Ora faccio da me: come una donna può gestire i rischi di un'impresa in un mondo di uomini

Il desiderio di lanciarsi in un’avventura imprenditoriale che ci dia soddisfazioni personali (e guadagni) solletica la mente di molte di noi, ma si tratta di un sogno che per una donna può essere un po’ più difficile da realizzare. Per fortuna ci sono modi per prepararsi al meglio al “lancio”.

Il sogno di cambiare vita e aprire una propria impresa è comune a tantissime persone, ma per una donna potrebbe essere un sogno un po’ più difficile da realizzare: l’universo lavorativo è infatti dominato dagli uomini e le donne devono lottare quotidianamente per non essere messe in secondo piano.

Questa disparità si manifesta in diverse forme: dal gender gap alle molestie sul posto di lavoro, dalla scarsa rappresentanza femminile nei ruoli di leadership, alla persistenza di assurdi stereotipi, come l’idea che le donne siano meno portate a comprendere le discipline STEM e le tematiche finanziarie.

Tale gap è spesso alla base della dipendenza economica che riguarda molte donne, che può avere conseguenze gravi che vanno anche al di là della sfera lavorativa. Tale deficit rende per esempio difficile uscire da eventuali situazioni di violenza, perché sì: saper gestire le proprie finanze per le donne a volte è questione di sopravvivenza.

I principali ostacoli a una sana indipendenza economica sono di natura culturale e di istruzione, sono infatti tante le donne che non hanno una corretta educazione finanziaria. Per fortuna negli ultimi anni sono nati corsi di formazione, come i webinar offerti da “Donne in attivo”, di cui parleremo in modo più specifico più avanti.

Le difficoltà delle donne nel mondo del lavoro

Se è vero che negli ultimi anni le donne riescono sempre più ad assumere ruoli di prestigio, rompendo il cosiddetto “tetto di cristallo”, è purtroppo altrettanto vero che rappresentano delle eccezioni e il cammino verso la parità di genere è ancora lungo e costellato di ostacoli. Vediamoli nel dettaglio.

Gender pay gap

Fonte: Getty Images

In Italia, le donne guadagnano in media il 10,7% in meno rispetto agli uomini*, un divario che si amplia ulteriormente nei settori ad alta retribuzione e nelle posizioni dirigenziali. Il nostro Paese si posiziona all’87esimo posto su 146 nazioni per parità di genere nel lavoro**.

Sono numeri che parlano da soli e pensare al futuro con ottimismo non è facile, dato che secondo il Global Gender Gap Report 2024, si stima che ci vorranno ancora circa 134 anni per colmare completamente il divario di genere a livello globale**.

Gli stereotipi di genere

Alla base di questo gap ci sono stereotipi patriarcali che relegano le donne soprattutto a ruoli di cura e di supporto, mentre agli uomini vengono attribuite caratteristiche come l’assertività, la leadership e la capacità di problem solving. Insomma, persiste l’idea che lavori di alto livello non siano “roba da donne”.

Questa assurda mentalità limita le opportunità di carriera delle donne, infatti non è un caso che all’interno dei CdA la loro presenza è sì cresciuta fino al 43%, ma meno del 5% ricopre ruoli esecutivi e solo il 2% la carica di Amministratrice Delegata*.

Tutto questo ha anche conseguenze, nei posti di lavoro, sui salari e sui successivi regimi pensionistici, entrambi inferiori rispetto agli uomini.

Esposizione a molestie

Secondo una ricerca dell’ISTAT, nel 2022-2023 si stima che il 13,5% delle donne dai 15 ai 70 anni, che lavorano o hanno lavorato, abbia subito molestie sul lavoro a sfondo sessuale***.

Non tutti gli ambienti lavorativi sono luoghi sicuri per le donne e ciò, oltre alle ripercussioni sulla salute fisica e mentale delle lavoratrici, può anche portare a una riduzione della loro produttività e a una maggiore rotazione del personale, il che non assicura di certo una stabilità finanziaria.

Equilibrio lavoro-famiglia

Tra i tanti stereotipi di genere, quello che vede le donne come le principali responsabili delle cure familiari è forse il più dannoso dal punto di vista lavorativo, dato che limita le loro opportunità di carriera e la loro disponibilità a ricoprire ruoli di leadership. Secondo l’OCSE, infatti, le donne spendono in media 2,9 ore in più al giorno rispetto agli uomini in attività di cura non retribuite****.

A questo si aggiunge la mancanza di servizi di welfare adeguati e di politiche di conciliazione lavoro-famiglia. Non a caso, il tasso di occupazione femminile in Italia tra i 15 e i 64 anni è pari al 51,1%, sotto la media europea che si attesta al 64,9%*.

Tutte queste difficoltà contribuiscono nel creare una società che spinge le donne a stare lontane dalle questioni finanziarie, creando un circolo vizioso che le porta ad avere una scarsa educazione in merito e quindi a sentirsi ulteriormente respinte dal mondo imprenditoriale.

La scarsa educazione finanziaria

La comprensione delle nozioni finanziarie è fondamentale per la gestione di un’impresa. Non si può “fare da sé” senza alcuna competenza adeguata, sarebbe un azzardo troppo rischioso. Non avere una corretta educazione finanziaria limita infatti la capacità di prendere decisioni informate, gestire efficacemente il flusso di cassa, accedere ai finanziamenti e pianificare la crescita a lungo termine della propria impresa. Inoltre, significa anche essere più vulnerabili a truffe e frodi.

Al contrario, una buona preparazione permette di:

  • Acquisire competenze di base in materia di finanza;
  • Prendere decisioni finanziarie consapevoli;
  • Accedere a strumenti finanziari adeguati;
  • Negoziare con maggiore sicurezza.

Da dove iniziare quindi? La materia finanziaria non è per sua natura di facile comprensione e i corsi possono risultare ostici, anche per via del prezzo. Per fortuna si può ricorrere ai webinar di “Donne in attivo”, che sono ottimi corsi di formazione pensati e dedicati proprio alle donne e del tutto gratuiti.

I webinar di “Donne in attivo”

Fonte: Donneinattivo

Proprio per affrontare il fenomeno del gender gap finanziario, il progetto “Donne in attivo – La tua guida all’educazione finanziaria”, giunto alla quarta edizione, mette a disposizione di tutte le donne in età adulta, in modalità online e completamente gratuita, dei corsi di formazione.

Finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e realizzato da Unioncamere con il coinvolgimento delle Camere di commercio, il progetto ha anche il sostegno del Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria. Negli anni, circa 4000 donne hanno già partecipato.

Anche nell’edizione 2024 (la quarta!), il progetto prevede percorsi di apprendimento online che includono momenti di formazione frontale con esperti e docenti, oltre a spazi pensati per la partecipazione attiva.

Dei 4 webinar di questa edizione, è possibile iscriversi qui all’ultimo, previsto per il 18 settembre 2024, dal titolo “La gestione dei rischi di un’attività economica e di un’impresa sociale”.

Obiettivo dell’incontro è proprio fornire gli strumenti per affrontare i principali rischi di un’impresa. Oltre a preziose testimonianze, i principali argomenti trattati saranno

  • Il risk management;
  • I rischi maggiori a cui le donne possono essere esposte;
  • Strumenti a supporto della gestione dei rischi.
Fonte: Donneinattivo

È comunque possibile recuperare anche i corsi già avvenuti, dato che tutti i webinar sono registrati e disponibili sul sito di Donne in attivo.

In particolare, l’edizione di quest’anno, oltre all’incontro di settembre, si è concentrata su

  • Le competenze economico-finanziarie. Focus sulle frodi finanziarie;
  • La gestione delle finanze nel medio e lungo periodo;
  • La sostenibilità di un’iniziativa imprenditoriale.

Agli incontri sono intervenuti e interverranno anche i rappresentanti del sistema camerale per meglio far conoscere le iniziative e i progetti promossi sul territorio, in diversi settori, come ad esempio, quelli per il microcredito e l’imprenditorialità femminile, contro la violenza economica e il sovraindebitamento.

Il laboratorio

Un punto di forza del progetto è poi il laboratorio pratico, che permetterà alle partecipanti di fare rete attraverso il lavoro di gruppo volontario e di produrre idee progettuali basate sui concetti di educazione finanziaria appresi.

Il laboratorio sarà composto da due incontri online di un’ora ciascuno, programmati tra luglio e settembre 2024, con date concordate con i partner del progetto.

Durante il primo incontro si discuterà del potenziale femminile nel contesto delle nuove sfide e opportunità per lo sviluppo imprenditoriale. Verrà presentato l’esercizio del laboratorio (un compito di gruppo), che consisterà nell’elaborazione di un progetto imprenditoriale.

Il secondo incontro sarà invece dedicato a rispondere a dubbi e richieste di chiarimento. In base alla valutazione degli elaborati presentati, uno o più gruppi saranno poi selezionati per partecipare alla cerimonia conclusiva del progetto a Roma.

Si tratta di un’iniziativa importantissima e del tutto gratuita, che ogni donna non dovrebbe farsi sfuggire, per avere la possibilità di scegliere in ogni momento di “fare da sé”. Per info info@donneinattivo.it

Fonti:
*Indagine retributiva 2024 di Odm Consulting
** Global Gender Gap Report 2024
*** Istat
**** Ocse

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!