Come si cambia il mondo? Con l’altruismo efficace. Si tratta di un campo di ricerca che ci mostra come ognuno di noi può fare qualcosa per migliorare la vita degli altri, non solo coloro che ci sono vicini, ma anche chi ci è sconosciuto o vive in un altro continente, una collettività fatta di persone mai viste, ma che non può e non deve essere esente dal concetto di solidarietà sociale.

Vivendo in un Paese democratico e in una macroarea come l’Unione Europea in cui si cerca di fare la cosa giusta (per esempio in campo ambientale con l’Agenda 2030), siamo portati a pensare che ciò che si può fare per il futuro passi per la politica rappresentativa. Ma appunto c’è sempre qualcosa, anzi più di qualcosa che ognuno nel proprio piccolo può fare per migliorare il mondo.

D’altra parte quando Rosa Parks rifiutò di cedere il posto in bus e fu incarcerata, la situazione per gli afroamericani negli Usa iniziò a cambiare grazie a un boicottaggio. E come si dice nel musical Tick, tick… boom!, “le azioni parlano più forte delle parole”.

Cosa significa “altruismo efficace”?

Altruismo efficace
Fonte: iStock

Come si legge sul sito Effective Altruism, si tratta di una serie di pratiche in evoluzione che può permettere di aiutare gli altri. Si dirà: chiunque agisca per beneficenza aiuta gli altri. Però ci sono degli enti che riescono ad agire a più ampio raggio rispetto ad altri a partita di risorse. E sempre più individui cercano di aderire all’altruismo efficace, formalizzato dall’Università di Oxford e applicato in oltre 70 Paesi:

[Questi individui] Non sono uniti da una particolare soluzione ai problemi del mondo, ma da un modo di pensare. Cercano di trovare modi insolitamente buoni per aiutare, in modo tale che una data quantità di sforzo vada in modo insolitamente lungo.

Per capire meglio, si può pensare ai problemi che attualmente sono allo studio di chi si occupa di altruismo efficace, come per esempio prevenire la prossima pandemia, fornire cure e medicinali nei Paesi poveri, sfruttare l’intelligenza artificiale a scopo di ricerca, porre fine agli allevamenti intensivi, migliorare i processi decisionali per prevenire le crisi (economiche, ambientali, sociali) e guerre e così via.

I principi dell’altruismo efficace

Trattandosi di un campo di ricerca, i principi dell’altruismo efficace possono rivelarsi in fieri, mai definitivi o completi. Per il momento tuttavia sono questi:

  • dare priorità al modo migliore per aiutare il prossimo, non quello più immediato;
  • essere imparziali, ovvero considerare l’altruismo per aiutare non solo chi ci è vicino e conosciamo, ma anche chi non incontreremo mai nella vita, perché stiamo parlando del benessere e della cura di esseri umani (o degli animali, della natura e del pianeta);
  • tenere la mente aperta, perché possiamo avere dei pregiudizi sull’aiutare, ma la mentalità inizia a cambiare in primis da noi stessi;
  • mantenere lo spirito collaborativo, perché da soli possiamo anche fare, ma non andiamo molto lontano, insieme invece possiamo fare, metaforicamente parlando, il giro del mondo propagando il bene.

Altruismo efficace e lungotermismo

Altruismo efficace
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Altruismo efficace e lungotermismo sono legati. Ma il lungotermismo è generico, perché permette di ragionare a lungo termine anche sulle proprie esigenze e non in ambiti necessariamente altruistici (ma anche utilitaristici), mentre l’altruismo efficace si avvale proprio della riflessione e della programmazione a lungo termine.

Parafrasando un proverbio: è più importante insegnare a fare, perché l’insegnamento può essere trasferito tra le generazioni, invece che effettuare una donazione alla cieca (ma senza dimenticare che anche le donazioni sono importanti).

Come metterlo in pratica ogni giorno

Anche questo elenco è in fieri e quindi non contempla nuove strade che potranno essere approntate in futuro. In ogni caso, chiunque voglia accostarsi all’altruismo efficace può:

  • trovare un impiego nel campo della beneficenza e dell’aiuto;
  • fare volontariato;
  • donare denaro per una causa (o anche più, se si è nelle possibilità);
  • far partire una startup che si occupi di cause altruistiche a lungo termine;
  • occuparsi di ricerca nell’ambito delle tutele.

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