La ragazza in questione ha un sorella completamente disabile che, negli ultimi mesi, a causa di aggravamenti alle sue condizioni di salute, è sempre costretta in ospedale e pian piano si sta spegnendo. La nostra amica ovviamente si sta facendo in quattro per starle vicino e fornirle sempre l’assistenza adeguata ma la stanchezza inizia a farsi sentire e anche lei avrebbe bisogno di poter ricaricare la batteria; così si rivolge agli amici, o meglio, ad un amico in particolare che una situazione familiare simile l’ha già vissuta in passato. Dopo essersi confidata e sfogata in totale liberà, auspicando per un po’ di comprensione e conforto, la nostra lettrice trova dall’altra parte solo un muro di freddezza e menefreghismo che la lascia sconcertata: secondo l’amico, lei avrebbe investito troppo tempo per stare con la famiglia e con questa sorella…un tempo che nessuno le restituirà mai.

Questa ragazza si sente abbandonata a sé stessa: da una parte è esasperata dalla situazione ma deve tener duro per la madre anziana, dall’altra chiede supporto ad una figura maschile per lei importante e si sente rispondere che sta sbagliando tutto.

Che ne dite se provassimo a darle un po’ di affetto cercando di comprendere il problema e dicendo come ci comporteremmo se fossimo nella sua situazione?

Io personalmente ritengo che tutto ciò che viene fatto con il cuore non sia mai sbagliato . Sebbene il tempo passato con la famiglia le sia costato qualche sacrificio l’importante è avere alcuni amici, di quelli veri, che sappiano starle vicino e credano in lei…possibilmente supportando le sue scelte e non sminuendole.

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