Sai che esistono delle pietre viventi che crescono e si riproducono?

Cosa sono, dove si trovano e perché sembra si riproducano i trovant, pietre viventi che si trovano in un solo luogo al mondo.

Sapete che al mondo esistono delle “pietre viventi”? Non si tratta dell’ennesima invenzione di un romanzo o di un film fantasy, ma di un vero e proprio fenomeno geologico molto interessante, ovvero i trovant, chiamati comunemente – ma anche questo aspetto va approfondito – pietre viventi appunto. Il fenomeno ha una base scientifica e quindi una spiegazione, sebbene appaia molto affascinante e abbia trascinato con sé ipotesi decisamente fantasiose.

Che cos’è un trovant: pietra vivente o curiosità geologica?

Lo diciamo subito: anche se viene chiamato appunto “pietra vivente”, il trovant è una bizzarria geologica. Viste da un livello superficiale, queste rocce si riprodurrebbero come per partenogenesi (ovvero quel processo per cui la riproduzione avviene a partire da un gruppo di cellule formate e ramificate di un altro essere vivente), generando nuove protuberanze. Questo ovviamente non è possibile sul piano della realtà, perché le rocce non sono, anche se le ribattezziamo diversamente, degli organismi viventi. Il segreto è, come vedremo, in una reazione chimica: la “riproduzione”, sempre se così la possiamo definire, è solo apparente. In pratica, come spiega How Stuff Works, i trovant sono rocce irregolari dalle forme rotondeggianti e di diversa grandezza. Vengono “osservati” già dal XVIII secolo, ma l’osservazione non può avvenire a occhio nudo, dato che il tasso di deposizione è di circa 4-5 centimetri ogni millennio.

Dove nascono e si riproducono

I trovant si trovano in una particolare zona della Romania, ovvero nella contea di Valcea, “nella cava di sabbia vicino al villaggio di Costesti, lungo il ruscello Gresarea o nel vicino villaggio di Otesani” scrive sempre How Stuff Works. Questo è il solo luogo al mondo in cui ci sono i trovant: alcuni pensano che il fenomeno sia simile alle cosiddette “pietre a vela” – che sembrano fluttuare nel deserto – della Death Valley, ovvero negli Stati Uniti, ma si tratta di qualcosa di completamente diverso.

Il “miracolo” della crescita: come accade

Come riporta Focus Junior il mistero dei trovant non è un mistero, ma ha a che fare con le reazioni chimiche dell’acqua. Queste pietre sono composte di sabbia, carbonato e acque calcaree e, a contatto con l’acqua piovana, accrescerebbero la loro pressione interna – cosa legata al fatto che i minerali interni alla roccia cristallizzano e si accumulano in strati nel tempo – dando vita, come detto nell’arco di diversi secoli, a queste protuberanze.

Studi geologici e spiegazioni scientifiche

Inizialmente gli scienziati pensavano che i trovant fossero un tipo di concrezione, ovvero un cumulo di materia minerale incastonato in strati rocciosi di calcare, arenaria e scisto. Tuttavia dal 2008 i geologi si sono ritrovati concordi che i trovant non fossero concrezioni e che fossero più antichi dell’uomo – tanto che inizialmente ci fu chi, fantasiosamente, li associò a presunte uova di dinosauro. Il periodo della loro nascita dovrebbe essere il Miocene medio, ossia 5,3 milioni di anni fa, quando queste pietre furono modellate dai terremoti. Non solo: la regione della Romania in cui si trovano queste rocce potrebbe essere stato in antichità un ambiente acquatico, tanto più che non è raro trovare fossili di bivalvi e gasteropodi.

Portarne uno a casa? Attenzione a permessi e conservazione

In Romania dove i trovant rappresentano un interessante fenomeno geologico, è stata istituita nel 2004 la Riserva naturale del museo dei trovant, che è protetta dall’Unesco. Ma anche se così non fosse, ovvero se non stessimo parlando degli esiti protetti di un fenomeno, non ci si può portare a casa delle parti di un territorio: un paesaggio è fatto in un determinato modo e va tutelato. Pensiamoci: insegniamo a bambini e bambine a non portare via le conchiglie delle spiagge, per cui ci potrebbe mai sembrare plausibile portare a casa una roccia tanto particolare che concorre all’aspetto e all’ecosistema di un determinato paesaggio specifico?

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