In perfetto orario con i tempi previsti, il Cashback di Stato è arrivato: doveva essere pronto entro il 28 novembre, così è stato: il decreto che ne fissa i meccanismi, così come definito nella legge del 13 ottobre che ha convertito il decreto del 14 agosto, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale proprio nell’ultimo giorno utile.

Ora, quindi, è ufficiale: si parte l’8 dicembre con una fase sperimentale, sempre che il Mef, per quella data, abbia stabilito le convenzioni con Consap e PagoPa, per poi far entrare il cashback nel vivo a partire dal 2021.

Come funziona il Cashback

Chi pagherà i propri acquisti con strumenti digitali come Satispay, PayPal – che sarà attivato in seguito – o carte, di debito, credito e prepagate, anche contactless, riceverà un rimborso del 10% delle spese, con un tetto massimo di 15 euro a operazione e uno complessivo del valore degli acquisti di 1.500 euro. Ciò significa che, in pratica, il cashback non potrà superare i 150 euro.

Ma c’è di più: i primi 100 mila aderenti che effettueranno il maggior numero di transazioni riceveranno anche un extra bonus, che nel 2021 potrà arrivare fino a 3 mila euro.

Il Governo ha voluto fortemente arrivare all’iniziativa voluta nell’ambito del “Piano cashless”, così da incentivare i pagamenti digitali e porre in essere un concreto strumento per contrastare l’evasione fiscale.

Per ottenere il rimborso, però, accreditato direttamente sul conto corrente, occorre rispettare specifiche condizioni, ad esempio aver effettuato un minimo di 50 transazioni a semestre (solo 10 nella fase sperimentale) ed essere in possesso di un’identità digitale.

L’app IO e l’identità digitale

Come detto, nella fase sperimentale sarà sufficiente effettuare 10 transazioni, e il rimborso, qualora si rispettino le caratteristiche indicate, sarà versato sul proprio conto corrente entro il 28 febbraio 2021. Per godere dei vantaggi del cashback, però, la prima cosa da fare è scaricare l’App IO, dove ci si potrà iscrivere, registrare i propri strumenti di pagamento e il codice IBAN.
In un secondo momento all’app saranno affiancati altri strumenti, come i cosiddetti Issuer, ovvero i soggetti che emettono lo strumento di pagamento scelto per partecipare al programma, preventivamente convenzionati con PagoPA S.p.A.

Per iscriversi ad IO è necessario avere un’identità digitale: in questo senso è possibile utilizzare lo Spid, che si può ottenere gratuitamente da uno dei soggetti abilitati tra Aruba, Infocert, Intesa, Namirial, Poste, Register, Sielte, Tim o Lepida, oppure la Cie, la carta d’identità elettronica, preventivamente abilitata per l’utilizzo dei servizi online.

Niente ecommerce

Se l’obiettivo dichiarato è incentivare l’uso della moneta elettronica, così da favorire la tracciabilità dei pagamenti  per avere uno strumento contro l’evasione, è naturale che dalle transazioni effettuate siano escluse quelle online, che prevedono come unico metodo di pagamento quello elettronico. Il rimborso è quindi valido solo per gli acquisti effettuati nei negozi fisici, oppure per l’acquisto di servizi erogati da professionisti come medici, avvocati o elettricisti, purché avvengano tramite un dispositivo di accettazione dei pagamenti elettronici, come il Pos.

La lotteria

Del “Piano cashless” fa parte anche la lotteria degli scontrini, collegata agli acquisti effettuati con gli strumenti di pagamento elettronici. Lo scontrino elettronico regalerà infatti dei biglietti virtuali per partecipare allo lotteria che partirà il 1° gennaio 2021, con “zero contanti”, ovvero estrazioni settimanali, mensili e annuali, rispettivamente di 25 mila, 100 mila e 5 milioni di euro; ogni euro speso dà diritto a un biglietto virtuale, fino a un massimo di 1.000 per ogni scontrino di importo pari o superiore a 1.000 euro.

Già a partire da oggi ci si può registrare sul sito ufficiale per ottenere il proprio codice lotteria, che dovrà essere comunicato all’esercente in fase di pagamento, ricordando che con lo stesso scontrino elettronico si può partecipare a più estrazioni e che i premi saranno tutti esentasse.

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