
Spooky season: perché Halloween è sempre più esorcismo collettivo contro ansia e paure
La Spooky Season è diventata quel periodo dell'anno in cui si esorcizzano collettivamente ansie e paure: le ragioni dietro al fenomeno.

 
La Spooky Season è diventata quel periodo dell'anno in cui si esorcizzano collettivamente ansie e paure: le ragioni dietro al fenomeno.

Halloween è una festività sempre più apprezzata e organizzata in tanti luoghi del mondo, anche quelli in cui non si tratta di una festa tradizionale. Ci sono diverse ragioni per amare Halloween, tuttavia assistiamo anche a un fenomeno particolare: il 31 ottobre di ogni anno diventa un giorno per esorcizzare ansie e paure collettive. In altre parole la Spooky Season ha in qualche modo un carattere, passateci il termine e usatelo in senso figurato, terapeutico.
L’espressione Spooky Season significa letteralmente “stagione della paura”, ma deve essere colta in senso goliardico. Per quale ragione però parliamo di stagione e non di un solo giorno, ovvero il 31 ottobre, quando parliamo di Halloween? Semplicemente perché ad Halloween ci si arriva per gradi e preparatə: si scelgono addobbi per la casa, ci si informa sulle feste organizzate intorno a noi, si pensa al costume che si indosserà, e magari si va ad acquistare una mug a forma di teschi o di zucche. Ovviamente tutte queste azioni non possono essere svolte in un solo giorno, ma pian piano nelle settimane che precedono appunto Halloween.

I pro di Halloween sono diversi:
Il sito di News Channel Seven riporta la teoria di Tara Perreault, una laureanda all’Università della Florida del Sud, la quale sta lavorando a una ricerca sul perché alle persone piace quel genere di paura che di solito è connesso con Halloween, come per esempio le case infestate dei parchi divertimento. Proprio le case infestate sono per la studiosa un laboratorio nel campo della psicologia sociale.
Abbiamo studiato – dice – la vicinanza interpersonale e il modo in cui le persone vengono unite dalla paura. Abbiamo scoperto che la paura può effettivamente avvicinare le persone. Quindi qualcuno che potresti non conoscere così bene, come un amico di un amico, è quello con cui finisci per legare di più in una casa stregata.

Ovviamente le attrazioni paurose dei parchi non sono le sole studiate, infatti Perreault ha analizzato anche i film horror: come nei film di altro genere, e possibile che spettatori e spettatrici si identifichino in un personaggio del film, e quando questo personaggio è in pericolo nella trama, si può verificare un cambiamento nella frequenza cardiaca di chi il film lo sto guardando.
Molto inizia con il tuo sistema biologico – aggiunge – quando entri in una casa infestata, il tuo sistema di lotta o fuga si attiva, le tue pupille si dilatano, il tuo sangue si affretta, i palmi delle mani potrebbero formicolare: tutte queste sono reazioni da stress, ma poiché ti trovi in un ambiente sicuro, viene rilasciata anche dopamina, che è la sostanza chimica della ricompensa del corpo. La paura diventa divertente e può essere inebriante. La cosa migliore di questa situazione è che evoca il tuo sistema di paura evoluto, quindi quando vai in una casa infestata stai calibrando quel sistema di paura, così quando ti trovi ad affrontare le sfide più grandi della vita potrebbe essere un po’ più facile affrontarle.
Quindi sostanzialmente se utilizziamo Halloween per esorcizzare collettivamente ansie e paure, tutto si risolve nella nostra biologia, ma anche nel fatto che sappiamo che tutto questo è finto, e che è una festa in fondo è fatta per divertirsi.

Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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