È un’abitudine abbastanza diffusa da tempo quella di coprire la webcam del proprio laptop con del nastro adesivo o altro. Soprattutto da quando è stata diffusa una foto di Mark Zuckerberg vicino a uno dei netbook che usa per lavorare con la webcam occultata da un pezzo di scotch.

Si disse all’epoca che l’imprenditore lo faceva per evitare di essere spiato dagli hacker che potevano carpire i suoi segreti aziendali. In seguito si è aperto un dibattito, secondo il quale qualcuno si è chiesto se poteva capitare anche alle persone comuni di essere spiati dagli hacker e magari ricattati per qualcosa.

Tanto che nel tempo diversi marchi hanno realizzato accessori per venire incontro alla richiesta di coperture per webcam integrate. Ma siamo sicuri che sia la cosa giusta da fare? Sì e no. In realtà, la Apple sconsiglia quest’abitudine ai possessori di MacBook, MacBook Air e MacBook Pro. La ragione è nel modo in cui questi delicati (e costosi) laptop sono fatti: basta un po’ di scotch per ottenere un danno irreparabile. E neppure i dispositivi a scorrimento che troviamo in vendita sono l’ideale, perché anche quelli possono generare una pressione in una zona molto delicata del nostro laptop.

Chiudere il notebook Mac mentre sulla videocamera è applicata una copertura – si legge sul sito – potrebbe danneggiarne il display, in quanto lo spazio tra il display e la tastiera è progettato per sopportare tolleranze minime. Coprire la videocamera integrata potrebbe anche interferire con il sensore di luce ambientale.

Ma allora, come possiamo essere sicuri che nessuno ci stia spiando in webcam? Apple rassicura i suoi utenti: le videocamere dei MacBook hanno un indicatore luminoso quando sono in funzione (ossia la tipica lucina verde). Lo si può notare utilizzando FaceTime dal computer: quando si apre l’applicazione, automaticamente la lucina verde segnalerà l’attivazione della telecamera, mentre quando si esce dall’applicazione la lucina risulterò spenta.

C’è poi qualcos’altro che si può controllare, ossia in quali applicazioni abbiamo consentito l’utilizzo della videocamera. Basta andare in Preferenze di sistema, e cliccare su Sicurezza e Privacy. Vedremo in alto quattro opzioni, tra qui appunto Privacy, mentre sulla sinistra una serie di icone ci segnaleranno le diverse opzioni su contatti, servizi di localizzazione, microfono, file, cartelle e molto altro, tra cui appunto fotocamera. Cliccandoci, vedrete quali applicazioni avete autorizzato ad accedere alla webcam, e vi basta deselezionarle togliendo la spunta. E questo è possibile per chi ha iOS da Catalina in poi. Ma se neanche questo vi fosse sufficiente e volete per forza optare per una copertura, la Apple ha un consiglio per voi.

Se nel tuo ambiente di lavoro è necessario coprire la videocamera del notebook Mac, segui queste linee guida per evitare di danneggiare il display:
Assicurati che lo spessore della copertura per la videocamera non sia superiore a quello di un comune foglio da stampante (0,1 mm).
Evita di utilizzare una copertura per la videocamera che lascia residui di adesivo.
Se utilizzi una copertura per la videocamera più spessa di 0,1 mm, rimuovila prima di chiudere il computer.

Insomma, i MacBook sono device resistenti, ma al tempo stesso anche abbastanza delicati, per cui è sempre meglio non correre rischi di danneggiare la webcam (magari utilizzando dello scotch che lascia dei residui collosi laddove viene applicato) o il sensore di luce ambientale. Quest’ultimo è fondamentale per regolare la luminosità automatica del computer in base alla luce del luogo in cui ci troviamo (e infatti la luminosità si abbassa se siamo, ad esempio, di giorno e all’aperto, mentre si alza se siamo di notte, al chiuso e al buio).

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