Federica è una bambina di Salerno che ha scritto a Babbo Natale una letterina davvero speciale.
“Quest’anno vorrei la cura per il mio fratellino, con il metodo Stamina, vorrei anche che faccia l’infusione adesso. Così guarisce e torna a giocare con me e a essere felice come prima”.
La piccola chiude la letterina con un disegno che ritrae lei e il fratellino Giovanni mano nella mano.
Il bambino è in lista di attesa agli Spedali Civili di Brescia da tempo ormai ed è iscritto alle cure per sentenza.

La famiglia di Giovanni sappiamo non essere l’unica che spera nel metodo Stamina per la guarigione, ma la terapia con le cellule staminali divide e agita l’Italia ormai da troppo tempo.

Ludovica, un’altra bambina campana, parla in prima persona: “Ho sette anni e fino all’età di tre anni ero una bimba normalissima, mi piaceva cantare e ballare”. Poi la piccola è stata colpita da Tay Sachs, una malattia senza cura: “Nessun bimbo è mai sopravvissuto. I dottori dissero alla mia mamma che da lì a un anno, forse due, sarei volata in cielo… Con questa cura, posso stare seduta in passeggino anche tutto il giorno, adesso posso uscire, non ho più bisogno dell’ossigeno… Caro Babbo Natale non voglio regali preziosi o giocattoli, vorrei solo continuare e che altri bambini possano iniziare la stessa terapia“.

A esprimere desideri anche le madri. Monica Laura S., cinque figli, racconta che l’ultimo è davvero speciale: “Luce dei miei occhi, non voglio vederla soffrire…”. E ancora i genitori, a nome di Ivan D.A., due anni e mezzo, afflito da epidermolisi bollosa distrofica: “Io vorrei giocare e correre senza farmi la bua… Vorrei poter dormire tranquillo”.

Martedì tutte queste lettere saranno consegnate durante una manifestazione organizzata davanti agli Spedali Civili di Brescia dal comitato Pro Stamina.
“Caro Babbo Natale, aiutaci tu”.

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