Esistono diverse fobie che, seppur ancora poco conosciute, possono causare conseguenze più o meno gravi a chi ne soffre. Una di queste, sempre più attuale, con le spese crescenti a cui dobbiamo far fronte al giorno d’oggi, è la crometofobia. Si tratta della paura irrazionale di spendere i propri soldi e rimanere senza.

Una fobia che porta a isolarsi e limitare qualsiasi attività ed esperienza al minimo indispensabile, per evitare la situazione di dover spendere. Vediamo cos’è, come si manifesta e come si può guarire dalla crometofobia.

Cos’è la crometofobia?

La crometofobia è una fobia non riconosciuta come disturbo o patologia dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ma può essere categorizzata tra le fobie specifiche che il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) definisce come

persistenti, irragionevoli, intense paure (fobie) relative a situazioni, circostanze o oggetti specifici.

Si parla di crometofobia dunque quando sussiste una paura irrazionale e spesso molto forte di rimanere senza denaro, e non poter avere le risorse per il sostentamento. L’origine può essere diversa, come vedremo nel prossimo paragrafo, così come le manifestazioni effettive della fobia. Comunemente, le persone restie a spendere soldi, che non vogliono prestare denaro e si preoccupano di qualsiasi spesa, anche la più minima, risultano come particolarmente tirchie o avare.

Potrebbero invece soffrire di crometofobia, che si riconosce rispetto all’avarizia per l’intensità con cui si manifesta, o, se si conosce la persona che ne soffre, dalla sua storia personale. Potrebbe infatti aver subito dei traumi legati alla mancanza o al furto di denaro, che l’hanno portata a preoccuparsi in maniera eccessiva delle sue risorse economiche.

Le persone che soffrono di crometofobia, al contrario di quanto possa sembrare, possono essere molto generose nei regali e nelle spese per le persone a loro vicine.

Le cause e le origini della crometofobia

La psicologia non ha rilevato cause effettive e univoche della crometofobia. Possono infatti esistere diverse ragioni all’origine di una fobia. Spesso, le persone sono condizionate da esperienze negative o traumi con l’oggetto della paura. In molti casi infatti la crometofobia può essere conseguenza di esperienze con il denaro che hanno causato un problema o un trauma.

Una persona affetta dalla paura di spendere denaro può aver subito una rapina in passato, oppure aver avuto gravi problemi economici che l’hanno portata ad avere difficoltà reali nel far fronte alle spese, oppure ancora degli importanti debiti. Ma anche chi ha o ha avuto disturbi che portano a shopping compulsivo o spreco di denaro, che hanno a loro volta causato problemi finanziari.

In alcuni casi, la crometofobia ha origine da una semplice inclinazione al risparmio, che diventa una fobia vera e propria dall’osservazione di questa paura nelle persone vicine, che crea condizionamento. Una volta che la paura viene originata, nel cervello avvengono dei cambiamenti, che rinforzano il comportamento di non spendere denaro, che a sua volta rinforza la fobia e l’ansia che deriva dall’affrontare spese economiche.

I sintomi e le manifestazioni

La crometofobia, come tutte le fobie, ha manifestazioni che non si rilevano solamente a livello psichico e mentale, ma anche fisiologico.

Le fobie e le paure hanno solitamente effetti psicosomatici, questo significa che, per risolvere i problemi fisici ed evitare conseguenze, anche invalidanti nella vita quotidiana, è necessario trovare una cura innanzitutto a livello psicologico. Vediamo quali sono i sintomi e le manifestazioni più frequenti della paura di spendere denaro.

Segnali psicologici e cognitivi

I principali sintomi della crometofobia sono a livello mentale e psicologico, che si manifestano poi nell’aspetto comportamentale. Questi sintomi si vedono nel momento di spendere denaro, ma possono rimanere anche a lungo termine. Si tratta di:

Rimanendo al livello mentale, chi soffre di crometofobia può manifestare anche sintomi a livello cognitivo, con pensieri estremamente negativi e irrazionali legati al denaro, segnali di frustrazione e rabbia per non avere il controllo della situazione.

Sintomi fisiologici

A livello fisico e fisiologico, si manifestano alcuni segnali nel momento in cui, chi ne soffre, si trova nella situazione di spendere del denaro, comuni a diverse fobie:

  • tachicardia, battito accelerato;
  • aumento della pressione sanguigna;
  • difficoltà respiratorie, senso di respiro corto e affannato;
  • aumento della sudorazione;
  • nausea o mal di stomaco;
  • dolori muscolari.

Le conseguenze e i rischi

Oltre ai sintomi psicofisici che si possono manifestare in una persona affetta da crometofobia, sono le conseguenze nella quotidianità a destare più preoccupazione. Avere timore e ansia a spendere denaro, significa anche non riuscire a distinguere le spese necessarie, i beni primari, dalle altre spese che alle quali si può rinunciare. Questo può portare a gravi ripercussioni sulla qualità della vita di una persona e anche a problemi di salute.

Una delle prime rinunce di chi soffre di crometofobia è la vita sociale: le spese per uscire a mangiare, giocare, fare palestra, andare a eventi con amici o famigliari, per le vacanze, sono tutte tasse da pagare che una persona affetta da questa fobia non si può permettere. L’ansia che ne deriva porta ad autoescludersi dalla vita sociale, all’isolamento, e all’inattività, eliminando passioni e hobby che prima piacevano.

Oltre a questo, la paura sproporzionata nello spendere denaro non viene capita da tutti e può comportare problemi e litigi con gli altri, anche con gli affetti, o sul posto di lavoro. Una delle conseguenze più spaventose, dovuta sia ai sintomi che alle ripercussioni sulla vita quotidiana e le relazioni è proprio l’isolamento, che può fare molto male alle persone, causando anche l’insorgenza di dipendenze e abusi di droga o di altro genere.

Si può guarire dalla crometofobia?

Come tutte le fobie, la crometofobia va affrontata principalmente dal punto di vista psicologico ed emotivo. Si può imparare il tipo di terapia più adatta a gestire meglio la fobia, a evitare che diventi invalidante, e a tenere sotto controllo i sintomi fisiologici e mentali. Fino anche magari a guarire del tutto, o a convivere con la paura senza che questa condizioni la propria vita.

Il trattamento utilizzato dai professionisti è principalmente la terapia cognitivo-comportamentale, ritenuta la tecnica migliore quando è necessario modificare non solo il pensiero ma anche il comportamento di una persona che ha disturbi o problemi come questo. Esiste poi la possibilità di usare la tecnica di esposizione, quella che si sente anche tra le persone comuni: per superare una paura bisogna affrontarla.

Dal punto di vista professionale, lo psicologo può provare ad esporre il paziente allo stimolo che causa la fobia, per sviluppare in lui la tolleranza. La terapia cognitiva con uno psicologo aiuta anche a imparare a gestire i pensieri irrazionali, tipici di una fobia e le emozioni nel momento in cui deve spendere denaro.

Può aiutare in questo percorso anche imparare tecniche di rilassamento e meditazione. Infine, una soluzione che può portare a uscire dalla crometofobia è sviluppare un rapporto salutare con il denaro. Questo non può venire solamente da se stessi, ma è necessario godere di una buona salute economica, per poi imparare a gestire le proprie finanze nel modo adeguato.

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