Saranno contenti tutti gli amanti della “bionda”; no, non stiamo parlando di Scarlett Johannson o Charlize Theron, ma di un’altra sfumatura di biondo davvero gradita a molte persone: la birra.

Se siete vissuti per anni pensando di potervi concedere il godimento di questa dissetante bevanda ghiacciata solo  centellinandolo, non soltanto a causa dell’alcool (il che è sempre una buona ragione per scegliere la moderazione) ma anche per non incorrere in un eccesso di calorie, sappiate che è crollato un falso mito: la birra non fa ingrassare.

A dirlo non sono gli amanti incalliti della cerveza, ma un vero e proprio studio,  commissionato da AssoBirra, l’associazione di produttori industriali della birra. Ma quanto sarà attendibile, arrivando la ricerca proprio dalle multinazionali dell’amata bevanda?

Parliamoci chiaro: la birra non fa dimagrire, questo è bene precisarlo sin da subito, quindi non aspettatevi di poterla usare come rimedio dell’ultim’ora farvi trovare pronti alla prova costume. Però non è nemmeno quel concentrato di calorie che si presumeva fosse, insomma è ipocalorica, anche se, come vale per tutti i drink alcolici, le calorie aumentano in maniera direttamente proporzionale al tasso alcolico.

Dato che la birra ha un tasso alcolico mediamente basso, quindi, va da sé che le calorie contenute in un boccale siano inferiori rispetto ad altri drink e cocktail.

Sempre secondo la ricerca, un bicchiere normale di birra chiara da 250 cc contiene meno di 85 kcal, e la “cattiva reputazione” che si è costruita negli anni dipende solo dal fatto che, soprattutto nei paesi del Nord Europa, il suo consumo sia unito a quello di cibi eccessivamente grassi o ipercalorici. Da qui la supposizione che, associata a un regime equilibrato come la dieta mediterranea, non porti invece alcuno scompenso in termini di calorie.

Se sorprende poco che AssoBirra tenti di “tirare acqua al suo mulino”, sicuramente lascia più da pensare la percezione che i consumatori hanno sulla birra: sempre secono la ricerca, riportata da Repubblica, infatti, più del 40% degli intervistati pensa che la birra non sia per nulla in contrasto con “un’alimentazione sana”, il 52% è assolutamente convinto che sia una bevanda facilmente digeribile. Quasi il 40% degli intervistati, poi, le attribuisce una funzione antiossidante.

In effetti, essendo venuti a conoscenza di discipline come il BeerYoga, non è difficile pensare perché le persone abbiano una simile opinione della birra.

La birra, nell’immaginario collettivo, viene sempre più spesso associata a una bevanda naturale, in grado di apportare anche delle fibre (contiene minerali come il magnesio e il potassio, microelementi come il selenio e lo zinco e anche vitamine idrosolubili come la vitamina B2, B3 e i folati), con solo un piccolo apporto alcolico, che non ne lede le proprietà positive.

Tanto che sono in aumento anche le donne bevitrici (lo sostiene ancora lo studio): anzi, secondo un’ulteriore ricerca,. stavoltoa condotta da Doxa, sarebbero addirittura 6 su 10 le donne che scelgono la birra, nella fascia d’età soprattutto fra i 18 e i 35 anni. Al punto che la stessa AssoBirra tempo fa ha pensato di lanciare una campagna, pensata proprio per le donne, “Birra io t’adoro”, allo scopo di sfatare alcuni falsi miti legati al consumo di questa bevanda.

Dobbiamo quindi prepararci a considerare la birra come la nuova mela al giorno, che leva il medico di torno?

Nel dubbio, ricordiamo che esagerare non è mai un bene, e che ogni eccesso, in quanto tale, non è mai positivo. Buona birra a tutti quindi, sì, ma con un occhio di riguardo.

 

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