Arrivate sempre a fine mese con il conto in rosso? Non riuscite a risparmiare? Aete di nuovo fatto quella spesa insensata ma a cui era impossibile resistere?

Se avete risposto sì a una (o a tutte) di queste domande, potrebbe essere il momento di un financial cleanse.

Financial cleanse: che cos’è?

Il risparmio non deve essere una fonte di ansia paralizzante, secondo la TikToker Seema Sheth, che si occupa di alfabetizzazione finanziaria sul suo canale @bobeema. Per questo ha creato la “pulizia finanziaria di 30 giorni” (30 days financial cleanse), una sorta di detox per le finanze invece che per il fegato.

Progettato per far partire le persone nel modo giusto per iniziare l’anno, offre una serie di consigli per migliorare i risparmi e le spese. Non si tratta di metodi per arricchirsi velocemente o hack di investimento ma, spiega l’autrice, di modi tangibili per ottenere il controllo dei propri soldi.

Nel primo video della serie, Sheth ha spiegato che il suo mantra è che ogni giorno tutti noi possiamo fare una piccola cosa per rimettere in ordine le nostre finanze. «Ti presento gli elementi costitutivi dell’alfabetizzazione finanziaria», ha detto.

Gli obiettivi del financial cleanse

Proprio come una dieta detox mira a eliminare gli alimenti “nocivi”, una pulizia finanziaria cerca di eliminare la “spesa tossica” e aiuarci a gestire meglio le nostre finanze.

Le spese che facciamo, talvolta possono essere emotivamente pesanti, esageratamente dispendiose rispetto alle nostre possibilità o semplicemente insensate. Qualunque sia la causa, lo scopo del financial cleanse è ripensare il modo in cui decidiamo di spendere i soldi, in modo da riflettere più attentamente su ogni spesa.

Il financial detox può essere necessario nei casi di persone che spendono più di quanto guadagnano, non riescono a risparmiare abbastanza o comprano cose che non possono permettersi, ma anche per chi vuole capire come migliorare le proprie capacità di spesa e, quindi, di risparmio.

I benefici a lungo termine

Un financial cleanse non ha solo benefici immediati – risparmiare o smettere di spendere – ma nel lungo periodo può trasformare il modo stesso in cui gestiamo le nostre finanze, permettendoci di instaurare un rapporto sano e maturo con i nostri soldi – quella con il denaro è a tutti gli effetti una relazione – decidendo come, quando e perché investirli o spenderli, permettendoci di risparmiare sempre di più e avere la possibilità di spendere solo per quello che è veramente importante.

Non solo: un financial cleanse può avere effetti anche sul modo in cui consumiamo e sugli impatti che questo ha per gli altri. Insegnandoci a comprare meglio e meno, ci aiuta a ridurre i rifiuti e a non acquistare prodotti di rapida deperibilità che alimentano un ciclo di produzione e smaltimento fast o superfast dannoso per i lavoratori e per l’ambiente.

Strumenti e tecniche per risparmiare

Nel primo video, Sheth consiglia agli utenti di prendere un taccuino, creare tre colonne e suddividere gli abbonamenti che hanno sottoscritto – ad esempio Netflix, ma anche quello della palestra o a riviste che non leggiamo ma – indicando nome, costo mensile e poi costo annuale. «Oggi decideremo se ne vale la pena, e se non è il caso, lo annulleremo». Questo esercizio le ha ricordato di essere abbonata a Kindle Premium da mesi, nonostante non l’abbia mai usato: una perdita di quasi 70 sterline.

Questo è solo un esempio di come tutti dovremmo iniziare ad avere consapevolezza di come spendiamo (e talvolta sprechiamo) i nostri soldi, per capire come e dove iniziare a risparmiare.

Ma Sheth non è l’unica a offrire consigli di alfabetizzazione finanziaria e indicare strumenti e tecniche per risparmiare, che si aggiungono ai tradizionali consigli (sempre validi) come utilizza quello che già hai, ripara, cucina invece di mangiare fuori. Quello del financial cleanse, infatti, è diventato un vero e proprio trend su TikTok.

Julie di @youneedabudget, ad esempio, suggerisce di iniziare il nuovo anno con una sfida di 30 giorni basata sulla definizione di obiettivi finanziari e delle intenzioni (economiche) per tutto l’anno. Per capire che direzione seguire, il segreto è individuare una parola, ad esempio “crescere”.

Il passaggio successivo è stabilire un obiettivo misurabile (non deve essere necessariamente una somma, può essere la capacità di pagare qualcosa, come una carta di credito o un servizio) in un certo periodo di tempo. Per raggiungere questo obiettivo, è quindi importante fissare dei mini-obiettivi quotidiani e, infine, individuare un “obiettivo emotivo”, legato al modo in cui il raggiungimento dell’obiettivo misurabile ci farà sentire.

Samantha Absher (@wtf_is_a_budget), invece, consiglia di suddividere i grandi obiettivi di risparmio in blocchi mensili. I macro obiettivi, infatti, possono essere scoraggianti: ridimensionarli mensilmente può quindi essere una strategia per mantenere la motivazione. L’importane è che, una volta stabilita la cifra che si vuole raggiungere, ogni mese la parte di budget destinata all’obiettivo venga messa da parte (meglio se in un conto separato) così da non poter essere spesa altrimenti.

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