"Claudia Cardinale. L'indomabile", tutti gli omaggi all'attrice per i 70 anni di carriera

Icona di bellezza e di glamour, impegnata per i diritti delle donne e nella battaglia per l'ambiente, l'attrice italiana di origini tunisine è la protagonista di un'importante retrospettiva a New York, oltre che di un libro e di un film appena restaurato.

Una rassegna newyorchese, un libro, un film fresco di restauro: così il mondo del cinema italiano e internazionale omaggia una delle ultime grandi star italiane, Claudia Cardinale protagonista di capolavori come Il gattopardo, La viaccia e , arrivata a festeggiare i suoi 70 anni di carriera.

«Sono molto riconoscente per la fortuna che ho avuto di rappresentare tante donne. Il mio ruolo preferito? È impossibile scegliere», ha detto all’Ansa l’attrice in occasione della presentazione a Roma del volume Claudia Cardinale l’indomabile e il restauro de La ragazza di Bube.

Da sempre impegnata a promuovere e sostenere il rispetto dei diritti umani, l’attrice negli anni ha concentrato le sue attività per la causa umanitaria dei diritti delle donne, per la loro emancipazione, per il diritto all’indipendenza e all’istruzione; nel 2000 è stata nominata ambasciatrice di buona volontà dell’Unesco (Goodwill Ambassador, come Audrey Hepburn per l’Unicef nel 1988). In quell’occasione ha dichiarato che «è con passione e dedizione che sarò attenta ai bisogni delle donne e lotterò senza sosta per i loro diritti».

Nel 2018, raccontò di essere stata stuprata a 16 anni da uno sconosciuto. Da quella violenza nacque, in una clinica londinese per nascondere lo scandalo, il figlio Patrick che per anni è stata costretta a presentare come suo fratello.

È membro della ONG Green Cross, fondata e diretta da Michail Gorbačëv nel 1992, impegnata a costruire un futuro equo, sostenibile e sicuro, madrina di un’associazione per la lotta contro l’AIDS e ha sostenuto, nel 2006, la causa per la Giornata mondiale dell’acqua, che mette l’attenzione delle persone sulla difficile situazione presente nel mondo; la disuguaglianza di cui un miliardo di persone sono impossibilitati ad ottenere l’accesso all’acqua pulita e potabile, e la sostenibilità degli habitat acquatici.

Nel 2009 è stata insignita del World Tolerance Award, uno dei riconoscimenti del Women’s World Award (in italiano Premio della donna nel mondo), premio promosso dall’organizzazione World Awards, guidato da Michail Gorbačëv, e destinato alle donne che hanno influenzato il mondo con il loro lavoro e la loro immagine in settori quali la società in generale o la politica.

«Mamma ha sempre difeso i diritti degli omosessuali e il tema della donna tanto che l’Unesco l’ha nominata ambasciatrice di buona volontà per donne e bambini. Da qui anche l’idea di fare insieme a mio fratello Patrick una fondazione a lei dedicata per portare avanti le sue battaglie (Fondazione. Cc)», ha raccontato Claudia Squitieri, figlia dell’attrice e di Pasquale Squitieri (il legame col regista napoletano è durato dal 1975 al 1999).

Claudia Cardinale l'indomabile
Claudia Cardinale (Courtesy Archivio Luce – Cinecittà)

La rassegna al MoMA di New York

Dal 3 al 21 febbraio 2023, il MoMA di New York, in collaborazione con Cinecittà, celebra Claudia Cardinale con una retrospettiva composta di 23 titoli, di cui 17 restauri, che ripercorre la sua vita professionale,

«Celebrare un’attrice vivente è un omaggio straordinario che il MoMA ha dedicato a pochissimi eletti, di cui Claudia Cardinale è una splendida rappresentante. L’ultima volta era successo nel 1992 e l’attrice era Jeanne Moreau. La sua bravura sorpassa, se possibile, la sua indiscussa bellezza. È stata ricercata dai registi di tutto il mondo per le sfumature che ha saputo infondere nei suoi personaggi, e noi oggi siamo entusiasti di ammirarla nei suoi lavori italiani e internazionali, che daranno al nostro pubblico la possibilità di ritrovarla o scoprirla per la prima volta, grazie alla collaborazione con Cinecittà che, ogni anno, ci consente di proporre il meglio della produzione culturale italiana, in versioni restaurate magnificamente», ha spiegato Joshua Siegel, senior curator del dipartimento cinema del MoMA, in un video messaggio durante la conferenza stampa.

Non solo grandi classici come Rocco e i suoi fratelli e Il gattopardo di Luchino Visconti, C’era una volta il West di Sergio Leone e di Federico Fellini: la rassegna include il lavoro di Cardinale con Mauro Bolognini (Il bell’Antonio, La viaccia, Senilità e Libera, amore mio!), Valerio Zurlini (La ragazza con la valigia), Luigi Comencini (La ragazza di Bube, restaurato da Cinecittà), Pasquale Squitieri (Atto di dolore, restaurato da Cinecittà), Marco Bellocchio (Enrico IV) e Marco Ferreri (L’udienza, restaurato da Cinecittà), oltre a una selezione di film internazionali tra cui The Professionals di Richard Brooks, Don ‘t Make Waves, Gebo and the Shadow di Manoel de Oliveira, L’été prochain di Nadine Trintignant e Twice Upon a Time in the West di Boris Despodov.

Claudia Cardinale l'indomabile
Un frame di “La ragazza di Bube”, restaurato da Cinecittà (Courtesy Cinecittà)

Il film La ragazza di Bube

Tratto dal romanzo omonimo di Carlo Cassola (uscito con Einaudi e riedito nel 2016 con Mondadori), Premio Strega nel 1960, e prodotto da Franco Cristaldi nel 1963, il film La ragazza di Bube, con la regia di Luigi Comencini, è tornato allo splendido bianco e nero originale di Gianni Di Venanzo grazie al restauro in 4k di Cinecittà.

Il ruolo di Mara, giovanissima contadina di Monteguidi, nella Val d’Elsa toscana, innamorata di un partigiano che si è macchiato di omicidio a guerra finita, valse a Claudia Cardinale il Nastro d’Argento come migliore attrice.

«Non c’è un film preferito, tra i tantissimi che ho girato, sarebbe come scegliere tra i propri figli, ma di certo La ragazza di Bube rappresenta in maniera evidente quel lato “indomabile” del mio carattere a cui ho sempre voluto dare ascolto e che mi ha permesso di vivere emozioni grandissime», ha ammesso l’attrice poco dopo la proiezione romana alla quale ha tentato di partecipare in incognito, accolta invece da un’ovazione da parte della sala.

Il lungometraggio mantiene intatto tutto il fascino del suo esordio, spogliato dalle critiche negative che gli intellettuali gli riservarono all’uscita, accusando prima Cassola per il romanzo e poi Comencini per l’adattamento fedelissimo; l’uno di mettere in cattiva luce la Resistenza, l’altro di un eccessivo disimpegno. All’occhio moderno, La ragazza di Bube appare invece un sincero resoconto di un momento storico fondamentale nella storia del Paese, il primissimo dopoguerra e l’amnistia ai fascisti, e il racconto intimo e delicato dei sogni e delle speranze una giovane donna.

Claudia Cardinale l'indomabile
Un dettaglio della copertina del libro “Claudia Cardinale. L’indomabile, edito da Electa e Cinecittà

Il libro Claudia Cardinale. L’indomabile

Esce con Electa e Cinecittà il volume Claudia Cardinale l’indomabile, a cura di Claudia Squitieri: oltre 200 pagine di bellissimi scatti sul set come nella vita e di alcuni testi dedicati a Claudia Cardinale a firma dello stilista Giorgio Armani, legato da una lunga amicizia all’attrice, Barbara Corsi, Caterina d’Amico, Masolino d’Amico, Silvia d’Amico Bendicò, Renè de Ceccatty, Jean A. Gili, Julia Guillon, Cristina Jandelli e Sergio Toffetti.

Ha spiegato Claudia Squitieri: «Come ricorda il titolo, il fil rouge di questo libro è proprio l’indomabilità di mia madre. È sempre stata una ragazza libera anche quando era in Tunisia e ancora oggi è una donna indomabile. Una cosa che avevano capito anche i registi con i quali ha lavorato che la utilizzavano anche per questo suo carattere».

Claudia Cardinale l'indomabile
Claudia Cardinale (Courtesy Archivio Luce – Cinecittà)

Claudia Cardinale: un profilo dell’attrice

Icona di bellezza, di eleganza e del glamour degli anni Settanta, l’attrice di origini tunisine (nata a Tunisi e cresciuta a La Goulette, cittadina sul mare presso la capitale, da genitori di origine siciliana) parla fluentemente italiano, francese, inglese, spagnolo, dialetto siciliano e arabo tunisino).

Claudia Cardinale è stata Angelica, Ginetta, Aida, Jill, Claudia, Mara, Barbara, Bianca e tante altre: oltre cento ruoli femminili a cui ha portato vulnerabilità emotiva e intelligenza. Attrice di punta della Vides di Franco Cristaldi, con cui è stata sposata per 9 anni, Cardinale nel solo 1963 girò contemporaneamente con Visconti e Fellini, oltre che ne La pantera rosa di Black Edwards e ne La ragazza di Bube di Comencini. In 70 anni di carriera ha collaborato anche con registi come  Abel Gance e Alexander Mackendrick, Sergio Leone, Werner Herzog e Richard Brooks.

Ha vinto cinque David di Donatello, cinque Nastri d’argento, tre Globi d’oro, e una Grolla d’oro alla migliore attrice, oltre il Premio Pasinetti, nel 1984, per Claretta, diretto da Pasquale Squitieri. Le è stato inoltre conferito sia il Leone d’oro alla carriera al Festival di Venezia che l’Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino.

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