Una donna americana ha creato un’app di dating che mette in contatto persone che non fanno sesso chiamata The Sexless Tribe. L’applicazione, sebbene sia ancora da perfezionare, è già stata scaricata più di 8000 volte.

Lanciata nel 2020 dalla 33enne Shakia Seabrook, l’app ha l’obiettivo di dare voce a una comunità che, secondo lei, è ancora poco rappresentata nella cultura mainstream.

“Non si parla abbastanza di questo stile di vita. Non è abbastanza rappresentato” ha detto la 33enne al The Independent. “Prima di The Sexless Tribe le persone che non volevano fare sesso avevano difficoltà a incontrarsi, a scambiarsi le loro idee su questo tema”.

“Ricordo di aver preso la decisione di astenermi dal sesso già a 13 anni”, ha raccontato Shakia. “Non so perché ho preso quella decisione così giovane, semplicemente ho capito che non lo desideravo affatto. Non sembrava così speciale e divertente.”

Nonostante la sua fede cristiana, Shakia ha voluto specificare che il lancio dell’app non è stato motivato dal suo credo religioso. Si tratta, infatti, di un’applicazione aperta a persone di qualunque religione.

“Tutti sono i benvenuti”, ha affermato. “Non ho creato questa app solo per i cristiani, l’ho creata per chiunque segua questo stile di vita”.

Come è strutturata la app

Oggi l’app si compone di due parti. Uno spazio comunitario in cui gli utenti possono interagire tra loro, come in un sito di appuntamenti, e un archivio pieno di materiale dedicato all’astinenza, tra cui video, canzoni e podcast.

“L’app organizza eventi ogni mese tramite Zoom”, ha spiegato Shakia. “Ogni giorno gli iscritti ricevono un messaggio sul telefono che li motiva a continuare per questa strada, a non mollare”.

Shakia ha inoltre affermato che non giudica in alcun modo le persone che non scelgono l’astinenza come stile di vita: “se le persone scelgono di avere rapporti sessuali io non ho niente da obiettare, penso solo che sia doveroso informare la gente che si può vivere anche senza fare sesso”.

“Prima di prendere una decisione importante occorre informarsi su ogni opzione possibile”, ha aggiunto la 33enne. “Il problema è che la società ci spinge ad abbracciare uno stile di vita ben preciso, in cui il sesso è la componente fondamentale”.

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