le violenze subite. Ma vorrei anche partecipare alla Giornata Nazionale della Donna nel mese di novembre e a molti altri eventi che si terranno in Brasile durante tutto il periodo autunnale.

Tutto questo ha colpito molto noi della redazione. È incredibile, vero, quello che Flavia è riuscita a realizzare in modo del tutto gratuito, solo con la volontà di poter ridare gioia e fiducia a donne vittime di violenza o reduci da malattie gravi. Siete d’accordo con noi, amiche?

Fonte: Flavia Carvalho
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