Tovaglia macchiata e suocera in arrivo? Così la smacchi subito


Ecco i 5 rimedi della tradizione che eliminano anche le macchie più difficili dalle tovaglie in modo naturale.
Che si tratti di un pranzo in famiglia o di una cena speciale, le tovaglie sono sempre al centro della scena. E proprio per questo, spesso finiscono per ritrovarsi decorate da sugo, vino, olio o caffè. La buona notizia è che, anche quando tutto sembra perduto, esistono rimedi casalinghi efficaci per riportarle al loro splendore originario. Tecniche semplici, testate nel tempo, che funzionano davvero. E la maggior parte degli ingredienti è già nella tua cucina.
Il primo punto fermo, quando si parla di smacchiare una tovaglia, è sempre lo stesso: agire subito, senza aspettare che la macchia si fissi nel tessuto. Questo vale per tutte le macchie, ma ancor di più per quelle grasse, acide o pigmentate, come il pomodoro e il vino rosso.
Uno dei rimedi più immediati e versatili è quello che combina bicarbonato e sale grosso. Dopo aver passato la macchia sotto acqua fredda (mai calda), si può procedere con un lavaggio in lavatrice inserendo un misurino di bicarbonato e uno di sale grosso direttamente nel cestello. La combinazione ha un effetto sbiancante, sgrassante e deodorante, utile anche su macchie non ben identificate.
Per i residui oleosi o di unto, invece, l’alleato perfetto è l’aceto di vino bianco miscelato con una piccola quantità di alcol denaturato. Basta applicarlo sulla macchia e lasciarlo agire per 15 minuti, poi sfregare delicatamente con una spazzola e infine lavare normalmente. Questa soluzione è particolarmente indicata per i tessuti resistenti, ma può dare buoni risultati anche su lino o cotone grezzo.

Il sapone di Marsiglia, meglio se in panetto, è un classico intramontabile per trattare tessuti delicati. Dopo aver inumidito la parte sporca con acqua fredda, si strofina il sapone direttamente sulla zona, lasciando che penetri nel tessuto. Dopo una breve attesa, si può procedere al risciacquo o al lavaggio in lavatrice. Questo metodo funziona molto bene sugli aloni o sulle macchie secche.
La prova più difficile, per ogni padrona di casa, è la macchia di sugo di pomodoro, magari lasciata a seccare per ore. In questi casi, il metodo più affidabile resta il composto cremoso di bicarbonato e sale, mescolati con pochissima acqua. Si applica la pasta sulla zona interessata e si lavora con una spazzolina da bucato a setole morbide, lasciando agire per qualche minuto. Il lavaggio successivo completerà il lavoro, riportando la tovaglia a una condizione più che dignitosa.
Per quanto riguarda il vino rosso, uno dei trucchi più sorprendenti (e più antichi) consiste nell’usare vino bianco. Sì, proprio così: versato tempestivamente sulla macchia, il vino bianco aiuta a neutralizzare il pigmento violaceo del vino rosso. Dopo aver tamponato con un panno inumidito, si può procedere con un normale lavaggio a bassa temperatura. Questo trucco funziona meglio se la macchia è fresca, ma può dare risultati anche a distanza di qualche ora.
Tutti i metodi descritti hanno un elemento in comune: funzionano solo se applicati nel momento giusto, prima che le fibre del tessuto assorbano del tutto la sostanza macchiante. Per questo, anche nei casi più ostici, vale la regola d’oro: mai aspettare, e usare sempre acqua fredda, almeno nella fase iniziale. L’acqua calda tende ad “attivare” la macchia, fissandola nel tessuto.
Una volta identificata la natura della macchia e scelto il rimedio più adatto, è importante seguire le indicazioni dell’etichetta della tovaglia, soprattutto per tessuti delicati come lino, fiandra o seta. Gli agenti naturali come bicarbonato, aceto, sapone di Marsiglia o vino bianco sono generalmente sicuri, ma è sempre bene testare su una parte nascosta del tessuto, specie se colorato.

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